Ambiente

Nucleare: Edison, Enel e Ansaldo pronte alla ripartenza e competitive

16
Marzo 2023
Di Paolo Bozzacchi

Monta il dibattito pubblico e privato sulla ripresa del nucleare in Italia. Anche alla luce della crisi energetica e del nodo produzione nazionale di gas. E’ il vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ad alzare la palla da Twitter: “Dopo Enel, Ansaldo. Aziende italiane di eccellenza vengono chiamate a portare il nucleare nel mondo, ma in Italia non possono farlo. Una follia, un suicidio economico, energetico e ambientale. L’impegno pro-nucleare e pro-futuro della Lega si intensificherà”. Il tweet arriva nel giorno in cui a Milano è in corso la nona edizione dell’Energy Forum (padrone di casa The Adam Smith Society), dall’eloquente titolo: “Nucleare, perché no?”. Ecco come si stanno muovendo le aziende italiane del settore.

Monti (Edison): “Riaprire la discussione senza ideologie e preconcetti”

“Riteniamo che sia il momento di riaprire una discussione sul nucleare in Italia. Dobbiamo farlo senza ideologie e senza preconcetti”. E’ quanto dichiarato durante l’Energy Forum a Milano dall’amministratore delegato di Edison, Nicola Monti. Il nucleare rappresenta secondo Edison “l’opportunità diversificata nel portafoglio per rendere resiliente il sistema energetico europeo e in particolare quello italiano”. Continua Monti: “Abbiamo registrato una disponibilità politica ad aprire un dialogo e vediamo anche che tanti gruppi industriali sono disponibili” sottolineando che “è un percorso lungo. Abbiamo sicuramente bisogno di consapevolezza e di costruire il consenso dei territori, che è un tema molto critico in Italia”. Ma “siccome gli obiettivi di decarbonizzazione sono al 2050, è giusto aprire una riflessione adesso per vedere se il sistema produttivo industriale italiano è in grado di avviare questo percorso”. Per quanto riguarda il tema dell’economicità, “abbiamo visto che quando l’industria si pone obiettivi di sviluppo su scala industriale si ha una notevole riduzione dei costi”. Dal punto di vista ambientale invece, la tecnologia, così come tutte le altre, “va sviluppata”, in particolare, “la sicurezza e lo smaltimento delle scorie sono problemi di cui siamo tutti consci”.

Enel punta sulle tecnologie nucleari pulite

Enel ha siglato in questi giorni un accordo con Newcleo, un’azienda specializzata in tecnologie nucleari pulite, che consentirà al gruppo guidato dall’amministratore delegato Francesco Starace di diventare il primo investitore in un impianto che la società costruirà all’estero, probabilmente in Francia. La partnership finanziaria si concretizzerà in seguito all’intesa raggiunta tra Enel e Newcleo per lo sviluppo di tecnologie di quarta generazione che trasformano le scorie radioattive in combustibile per i reattori.

Ansaldo ammoderna centrale nucleare in Romania

Ansaldo Nucleare ha firmato con Snc-Lavalin un contratto per la fornitura di servizi di ingegneria per l’estensione della vita dell’Unità 1 della centrale nucleare di Cernavoda, in Romania (soddisfa il 10% del fabbisogno di energia elettrica romena). Il progetto si inserisce nelle attività preparatorie per l’ammodernamento assegnate da Nuclearelectrica, la società per l’energia nucleare romena, a Snc-Lavalin, per un valore totale di circa 45 milioni.

L’Unità 1 della centrale nucleare di Cernavoda raggiungerà a fine 2026 i trenta anni di vita e, per estendere il funzionamento dell’impianto di altrettanti anni, sono necessari importanti lavori di ammodernamento che porteranno a una fermata dell’impianto per circa due anni e mezzo. “Essere parte di questo progetto ci rende orgogliosi e dimostra la fiducia che i partner hanno in noi e nelle nostre capacità” afferma Riccardo Casale, Amministratore Delegato di Ansaldo Nucleare. “Così come già avvenuto in passato, Ansaldo Nucleare si pone come capo fila dell’industria italiana in Romania, portando non solo il proprio contributo al progetto, ma quello di tutte le realtà della filiera nucleare Italiana, capaci di fornire servizi e prodotti dotati di un elevato grado di tecnologia”.

In Regno Unito nuova generazione di centrali

Il governo del Regno Unito ha intensificato gli sforzi per raggiungere i suoi obiettivi per una nuova generazione di centrali nucleari. Nella sua Dichiarazione di primavera, il cancelliere dello Scacchiere Jeremy Hunt ha confermato i piani per istituire Great British Nuclear (Gbn), un nuovo organismo per supervisionare il rilancio dell’energia atomica e facilitare lo sviluppo di un nuovo gasdotto di centrali elettriche. Hunt ha anche lanciando un concorso internazionale, che sara’ gestito da Gbn, per trovare i migliori progetti per piccoli reattori modulari con l’obiettivo di co-finanziare le offerte vincenti se “dimostrate di essere fattibili”, e di conseguenza lo sviluppo della tecnologia. Il governo spera che tali cambiamenti possano aiutarlo a raggiungere la sua ambiziosa capacità nucleare entro il 2050. Gbn avrebbe il compito di garantire che il 25 per cento dell’elettricità britannica provenga dal settore nucleare entro il 2050, per rafforzare la sicurezza energetica interna nel dopo l’invasione russa dell’Ucraina.

Il mistero dell’uranio sparito dalla Libia

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha annunciato la scomparsa di circa 2,5 tonnellate di uranio naturale da un sito in Libia, secondo una dichiarazione inviata all’AFP. Nel corso di una visita avvenuta martedì, gli ispettori dell’organismo Onu “hanno riscontrato che 10 container con circa 2,5 tonnellate di uranio naturale sotto forma di concentrato di uranio (‘yellowcake’) non erano presenti lì dove erano state dichiarate dalle autorità”, come si legge nella relazione del direttore generale Aiea Rafael Grossi agli Stati membri. L’Aiea precisa che effettuerà verifiche “aggiuntive” per “chiarire le circostanze della scomparsa di questo materiale Nucleare e la sua attuale ubicazione”. Al momento, nessun dettaglio viene fornito sul sito in questione.

Il nucleare è anche nel Piano UE Net-Zero

Intanto sul tema nucleare europeo arriva una buona notizia dall’Unione europea. “La formulazione scelta per il nucleare è esattamente la stessa della tassonomia”, ha rassicurato il vicepresidente UE Frans Timmermans, illustrando il Piano Net-Zero. “Se si parla di tecnologie pulite dobbiamo concentrarci su quelle più promettenti, ma non significa non investire nelle altre e il nucleare fa parte del piano, che prevede sostegni a tecnologie avanzate per produrre energia da processi nucleari con minimi scarti del ciclo del combustibile, reattori modulari di piccole dimensioni”

Edison, Enel e Ansaldo hanno lanciato al mercato e alla politica un segnale. Inequivocabile.