Ambiente
L’incidente ferroviario in Ohio avrà gravi conseguenze sull’ambiente?
Di Daniele Bernardi
Lo scorso 3 febbraio un treno merci è deragliato negli Stati Uniti, nei pressi di East Palestine, Ohio. Il deragliamento, al di là dell’incidente in sé, ha destato parecchie preoccupazioni per il contenuto delle merci trasportate: sostanze potenzialmente tossiche. Sono 50 i vagoni coinvolti nell’incidente, un terzo di quelli da cui era composto il treno, e 10 di questi contenevano cloruro di vinile, un gas tossico e infiammabile impiegato nella produzione di PVC, plastica. Il cloruro di vinile è stato intenzionalmente rilasciato e in seguito incendiato al fine di prevenirne l’esplosione.
È qui che sorge il problema: i fumi prodotti dal materiale in fiamme hanno provocato un’enorme nube nera nel cielo sovrastante l’incidente, arrivando fino alla cittadina di East Palestine. Per precauzione, il 6 febbraio le autorità hanno evacuato l’area, ma dopo alcuni controlli avevano permesso agli abitanti di ritornare. Non tutti si sono fidati e nella popolazione è subito nata una protesta contro il governo che li avrebbe tenuti all’oscuro delle reali conseguenze ambientali del deragliamento.
I cittadini di East Palestine lamentano vari problemi di salute, facendo ricadere la colpa sulle sostanze che sono state rilasciate nell’aria. In effetti il cloruro di vinile potrebbe causare gravi danni alla nostra salute, ma secondo le rilevazioni le quantità rilasciate in seguito all’incidente non sarebbero tali da doversi preoccupare. A tal proposito, il 16 febbraio, 13 giorni dopo l’incidente, l’EPA – l’Agenzia per la Protezione Ambientale americana – ha fatto sapere che non sono state ritrovate tracce di sostanze tossiche sugli oggetti presenti nelle abitazioni.
Ma i residenti non demordono. Alcuni cittadini hanno notato una gran moria di pesci nel fiume a sud del paese, lo stesso fiume dove – in effetti – alcune rilevazioni dell’EPA del 14 febbraio avevano mostrato tracce di sostanze contaminanti. Gli scienziati ci tangono a precisare comunque che si tratterebbe di sostanze tossiche per i pesci ma innocue per gli umani.
Questo ha convinto i cittadini di East Palestine? Ovviamente no e sono già state depositate otto azioni legali contro la compagnia ferroviaria proprietaria del treno che è deragliato, la Norfolk Southern. C’è già chi l’ha definita una “seconda Chernobyl”. Sebbene il paragone appaia molto esagerato.
La diffidenza dei cittadini americani verso il Governo e i dati pubblicati per rassicurare non dovrebbe sorprendere. Tra il 2014 ed il 2017, la località – ormai tristemente celebre – di Flint (Michigan) presentava alti livelli di piombo nell’acqua che scorreva dai rubinetti. Per diverso tempo gli abitanti del luogo hanno bevuto acqua contaminata, con conseguenze disastrose per la salute di bambini e anziani. Davanti a tutto ciò, la reazione della politica c’è stata ma tardiva e dopo diversi tentativi di insabbiare la questione.
Dunque, per tornare al caso del deragliamento in Ohio, non stupisce la sfiducia degli abitanti di East Palestine nei confronti dei dati rilasciati dall’EPA.
Il caso, oltre che in Ohio, ha destato incredibili preoccupazioni in tutto il paese e non ci ha messo molto ad attraversare l’Oceano. Treni contenenti quelle sostanze circolano ogni giorno in Europa e in Italia, mettendo dunque in pericolo le nostre vite, è questa oggi la preoccupazione di buona parte dell’opinione pubblica. Il tutto poi per un materiale che serve a produrre plastica, non proprio la sostanza più popolare oggigiorno.
In settimana Donald Trump andrà a far visita alla comunità di East Palestine. Il tycoon accusa l’amministrazione democratica e il Presidente Biden di essere responsabili dell’incidente. Una trovata elettorale in vista delle prossime primarie nel Partito Repubblicano – senza alcun dubbio. Ad ogni modo, stupisce se consideriamo le parole dell’ex Presidente solo qualche mese fa riguardo i cambiamenti climatici e la questione ambientale: “Il clima? Se gli oceani si alzano avremo più case vista mare”.
La risposta della Casa Bianca non si è fatta attendere e l’attuale segretario ai trasporti Pete Buttigieg ha accusato proprio Trump di aver permesso che un incidente del genere accadesse nel momento in cui ha allentato le misure di controllo e prevenzione sui treni che trasportano sostanze tossiche.
Al di là dei dibattiti elettorali in merito, il pericolo è che questo caso produca ulteriore sfiducia verso le istituzioni e – peggio ancora – verso gli enti di protezione ambientale e chi effettua le rivelazioni. A tal proposito, il Covid ci ha più volte dimostrato a cosa un clima di generale diffidenza verso la scienza possa portare e sarebbe meglio non ripeterlo.