Ambiente

La svolta sostenibile della logistica, la posizione del comparto in un position paper

13
Dicembre 2024
Di Francesco Tedeschi

In Italia, il settore degli edifici logistici occupa una superficie significativa, stimata in circa 40 milioni di metri quadri, con un tasso di crescita annuo del 7,2%. Questo sviluppo si inserisce in un contesto in cui l’attenzione alla sostenibilità e agli standard ESG (Environmental, Social, Governance) è sempre più cruciale. L’obiettivo non è solo rispondere alle crescenti aspettative sociali e ambientali, ma anche trasformare gli hub logistici in spazi moderni e resilienti, capaci di generare benefici per l’ambiente e le comunità locali. 

La loro distribuzione sul territorio non è casuale: questi edifici si trovano spesso vicino a nodi intermodali strategici, come grandi centri di trasporto su gomma e ferrovia. Ciò permette di migliorare l’efficienza delle operazioni logistiche, riducendo costi e impatti ambientali. Tuttavia, questa centralità logistica comporta una responsabilità maggiore: ogni fase del ciclo di vita di questi edifici, dalla progettazione alla gestione operativa, deve essere ripensata per integrarsi pienamente con i principi di sostenibilità. 

Non è solo una questione ambientale. Secondo il World Economic Forum, il settore logistico contribuisce per il 5,5% alle emissioni globali di gas serra, con il 13% attribuibile direttamente agli edifici. Ridurre questa impronta climatica è una sfida urgente, ma anche un’opportunità per innovare. Questo tema è stato al centro di un importante confronto promosso dal Green Building Council Italia, la più grande organizzazione internazionale dedicata all’edilizia sostenibile, a Roma presso la sede di ANCE giovedì 12 dicembre. Durante l’Assemblea dei Soci, preceduta dalla presentazione di un Position Paper, si è discusso delle migliori strategie per affrontare queste sfide. Il documento, elaborato con il contributo di ADR Ingegneria e Aeroporti di Roma, raccoglie esempi concreti e soluzioni innovative rivolte a sviluppatori, amministrazioni pubbliche e progettisti. 

Tra le proposte emergono idee per trasformare i centri logistici in veri modelli di sostenibilità. L’introduzione di tetti verdi, materiali avanzati e sistemi di gestione delle acque meteoriche sono solo alcune delle soluzioni avanzate suggerite. Questi interventi non solo riducono le emissioni, ma aumentano la resilienza degli edifici ai cambiamenti climatici, generando vantaggi economici per le imprese e benefici tangibili per le comunità vicine. 

Come sottolineato dal presidente di GBC Italia, Fabrizio Capaccioli,«la sostenibilità non è solo un traguardo ambientale, ma anche un vantaggio competitivo. Adottare un approccio green significa migliorare l’efficienza, ridurre i costi a lungo termine e rafforzare il legame tra aziende e territorio». Per questo motivo la transizione verso edifici più sostenibili richiede anche un forte supporto istituzionale. GBC Italia ha lavorato in sinergia con organizzazioni come ANCI, Sogesid, OICE e RICS, oltre che con il Ministero dell’Ambiente e delle Infrastrutture, per spingere l’intero settore delle costruzioni verso una maggiore equità. L’obiettivo è creare un ecosistema inclusivo che coinvolga sia attori pubblici che privati, favorendo la cooperazione e lo scambio di buone pratiche. 

Il Position Paper rappresenta un invito a cambiare paradigma: non si tratta solo di costruire edifici certificati, ma di integrare tecnologie e strategie che abbiano un impatto positivo su ambiente, società ed economia. Questo richiede un’attenzione particolare anche agli aspetti sociali, come l’equità e l’accesso alle opportunità. 

Nel corso dell’Assemblea, si è fatto il punto sui progressi e sulle sfide future. La transizione ecologica deve tenere conto del bilanciamento tra sostenibilità ambientale e tutela sociale. Investimenti significativi sono necessari, ma non devono tradursi in disuguaglianze o impatti negativi sulle famiglie e sull’occupazione. La digitalizzazione e la semplificazione burocratica giocano un ruolo chiave nel rendere accessibile la sostenibilità a tutti, democratizzandone i benefici. 

Un altro aspetto cruciale riguarda il coinvolgimento delle nuove generazioni. I giovani non possono essere semplici spettatori della transizione ecologica: devono diventare protagonisti attivi del cambiamento. Iniziative come GBC Next Generation mirano a offrire loro strumenti concreti per contribuire, favorendo il dialogo intergenerazionale e stimolando l’innovazione. Guardando al futuro, il settore logistico si trova di fronte a una grande opportunità: non solo adattarsi ai nuovi standard di sostenibilità, ma anche definirli. Attraverso un approccio inclusivo e innovativo, è possibile guidare la trasformazione di un settore strategico, rendendolo un esempio di equilibrio tra progresso economico, tutela ambientale e benessere sociale. Gli edifici logistici possono così diventare non solo spazi funzionali, ma veri motori di cambiamento, capaci di rispondere alle sfide del nostro tempo e di contribuire a costruire un futuro più equo e sostenibile per tutti.

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