Ambiente

Marina Sereni: «World Water Forum nel 2024 in Italia, occasione unica per confronto tra religioni sul tema dell’acqua»

14
Ottobre 2021
Di Paolo Bozzacchi

L’Italia si è candidata ad ospitare il World Water Forum del 2024 con le città di Firenze e Assisi, affiancate da Roma. Il Forum Mondiale sull’Acqua, giunto alla sua decima edizione, è un importante momento di riflessione sul bene primario per eccellenza e la candidatura italiana è stata inserita dal governo Draghi come “obiettivo strategico del Sistema Paese”.
The Watcher Post ne ha parlato con la Vice Ministra agli Affari Esteri, Marina Sereni.

L’Italia ha presentato la candidatura ad ospitare nel marzo 2024 il X World Water Forum. La proposta italiana ha per obiettivo la firma della Carta del Rinascimento dell’Acqua. Perché l’acqua ha bisogno di rinascere? Come si inquadra la risorsa acqua nell’attuale scacchiere geopolitico internazionale?

L’acqua è una risorsa fondamentale per il benessere dei popoli e per il corretto funzionamento delle società, dato il suo impatto diretto ed immediato sulla vita quotidiana dei cittadini. L’acqua è, inoltre, una fonte inestimabile di energia sostenibile e un fattore di primaria importanza nel contesto delle principali sfide globali: la sicurezza alimentare, lo sviluppo rurale, la costruzione di una nuova “economia verde”, la lotta al cambiamento climatico con le sue conseguenze, tra cui la desertificazione e il peggioramento delle condizioni meteorologiche.

A ciò si aggiunge la riduzione delle riserve idriche globali, ulteriormente esacerbata dalla crescita esponenziale dei consumi energetici. Entro il 2100, la popolazione mondiale ammonterà a 11 miliardi di persone e la disponibilità di acqua per individuo diminuirà del 73%, ingenerando un aumento delle tensioni socio-politiche nel mondo e, di conseguenza, accrescendo il ruolo internazionale dei Paesi che detengono ingenti risorse idriche.  Ciò rappresenta una minaccia sostanziale alla sostenibilità ambientale, alla sicurezza ed alla stabilità politico-economica soprattutto dei Paesi in via di sviluppo. L’acqua ha un ruolo di grande rilevanza anche nel contrasto alle pandemie. Essa svolge, pertanto, un ruolo strategico che non può e non deve essere trascurato. L’Italia sostiene quello che – in modo molto evocativo – è stato chiamato il “Rinascimento” dell’acqua, inteso sia come ripresa e ripartenza dopo il difficile periodo pandemico, sia come rottura col passato e rinascita di una nuova consapevolezza sull’importanza dell’acqua. Si tratta di un processo che vogliamo sia inclusivo, in modo che tutti possano partecipare per rispondere efficacemente ed in maniera innovativa alle grandi sfide globali e dare il via ad un cambiamento sostenibile, efficiente, democratico e paritario.

Il World Water Forum in Italia è stato inserito dal governo Draghi tra gli “obiettivi strategici del Sistema Paese”. A quale ruolo ambisce il nostro Paese sull’acqua? Quali Paesi stanno sostenendo la candidatura italiana?  

Il tema dell’acqua occupa un posto strategico e prioritario nell’agenda politica dell’Italia e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. L’obiettivo principale è quello di accrescere la consapevolezza globale sulle grandi questioni legate alle risorse idriche. L’acqua è un elemento irrinunciabile per favorire la crescita sostenibile delle società. La sua salvaguardia dipende da comportamenti individuali e collettivi. Il problema idrico non è soltanto una questione ambientale, ma anche una questione infrastrutturale perché impianti efficienti e tecnologie avanzate consentono di ottimizzare l’utilizzo delle risorse idriche e di ridurne gli sprechi. Per questo motivo, sono necessari grandi sforzi produttivi, trasferimento di know-how e cospicui investimenti in risorse economiche ed umane, in scienza e ricerca. L’Italia è tradizionalmente e concretamente impegnata nella promozione della cooperazione internazionale per l’uso dell’acqua e per un’efficiente gestione delle risorse idriche a livello globale, nonché nella sensibilizzazione rispetto a questo tema. Ciò è testimoniato dal contributo determinante del nostro Paese al World Water Assessment Programme dell’UNESCO, con sede a Perugia, che coordina la produzione del World Water Development Report delle Nazioni Unite sullo stato delle risorse idriche nel mondo. Tra i numerosi enti che sostengono la candidatura italiana ad ospitare il Forum ricordo, in particolare, l’Istituto Federale di Educazione, Scienza e Tecnologia del Brasile, Paese che ha ospitato quest’anno l’VIII edizione del Forum Mondiale dell’Acqua.

Novità assoluta nel caso di organizzazione italiana sarebbe la presenza di tutti i capi delle religioni esistenti al mondo. Quanto è importante il dialogo interreligioso sull’acqua?

Il X Forum Mondiale dell’Acqua, se tenuto in Italia, presenterà per la prima volta un elemento di estrema novità: un incontro, ideato dal Sacro Convento di Assisi, tra tutte le religioni sul tema dell’acqua. L’evento intende riunire i rappresentanti delle religioni cristiana, ebraica, islamica, buddista, induista, shintoista e taoista al fine di incoraggiare una discussione sul significato simbolico dell’acqua nelle diverse tradizioni religiose e di sviluppare una rinnovata consapevolezza sul rapporto tra l’essere umano e la natura e sull’importanza dell’acqua come fonte di vita. Assisi è per antonomasia il luogo dell’apertura e del confronto, messaggi chiave promossi dall’Italia, anche per il tramite del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nel quadro del nostro sostegno alla cooperazione internazionale per la gestione sostenibile delle risorse idriche. L’acqua, come la religione, è, una risorsa universale, che travalica i confini e che ha un impatto globale. Per questo motivo, la gestione delle risorse idriche deve basarsi sui principi di solidarietà, dialogo e comprensione a tutela di un Bene comune.

La candidatura italiana come sede del Forum prevede il coinvolgimento di realtà locali quali Roma, Firenze e Assisi. Una sorta di triangolo d’oro in termini di visibilità internazionale del nostro Paese. Quanto è importante il coinvolgimento diretto di queste municipalità per la riuscita del Water Global Forum?

Il World Water Forum è il più importante evento globale sull’acqua e rappresenta un’occasione unica in cui i decisori politici e gli esperti scientifici possono collaborare, scambiare conoscenze, idee e prospettive diverse, nonché prendere decisioni per far fronte alle sfide legate all’acqua. L’Italia fonda i propri valori sulla tutela dell’acqua e vanta competenze professionali, tecniche e scientifiche d’eccellenza sviluppate anche grazie alle rilevanti risorse idriche presenti nel nostro Paese. Il nostro approccio nei confronti dell’acqua, soprattutto in un’epoca colpita dalla pandemia e che subisce i terribili effetti del cambiamento climatico, sentiti anche in Italia, è partecipativo, inclusivo e sostenibile. Per questo motivo, abbiamo scelto di coinvolgere importanti realtà locali come Roma, Firenze ed Assisi, che meglio di chiunque altro conoscono i paesaggi, le civiltà ed i luoghi dalle radici millenarie costruiti su corsi d’acqua come il Tevere e l’Arno. L’inclusione è, infatti, il principale carattere della nostra candidatura: puntiamo sui contributi della società civile, su una partecipazione attiva dei cittadini e delle ONG locali per discutere e trovare soluzioni che contribuiscano ad un vero Rinascimento dell’acqua. In questo senso, il X Forum Mondiale dell’Acqua del 2024 sarà il primo grande evento internazionale del periodo post-pandemico ed un’importante occasione per rilanciare il ruolo dell’acqua ed i valori ad essa connessi.

Al Forum il governo proporrà per l’Italia stessa un piano nazionale integrato e olistico per risolvere i nostri problemi idrici col supporto internazionale. Che contributo esterno si aspetta il governo italiano?

Riteniamo che un approccio integrato all’utilizzo delle risorse idriche sia fondamentale e strategico per far fronte alle sfide poste dall’acqua e per realizzare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile inseriti all’interno dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, tra cui il libero ed equo accesso all’acqua e la gestione sostenibile delle risorse idriche, che sono in linea con i principi ed i valori del sistema onusiano da noi condivisi e promossi. Questo aspetto è alla base della nostra decisione di fare del “Pianeta” una delle priorità della Presidenza italiana al G20, insieme a “Persone” e “Prosperità”, tre temi molto attuali e strettamente connessi tra loro. Lo scenario internazionale è, ad oggi, estremamente complesso e articolato. Soltanto la cooperazione, il dialogo ed i valori dell’ascolto e della solidarietà possono semplificarlo ed armonizzarlo. Per questo motivo, sosteniamo e promuoviamo un multilateralismo efficace e pragmatico, fondato sull’insostituibile ruolo delle Nazioni Unite, delle sue Agenzie specializzate e dei suoi Programmi, anche nel settore idrico. Data l’intensa attività ed i passi sinora svolti dall’Italia nelle più importanti Organizzazioni internazionali e fora multilaterali, ci attendiamo, in questo senso, il sostegno dei nostri principali partner.

Il World Water Council è un’organizzazione di piattaforme multi-stakeholder che concentra i suoi sforzi su sicurezza idrica, adattamento e sostenibilità. Quanto la sinergia tra politica, istituzioni multilaterali, settore privato, università e società civile sta funzionando? È un modello da seguire per ottenere obiettivi internazionali?

La trasversalità del tema dell’acqua, così come la vastità delle questioni ad essa legate, richiede necessariamente un clima di collaborazione, fondato sul dialogo fruttuoso fra le parti interessate a tutti i livelli ed in tutti i settori: figure politiche, istituzioni, Università, società civile ed esponenti del settore privato, che, supportati dalla comunità internazionale ed insieme ad essa, devono agire in sinergia. Ciò è essenziale per trovare soluzioni innovative alle sfide locali e globali legate alle risorse idriche e per mobilitare le opportune azioni pubbliche e private al fine di migliorare la qualità dell’acqua e la sua sostenibilità. Per questo motivo, il nostro Paese promuove innanzitutto lo sviluppo di una coscienza globale rispetto all’acqua e alla necessità di una gestione efficiente e sostenibile delle risorse idriche, sostenendo le principali iniziative ad esso dedicate. Il X Forum Mondiale dell’Acqua rappresenterà, dunque, un’opportunità cruciale per il nostro Paese ed un riconoscimento dei passi sinora svolti al fine di sviluppare rapporti basati sulla cooperazione reciproca con gli attori pubblici, privati e della società civile coinvolti. Sono certa che il X Forum sarà un evento completamente inclusivo – primo passo verso quel “Rinascimento dell’acqua” al quale facevo riferimento. Per concludere, voglio ribadire quanto l’acqua abbia un ruolo strategico sulla scena globale, con effetti geopolitici molto rilevanti. Per questo iniziative come il Forum sono essenziali per promuovere una cultura e una consapevolezza dell’importanza dell’acqua.

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