Giovedì 18 aprile, la piccola Greta è intervenuta in Senato. Infatti, il seminario “Clima: il tempo cambia – E’ tempo di cambiare” ha avuto un’ospite d’eccezione: la giovanissima attivista svedese, simbolo della mobilitazione mondiale contro l’indifferenza rispetto ai cambiamenti climatici. Insieme a Greta, anche altri ospiti di altissimo profilo istituzionale, come la Presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati e il portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASVIS), Enrico Giovannini.
L’evento, nel corso del quale è stato proiettato un film realizzato dal Centro sperimentale di cinematografia in collaborazione con Rainews sulle manifestazioni che i giovani in tutto il mondo stanno inscenando per chiedere ai governi di intervenire sul disastro climatico, è stata l’occasione per riflettere sul tema ambientale e per lanciare proposte. Il presidente Giovannini, infatti, ha proposto che il 25 settembre sia istituita la Giornata nazionale dello sviluppo sostenibile, mentre la giovane attivista ha lanciato un appello, dichiarando che “il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o meno. La scienza non ha interesse di enormi cifre di soldi o di stili di vita comodi che voi cercate di proteggere. L’atmosfera è interessata soltanto alle migliaia di tonnellate di gas serra che noi pompiamo nell’atmosfera, le emissioni dei gas serra devono fermarsi”. E ancora, Greta vede nel 2030 l’anno in cui il mondo si troverà in una “situazione che potrà dare il via a una reazione a catena, che sfuggirà al controllo umano e che molto probabilmente porterà alla fine della civiltà umana così come noi la conosciamo. Questo diventerà realtà a meno che non vengano introdotti dei cambiamenti straordinari, senza precedenti, inclusa una riduzione del 50% dell’anidride carbonica”.
Apprezzamento per l’impegno di Greta da parte della Presidente Casellati, che l’ha definita una “ragazzina coraggiosa che sta facendo il giro del mondo per portare il suo messaggio”. Inoltre, la Presidente del Senato ha precisato che “nessuno può voltare la faccia dall’altra parte di fronte all’emergenza climatica che è planetaria” e che andrebbe affrontata anche per le positive ricadute economiche; infatti, secondo gli studi delle organizzazioni mondiali sul lavoro, “politiche ispirate all’economia verde potranno produrre” – aggiunge la Presidente – “24 milioni di posti di lavoro entro il 2030 e un aumento superiore al 4% del Pil. Questo significa ambiente e qualità della vita, ma anche economia, sviluppo e posti di lavoro”.
L’evento, che ha riacceso il dibattito politico sui temi ambientali, si è concluso con un impegno preciso: infatti la Presidente Casellati ha fissato un appuntamento tra un anno per verificare le azioni intraprese dall’Italia per il contrasto ai cambiamenti climatici.
Fabiana Nacci