Ambiente
Green&Blue al Salone Nautico di Venezia
Di Daniele Bernardi
Salone Nautico di Venezia dal 28 maggio al 5 giugno presso lo storico Arsenale della Laguna. L’Expo delle imbarcazioni si presenta per la terza edizione tra innovazione e sostenibilità. Una prima uscita per la candidatura della città a capitale mondiale della sostenibilità.
«Alle tante domande dei giovani e delle associazioni che mettono l’ambiente al centro e hanno preoccupazioni per il loro futuro, bisogna riuscire a dimostrare che ci sono le possibilità per uscire da queste situazioni. In queste barche, in questa tecnologia c’è la voglia di dimostrare al mondo che queste problematiche noi le vogliamo affrontare».
Si è espresso così Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, all’apertura della terza edizione del Salone Nautico, l’expo delle imbarcazioni, come viene anche soprannominato. L’evento, organizzato dal Comune di Venezia, Vela s.p.a. e Marina Militare Italiana, si è aperto lo scorso 28 maggio e terminerà il 5 giugno. La fiera si tiene presso lo storico Arsenale, l’antico complesso dei cantieri navali veneziani, ed ospita circa 200 espositori con oltre 300 imbarcazioni.
Convegni, premi, spettacoli ma soprattutto tanta innovazione e attenzione per l’ambiente. Per quest’edizione, infatti, l’iniziativa si tinge di green, in occasione anche della candidatura di Venezia a capitale mondiale della sostenibilità, come ricorda ancora Brugnaro: «Dietro la candidatura di Venezia a capitale mondiale della sostenibilità c’è il disegno di affrontare i cambiamenti climatici. Dobbiamo tutti imparare a cambiare il nostro modo di approcciare le situazioni».
Passato, presente e futuro. Sono tante le sfide affrontate e da affrontare nella lotta al cambiamento climatico. Brugnaro cita l’esempio del Mose, un caso di innovazione per contrastare gli effetti dell’innalzamento dei mari, concepito molto prima che si sviluppasse una coscienza attorno al tema. Parla poi dello smaltimento degli oli esausti delle navi, il principale raggiungimento dell’innovazione per la sostenibilità oggi e, puntando al futuro, lancia l’appello per un maggior impiego delle imbarcazioni elettriche.
A tal proposito, si è tenuta ieri la E-Regatta, una competizione tra barche a trazione elettrica, e sempre ieri è stato premiato il progetto Acqua superPower, coinvolto nell’installazione di colonnine elettriche per le navi, in gran parte già presenti nella Laguna.
D’altronde, è stato il presidente di Confindustria Venezia-Rovigo, Vincenzo Marinese, a sostenere che «Venezia è la città in assoluto più sostenibile». Marinese ha ricordato i prossimi appuntamenti della città volti a ridurre drasticamente l’impatto dell’uomo sul mare: «In questa città ci sono industrie che investiranno più di 3 miliardi di euro sulla sostenibilità: oltre alla bioraffineria, saranno destinati 150 milioni alla generazione di batterie al litio, Versalis investirà 500 milioni di euro per le bio-plastiche e la costruzione dell’impianto a idrogeno, e sarà realizzato un deposito dell’ammoniaca, che serve per la produzione di idrogeno blu».
Non stupisce dunque che a vincere il premio di Barca dell’anno sia stata la Azimut Trideck, un’imbarcazione di 38 metri che, tra le sue peculiarità, è dotata di un sistema di power management per ridurre i consumi e quindi abbattere le emissioni.
Ad ogni modo, non si tratta solo di sostenibilità e innovazione, ma anche una grandissima opportunità di lavoro per i giovani, un settore che, a detta del sindaco di Venezia, crescerà particolarmente nei prossimi 50 anni. Da qui l’invito a partecipare agli eventi in programma questi giorni, per un futuro migliore per gli altri…ma in fondo anche per se stessi.