Ambiente

Franceschini in audizione: “Cultura strada maestra per lotta ai cambiamenti climatici”

09
Settembre 2021
Di Valentina Ricci

Dalla prima Ministeriale Cultura del G20, tenutasi a Roma lo scorso luglio, sono emerse le 5 aree di interesse su cui i Ministri hanno concentrato i lavori.

Tutelare e promuovere la cultura ed i settori creativi; proteggere il patrimonio culturale da rischi come i disastri naturali, degrado ambientale e cambiamento climatico; attuare la transizione digitale e le nuove tecnologie per la cultura; costruire capacità passando per la formazione; affrontare il cambiamento climatico attraverso la cultura.

Punti di contatto tra il settore cultura e la lotta ai cambiamenti climatici che hanno interessato l’audizione in Commissione cultura del Senato del Ministro della Cultura. Franceschini: “La cultura è una strada maestra per indirizzare e responsabilizzare i nostri comportamenti perchè siano più rispettosi dell’ambiente”. Cruciali sono gli sforzi multilaterali che vedono l’Unesco come riferimento centrale.

Tra le soluzioni a cui attingere Franceschini cita il recupero di spazi abbandonati e il restauro. Attività sostenibili che permettono di risparmiare suolo e risorse sia naturali sia energetiche, nel pieno rispetto dell’ambiente. 

Sul riuso la Sen. Montevecchi (M5S): “Nel proporre una mappatura delle aree industriali dismesse mi collego alla rigenerazione di questi spazi. C’è il rischio che questo possa trasformarsi in un vantaggio per il comparto edile e non solo in aree precedentemente occupate da manufatti ma anche in aree verdi”. Franceschini chiarisce: “Mi trova d’accordo sul tracciamento tramite una mappa di questi stabili, ma tenendo conto che dobbiamo smetterla di utilizzare altro suolo quando ce n’è altrettanto da rigenerare. I vuoti urbani si possono colmare diversamente, ma non vedo del negativo nella crescita del settore edile, anche perché la rivalutazione delle aree dismesse non c’entra con quella delle aree verdi”.

Il Pnrr offre la possibilità di investire su nuove tecnologie per sviluppare modelli carbon neutral, ma ogni progetto deve essere valutato con attenzione anche sotto il profilo della formazione. Sul punto la Sen. Saponara (Lega): “A che punto siamo? Che soggetti intende coinvolgere sotto il profilo della formazione?”. Premettendo che sul personale sono state varate norme straordinarie, Franceschini specifica: “Il Ministro Brunetta si sta impegnando per soluzioni rapide. Da qualche anno è attiva la Scuola del patrimonio con una nuova governance e una formazione del personale finalizzata all’assunzione. La scuola deve crescere”. Fondamentale, infatti, anche la formazione dei cittadini e un’azione più decisa sul sistema scolastico affinché comprenda meglio il significato della tutela del patrimonio a 360°. 

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede interventi per l’efficientamento energetico di musei, siti culturali e cinema. Sostiene gli interventi di restauro e riqualificazione dell’edilizia rurale, senza tralasciare la rigenerazione di parchi e giardini storici. 

Progetti virtuosi che hanno la possibilità di vedere la luce grazie al Recovery Plan. La vera sfida sarà l’implementazione dei progetti inclusi i relativi costi. Su questo l’Italia dovrà fare da sola.

Photo Credits: Agenzia Dire

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