È stato inaugurato all'interno del Bioparco di Roma il Museo Ambiente e Crimine (M.A.CRI), realizzato dal Comando Unità Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare Carabinieri (CUTFAA) e dal Bioparco di Roma.
Al taglio del nastro hanno partecipato oltre a Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, anche il Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Federico Coccìa, il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette e l'assessore all'ambiente del comune di Roma, Pinuccia Montanari.
La struttura è stata intitolata all'etologo e scienziato Danilo Mainardi, per il suo prezioso contributo allo studio del comportamento animale e alla diffusione della cultura del rispetto e della salvaguardia della natura.
Sviluppato su circa 400 metri quadrati, la struttura è suddivisa in sezioni (incendi, inquinamento e rifiuti, bracconaggio, taglio illegale delle foreste, etc.) nelle quali sono stati ricreati numerosi contesti ambientali che rappresentano i fenomeni criminali e i danni prodotti sul territorio.
Il Museo, unico nel suo genere in Europa, ha l'obiettivo di sensibilizzare il grande pubblico su diverse tipologie di reati, da quelli che deturpano il patrimonio ambientale, a quelli perpetrati nei confronti della specie protette, nonché sui reati commessi nell'ambito del settore agroalimentare. In diversi punti del Museo è inoltre possibile consultare in maniera interattiva un totem con touchscreen e uno schermo, mediante i quali visionare immagini, filmati e presentazioni afferenti ai diversi crimini ambientali e alle tematiche affrontate nel percorso di visita. Chiude il percorso un'area dedicata all'educazione, in cui sono presenti materiali didattici utilizzati dell'educazione ambientale e alla legalità.
"Si tratta del primo museo tematico in Europa che si occupa del crimine ambientale in senso stretto – ha sottolineato il Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Federico Coccìa – e pertanto rappresenta un vero e proprio primato dell'Italia. Oggi – ha concluso – riparte questo progetto dall'idea di far conoscere ai bambini il crimine ambientale e che dietro gli animali ci può essere la criminalità organizzata".