Ambiente

Crescono edifici A1. La situazione delle classi degli immobili in Italia

30
Agosto 2022
Di Giampiero Cinelli

Il 30% delle trattative immobiliari chiuse nel 2021 e nei primi mesi del 2022 ha coinvolto abitazioni in classe A1. Una notizia che pone l’Italia in uno scenario di controtendenza rispetto a quanto avvenuto nel periodo pre-pandemia. È quanto emerge dallo studio sul monitoraggio delle dinamiche del mercato immobiliare in funzione delle caratteristiche energetiche degli edifici, frutto della collaborazione tra l’Enea, l’Istituto per la Competitività (I-Com) e la Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionisti (Fiaip) condotta da 9 anni su un campione di oltre 600 agenti immobiliari.

Il report evidenzia come la percentuale di immobili appartenenti alla classe energetica G nel 2021 risulti ancora prevalente. Accanto a questo dato si è registrato un netto aumento delle compravendite (+34%), accompagnato da un buon incremento delle ristrutturazioni, conseguenza sul mercato della misura del Superbonus 110%, nonché di un consolidamento di tutti gli incentivi fiscali green.

A fronte della prevalenza di transazioni di edifici collocati nelle classi energetiche più basse, si nota come nelle zone di estrema periferia gli immobili compravenduti appartengano per quasi l’80% alle classi energetiche meno performanti (E, F e G), mentre nelle zone di pregio la percentuale di immobili nelle prime classi energetiche (A e B) è al 36%. Tuttavia il potenziale di efficientamento per gli edifici da ristrutturare risulta molto elevato. Se da una parte il dato degli immobili nuovi si attesta su un valore molto elevato (77%, sostanzialmente costante negli ultimi quattro anni), gli immobili ristrutturati stanno recuperando la caduta registrata tra il 2019 e il 2020, dopo la netta crescita del triennio 2017-2019, attestandosi al 32% nel 2021. Secondo la percezione degli agenti immobiliari il 60% degli acquirenti di immobili ha una sufficiente consapevolezza dell’importanza dell’efficienza energetica, mentre solamente il 22% ha una consapevolezza poco adeguata (20%) o insufficiente (2%).

A parere degli addetti ai lavori del settore immobiliare, l’Italia vive un progresso importante, seppur lento. La costruzione di abitazioni di classe A è un vantaggio assoluto in termini di ricaduta ambientale ed economica, perché è tutta la struttura abitativa a pesare meno sull’ecosistema e sui bilanci degli acquirenti». Oggi il 60% degli acquirenti italiani è consapevole dell’importanza di possedere abitazioni con un’alta classe energetica e, al contrario, solamente il 22% ha una conoscenza poco adeguata (20%) o insufficiente (2%) dell’argomento. Le classi energetiche più performanti, A e B, rappresentano la richiesta del 36% del mercato immobiliare nelle zone centrali delle città e costituiscono una priorità per gli italiani che puntano ad acquistare una nuova casa. Le vendite sono ripartite e le abitazioni che consumano poco, che garantiscono meno spreco di energia e offrono nuovi comfort fanno da traino. Impianti di climatizzazione efficienti, buon isolamento termico e qualità degli infissi sono le tre caratteristiche più ricercate nel mercato, mentre cresce l’attenzione verso la presenza negli immobili di impianti di alimentazione da fonti rinnovabili.

Secondo Ilaria Bertini, Direttrice del Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica Enea: «Nonostante i passi in avanti compiuti negli ultimi anni, grazie a misure come il Superbonus 110% e agli altri incentivi, per il raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico al 2030 e per la completa decarbonizzazione del settore edilizio nel 2050, così come previsto dalla Strategia Nazione di Riqualificazione Energetica del Parco Immobiliare Nazionale, risulterà fondamentale la messa in campo di ulteriori misure strutturali, accompagnate anche da una maggiore capacità del sistema creditizio di offrire strumenti finanziari per la riqualificazione energetica degli immobili. La pandemia ha profondamente segnato le nostre società dal punto di vista economico, sociale e delle abitudini individuali, offrendoci comunque l’opportunità di apprezzare i vantaggi delle abitazioni con elevate prestazioni energetiche».

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