Economia
Turismo internazionale, l’Italia in ripresa
Di Giuliana Mastri
Dal 1996 la Banca d’Italia realizza un’indagine campionaria sul turismo internazionale basata su interviste e conteggi di viaggiatori residenti e non residenti in transito alle frontiere italiane. Lo studio è utile a quantificare la mole di stranieri che transita nel nostro Paese in rapporto agli italiani che invece transitano all’estero, tenendo conto delle merci acquistate dai non residenti sul suolo italiano e viceversa. Questi calcoli vanno a far parte della bilancia dei pagamenti, ovvero del documento che registra il saldo contabile dell’Italia, con entrate e uscite. In altre parole, i debiti-crediti della nostra nazione verso le altre.
Dalle ultime rilevazioni disponibili, emerge che lo scorso marzo il saldo della bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia ha registrato un avanzo di 0,6 miliardi di euro, da un deficit di 0,1 miliardi registrato in marzo 2021. Rispetto all’anno precedente, la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è più che quadruplicata (2,0 miliardi), mentre quella dei viaggiatori italiani all’estero è quasi triplicata (1,3 miliardi). Nel complesso del primo trimestre del 2022, grazie soprattutto alla ripresa dei viaggi per vacanze, è proseguito il pronunciato recupero della spesa degli stranieri in Italia. Ha invece rallentato la spesa dei viaggiatori italiani all’estero.
Rispetto ai livelli pre-pandemici, in termini di flussi in ingresso, il divario continua a restringersi (al 23,9%).
Nella bilancia dei pagamenti, la spesa turistica (entrate/uscite) di gennaio-marzo 2022 è in positivo: 1.705 milioni. A Gennaio-marzo del 2021 era invece in passivo a -261.000 euro.
Spesa Tax-Free, il Salone del Mobile nel trend
La ripresa è certificata anche dalle transazioni fatte nella settimana del Salone del Mobile, conclusosi domenica scorsa. Secondo Global Blue, che ha comparato gli acquisti a Milano in regime di Tax Free, rispetto al pre-pandemia, il recupero è stato del 59% rispetto al 2019. Scontrino medio a +6%, quest’anno 1.278 euro. La spesa più consistente è quella degli statunitensi (+40%) e degli arabi, migliora il sud-est asiatico e si afferma la spesa indiana e sorprende quella brasiliana. L’assenza di cinesi e russi, insomma, è stata ben assorbita. Nei confronti del Salone 2019 nella spesa tax-free il Fashion e Clothing recupera il 68%, gli orologi e i gioielli recuperano il 34% ma con lo scontrino medio più elevato, 4.389 euro.