Politica

Fondazione Attua: crescita dell’Italia passa da maggiori investimenti in Europa

15
Febbraio 2019
Di Redazione

 

“La crescita e lo sviluppo del nostro Paese passano anche dal rafforzamento degli investimenti in Europa.” È quanto ha dichiarato Roberto Maroni, il nuovo Presidente onorario della Fondazione Attua, durante il seminario “L’Europa che investe: A cosa serve il Piano Juncker? Quale futuro per il Piano di Investimenti per l’Europa?”, che ha visto la partecipazione di Thomas Kusstatscher, senior advisor del Vicepresidente della Banca Europea degli Investimenti, Luigi Paganetto, Vicepresidente della Cassa Depositi e Prestiti e Mario Caputo, Consigliere della Fondazione Attua. “Da subito dobbiamo dare il nostro contributo nell’analizzare la situazione europea per fare crescere gli investimenti”, ha aggiunto Maroni. Soddisfatto Gianni Pittella, Presidente della Fondazione Attua e già Presidente del Gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo: “quando Juncker ci ha chiesto il suo supporto per diventare Presidente della Commissione Europea, abbiamo posto la condizione che lanciasse un grande piano di investimenti. Adesso che questo piano c’è bisogna sfruttarlo bene. L’iniziativa di oggi è utile per spiegare a imprenditori e amministratori locali come utilizzare al meglio gli utili strumenti di finanziamento che l’Europa mette a disposizione. È l’inizio di una serie di iniziative sull’Europa che Attua organizzerà in tutta Italia per i propri soci.”

Nel convegno infatti, proprio di questo si è parlato: dell’Europa e dei suoi progetti di investimento, con un’attenzione particolare alle opportunità che offre il cosiddetto piano Juncker, che molti ancora ignorano. Dopo anni di austerità, la Commissione europea ha finalmente messo in piedi un piano per sostenere le imprese nelle loro attività imprenditoriali e in quelle per lo sviluppo. La prima fase di attuazione ha visto l’Italia partecipare con oltre 55 progetti e l’obiettivo è riuscire a fare di più attraverso una più ampia informazione non solo sull’esistenza del piano Juncker, ma anche attraverso la conoscenza delle procedure con le quali pubbliche amministrazioni, privati e imprese possono accedere a questa importante forma di finanziamento e candidare progetti.

 

Sulla nomina del neo Presidente Onorario, il Presidente Pittella ha dichiarato che "la scelta di Roberto Maroni come presidente onorario della Fondazione Attua rappresenta “la certificazione che questa fondazione è una fondazione che supera i partiti e che è realmente espressione di una pluralità di forze, di culture e di territori. Noi – ha aggiunto – non abbiamo la volontà di esercitare la nostra azione sul versante dell’agone politico o di quello elettorale Noi vogliamo mettere insieme energie civiche, culturali e politiche – di varia estrazione – per portare avanti i nostri quattro obiettivi prioritari: progetti nel campo di salute e benessere, nel campo di educazione e istruzione, nel campo di città sostenibili e nel campo delle produzioni intelligenti. Su queste quattro macro-aree raccogliamo progetti e cerchiamo di trovare finanziamenti”.

E a proposito della sua nuova nomina, Roberto Maroni ha detto di essere "molto contento e onorato di questa nomina perchè penso che si possano fase cose interessanti e importanti su temi rilevanti, per l’Italia e per i nostri territori. Quello di strettissima attualità, da cui si potrebbe cominciare questa interessante collaborazione, è proprio il tema dell’autonomia. In questi giorni si discute degli sviluppi che avrà, delle richieste che vengono dalle regioni del Nord, delle opposizioni delle regioni del Sud. E un tema affascinante che riguarda il sistema istituzionale e lo sviluppo di questo sistema istituzionale, il federalismo, il rapporto tra Nord e Sud. Credo che per la Fondazione possa essere un tema molto importante, utile da discutere e interessante”.

 

Nicolò Marcon

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