Lavoro
Aziende, sostenibilità e creazione di valore passano dal coinvolgimento degli Stakeholder
Di Valentina Ricci
Stakeholder. Uno dei tanti termini di derivazione inglese con cui abbiamo imparato a familiarizzare, un utilizzo che può essere visto male dai puristi dalla lingua ma una parola che, al contempo, non ha un esatto corrispondente in italiano. La formula che ci si avvicina di più è “portatore di interesse”.
Per un’azienda gli stakeholder sono i clienti, certo. Ma anche i partner e i fornitori. E ancora: le istituzioni, gli enti regolatori, le comunità locali, le associazioni, i media. Ma anche gli investitori e gli azionisti, se si è quotati in Borsa. Un ricco parterre con esigenze, richieste e obiettivi eterogenei.
Una buona azienda deve saper dialogare con questo articolato pubblico, per prendere decisioni migliori e maggiormente consapevoli. Soprattutto in questo momento storico, con un modello di impresa che per forza di cose dovrà essere sempre più sostenibile, la creazione di valore passa necessariamente anche dalle relazioni con tutti gli interlocutori rilevanti, parte integrante di una gestione responsabile del business.
In questo senso, l’avvento della pandemia e la conseguente accelerazione (se non adozione ex novo) nell’uso di tecnologie digitali ha reso più semplice il dialogo anche con gli interlocutori rilevanti, vicini all’impresa ma magari lontani geograficamente. Grazie a una buona connessione è possibile mettersi in contatto e confrontarsi in maniera immediata, ponendo le basi per un dialogo fruttuoso e costruttivo
Non è un caso se, tra le prime aziende a organizzare un vero e proprio Forum per riunire e far dialogare i propri stakeholder c’è INWIT, la prima tower company italiana. Allo Stakeholder Forum di quest’anno, tenutosi in versione digitale e giunto alla seconda edizione, hanno partecipato Giovanni Ferigo, AD di INWIT, Laura Cavatorta, Presidente Comitato Sostenibilità INWIT e comitato ESG SNAM, Daniela Bernacchi, Segretario Generale UN Global Compact Network Italia, Paola Mascaro, Presidente Valore D e Michelangelo Suigo, Direttore External Relations, Communication&Sustainability di INWIT.
Particolare attenzione è stata data al tema ESG, con cui la società ha dato continuità a tematiche sempre più centrali e integrate nella strategia di business. Il Forum è stato aperto da Giovanni Ferigo, AD di INWIT, che ha sottolineato come la sostenibilità rappresenti uno degli abilitatori del piano industriale, nella consapevolezza che le relazioni con gli stakeholder sono fondamentali nella gestione responsabile del business e nel processo di creazione di valore per l’azienda.
Obiettivi confermati da Michelangelo Suigo, che ha evidenziato il ruolo pubblico di INWIT, operatore essenziale per innovare il Paese e abbattere il digital divide, e da Laura Cavatorta, che ha sottolineato come l’attenzione alla sostenibilità aiuti ad attrarre il capitale umano e finanziario.
A chiudere il giro gli interventi sono stati gli “esterni” all’azienda, Bernacchi e Mascaro. La prima ha raccontato gli impegni del Global Compact per sensibilizzare sempre più imprese verso le tematiche ESG. Mascaro, infine, ha descritto, come nonostante gli sforzi fatti negli ultimi anni, rimane ancora molto da fare per l’occupazione femminile, soprattutto per quanto riguarda il mid management e nei ruoli esecutivi.
Temi importanti, che negli anni hanno acquisito sempre maggiore rilevanza per le aziende, gli stakeholder e l’opinione pubblica. Temi che, ogni azienda sana e responsabile dovrà affrontare per presentarsi preparata alle sfide – povertà e disuguaglianze crescenti, questioni di genere, cambiamento climatico – da risolvere, in quella che è stata definita dall’ONU stessa la “decade of action”.