Esteri
Il risultato delle presidenziali francesi lascia emergere scomode realtà
Di Daniele Capezzone
Il risultato del secondo turno delle elezioni presidenziali francesi ci consegna due scontate versioni propagandistiche oppure, a mio parere più utilmente, due fotografie più realistiche, e quindi più scomode per ciascuno dei contendenti.
Se ci si limita al terreno della propaganda e delle reazioni ufficiali, le due narrazioni sono già pronte. Da un lato, l’esultanza dei macronisti (in prima fila, quelli italiani, inclusi alcuni – per così dire – comicamente autobattezzatisi domenica sera sostenitori del presidente uscente, tipo Giuseppe Conte): e qui è tutto un fiume di retorica pro Europa, contro la destra sovranista, e così via. Dall’altro, sul fronte lepenista, arriva una retorica uguale e contraria sulla demonizzazione subita, sui voti comunque aumentati, sulla possibile rivincita alle elezioni legislative tra qualche settimana.
Agli uni e agli altri, a mio modo di vedere, sarebbe più utile guardare (è più doloroso, mi rendo conto) due fotografie rimaste – per così dire – nel rullino. I sostenitori del presidente rieletto dovrebbero rendersi conto di quanto l’Eliseo rischi di diventare, nei prossimi anni, un fortino assediato. Sì, la tecnocrazia vince ancora: ma lo spazio del consenso si restringe drammaticamente. E presto il presidente (come già gli è accaduto, del resto) sarà il terminale e il centro di imputazione politico dell’immensa collera che cresce “fuori dalla bolla”.
Quanto agli avversari del vincitore, farebbero bene a riflettere su che tipo di destra vogliono costruire. Penso in primo luogo all’Italia. Davvero c’è chi pensa di proporre come modelli Orban e la Le Pen? Intendiamoci bene: l’uno e l’altra vanno difesi quando sono ingiustamente mostrificati. Ma non è per quella via che la destra potrà efficacemente candidarsi a vincere: il mix di ambiguità in politica estera e di approccio socialisteggiante in economia è tale da rendere tendenzialmente minoritaria (quantitativamente) e radioattiva (qualitativamente) una proposta politica di quel tipo, in un paese occidentale. Ci pensi il centrodestra italiano: guardare un po’ di più ai Repubblicani Usa e ai Conservatori britannici gioverebbe.