Salute

Long life for all, l’OMS apre la settimana dell’immunizzazione

25
Aprile 2022
Di Massimo Gentile

Una settimana per sensibilizzare popolazione, operatori sanitari e decisori sull’importanza dei vaccini in tutte le fasi della vita. E per mettere in evidenza l’azione collettiva necessaria a promuovere l’uso dei vaccini per proteggere le persone di tutte le età dalle malattie. È questo il senso della settimana dell’immunizzazione, da oggi fino al 30 aprile, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Una ricorrenza che quest’anno è giunta alla sua 17esima edizione e che, come di consueto, è organizzata nella sua doppia veste: la settimana mondiale e la settimana europea.

LA SETTIMANA MONDIALE

La settimana mondiale, come dichiarato dall’OMS, vuole sensibilizzare le persone all’idea che i vaccini consentono di seguire i nostri sogni, proteggere i nostri cari e vivere una vita lunga e sana. Per questo il claim scelto è Long life for All  – Lunga vita per tutti. L’OMS lavora con i paesi di tutto il mondo per aumentare la consapevolezza del valore dei vaccini e dell’immunizzazione e garantisce che i governi ottengano la guida e il supporto tecnico necessari per attuare programmi di immunizzazione di alta qualità. L’obiettivo finale della Settimana mondiale dell’immunizzazione è, infatti, che più persone – e le loro comunità – siano protette dalle malattie prevenibili da vaccino.

I NUMERI

Nel 2020 secondo i dati dell’Oms sulle coperture vaccinali, la copertura globale è scesa dall’86% nel 2019 all’83% nel 2020 (circa 113 milioni di bambini hanno ricevuto le 3 dosi di vaccino contro difterite, tetano, pertosse – DTP3). Si stima che 23 milioni di bambini di età inferiore a un anno non abbiano ricevuto le vaccinazioni di base, il numero più alto dal 2009. Nel 2020 il numero di bambini completamente non vaccinati è aumentato di 3,4 milioni. Solo 19 introduzioni di vaccini sono state segnalate nel 2020, meno della metà di ogni anno negli ultimi due decenni. Mentre 1,6 milioni di ragazze in più non sono state completamente protette dal papillomavirus umano (HPV) nel 2020, rispetto all’anno precedente. L’83% di copertura vaccinale, che corrisponde a circa 113 milioni di bambini vaccinati nel mondo, può sembrare un valore alto ma non è sufficiente. Per diversi vaccini è necessaria una copertura del 95%, in tutti i paesi e le comunità, per proteggere i bambini da malattie gravi, spesso mortali.

LA SETTIMANA EUROPEA

Anche in Europa, le coperture vaccinali non sono ottimali in tutti gli Stati e il contrasto all’esitazione vaccinale rappresenta una priorità. L’Oms Regione Europea sul sito dedicato alla  Settimana europea dell’immunizzazione 2022, evidenzia che per oltre 2 secoli i vaccini hanno contribuito a rendere il mondo più sicuro, dal primo vaccino sviluppato per proteggere dal vaiolo ai più recenti vaccini mRNA utilizzati per prevenire casi gravi di COVID-19 e sottolinea che “i vaccini ci proteggono come individui e ci aiutano a proteggerci a vicenda come membri della comunità globale”.

L’Oms sottolinea anche che la pandemia di COVID-19 ha portato a una diminuzione dei tassi di vaccinazione infantile in diversi paesi ed evidenzia che in Ucraina i servizi di immunizzazione sono stati interrotti e che tutti i bambini che sono fuggiti dal paese avranno bisogno di accedere alle vaccinazioni di routine dell’infanzia ovunque vadano. Queste sfide rendono più chiara che mai l’importanza dell’accesso universale ai vaccini.

I VACCINI IN ITALIA

L’emergenza COVID19 ha avuto un elevato impatto elevato sulla popolazione del nostro paese. I dati delle coperture vaccinali sulle vaccinazioni di routine, relativi al 2020 testimoniano che le attività vaccinali hanno risentito da una parte del timore di contagio, che ha indotto molti cittadini a rimandare le vaccinazioni programmate per sé o per i propri figli, dall’altro anche della necessità di riorganizzare i servizi sanitari per aumentare la disponibilità di personale dedicato a fronteggiare l’emergenza, in particolare nella prima fase dell’epidemia. I dati del 2020 hanno registrato in particolare un calo della copertura di quasi un punto percentuale per la polio a 24 mesi e di – 1,7 % per la prima dose di morbillo. Un calo generale delle coperture su tutte le vaccinazioni si è registrato anche per le vaccinazioni in età pre-scolare e dell’adolescente. Su indicazione del Ministero della Salute, le Regioni hanno attivato iniziative finalizzate al recupero delle lacune immunitarie.

Relativamente alle coperture della vaccinazione anti COVID-19 in Italia, al 22 Aprile 2022 sono state somministrate più di 136 milioni di dosi di vaccino, con il 90% della popolazione over 12 che ha completato un ciclo primario. Inoltre l’84% della popolazione target ha ricevuto una dose di richiamo o una dose addizionale. Tenendo conto dei guariti si arriva ad una copertura totale del 94,86 % per il ciclo primario e del 95,79 % per la prima dose di richiamo e per la dose addizionale”.