Economia
DDL Semplificazione fiscale, ecco cosa prevede la proposta di legge
Di Redazione
Carla Ruocco, parlamentare M5S di seconda Legislatura, ha presentato a inizio agosto 2018 un disegno di legge recante il titolo “Disposizioni per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell'evasione fiscale”. Cosa prevede il testo attualmente all’esame della Commissione Finanze presieduta dalla stessa On. Ruocco? Anzitutto è bene specificare che si tratta di una proposta abbastanza corposa, composta da 36 articoli che, come suggerito dal titolo, vanno dalla semplificazione fiscale, al sostengo alle famiglie e alle attività economiche, passando per le agevolazioni per l’economia locale e per la rimodulazione dell’imposta per i beni e i servizi per i bambini e le persone disabili.
Per ciò che attiene alle semplificazioni fiscali, il testo prevede l’abrogazione delle comunicazioni dei dati relativi alle liquidazioni periodiche dell'IVA; l’introduzione della cadenza annuale (e non più trimestrale) dell’invio dei dati delle fatture emesse e ricevute; il divieto per l’amministrazione finanziaria di chiedere ai contribuenti, in sede di controllo formale delle dichiarazioni, certificazioni e documenti relativi a informazioni disponibili nell’anagrafe tributaria; la modifica della data entro cui presentare le dichiarazioni dei redditi per le persone fisiche, società e associazioni (si passa dal 31 ottobre al 31 dicembre di ogni anno); l’ampliamento dell’ambito applicativo del modello F24 (secondo l’art. 4 si potrà utilizzare anche per pagare l’imposta sulle successioni e donazioni, l’imposta di registro, quella ipotecaria e catastale, l’imposta di bollo, i tributi speciali e locali). Inoltre, l’art. 15 della proposta di legge, riduce, a determinate condizioni, l’imposta delle sanzioni in materia di fatturazione elettronica, disciplina le ipotesi in cui sono escluse sanzioni per le violazioni relative al meccanismo del reverse charge e modifica la clausola di non punibilità per le violazioni tributarie, prevedendo che non vi siano sanzioni quando queste non incidono sulla determinazione della base imponibile, dell’imposta e sul versamento del tributo.
Quanto alle misure che sostengono le famiglie e le attività economiche, il disegno di legge prevede: una modifica delle sanzioni per le violazioni delle misure in materia di antiriciclaggio e, in particolare, relativa agli assegni; l’introduzione una specifica tassazione del reddito da lavoro autonomo; l’estensione l’assegno di natalità (cd. bonus bebè) fino al dicembre 2021; l’introduzione di un’agevolazione finalizzata a promuovere la riapertura e l’ampliamento delle attività commerciali, artigianali e di servizi.
Infine, il ddl Ruocco dispone la modifica dell’IVA per i prodotti dell’infanzia e la disabilità (si passa dal 22% al 5%), la riduzione delle rette delle strutture socio-sanitarie che prestano assistenza a persone non auto-sufficienti, l’introduzione dell’obbligo di denuncia fiscale per la vendita di alcolici negli esercizi pubblici. Insomma, ci troviamo davanti un testo eterogeneo, che tocca più materie e più aspetti relativi alla vita quotidiana dei cittadini, un testo che si basa sul principio di efficienza e volto alla semplificazione. Attualmente l’iter di esame non è ancora entrato nel vivo, in considerazione del fatto che la Commissione Finanze della Camera sta procedendo con le audizioni di vari soggetti coinvolti.
Seguiremo le evoluzioni nella speranza che una proposta così coraggiosa non rimanga ingolfata nella navetta parlamentare, come fu per il famoso ddl concorrenza.
Fabiana Nacci