“Il rapporto tra uomo e natura, tra natura e cultura, è sempre stato una costante dell’arte, fin dagli albori delle prime manifestazioni espressive dell’essere umano. L’uomo primitivo ha rappresentato il mondo circostante in ogni modo, utilizzando gli scarsi strumenti che aveva a disposizione in quell’epoca remota, ma il suo vocabolario artistico e la sua sensibilità estetica si sono via via arricchiti progressivamente nel corso della Storia, con il susseguirsi dei secoli”. Queste sono le parole del Professor Emmanuele Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale Italia e Mediterraneo, in occasione della presentazione a Palermo della mostra “Foresta Urbana”.
La mostra, a cura di Paolo Falcone, è promossa e realizzata dalla Fondazione Cultura e Arte, emanazione della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, in collaborazione con la Città di Palermo ed è visitabile fino al 20 gennaio presso il Polo Museale d'Arte Moderna e Contemporanea nel Palazzo Belmonte Riso.
“L’arte – continua il Professore – che oggi definiamo contemporanea, benché personalmente io ritenga che l’arte sia un fluire incessante e continuo che sfugge ad ogni catalogazione o settorializzazione, non fa eccezione caricando questo indissolubile rapporto tra arte e natura di nuovi, urgenti significati: in un mondo in cui l’ambiente è sempre più maltrattato e minacciato, diviene imprescindibile assumere un nuovo impegno morale, attraverso la forza comunicativa dell’arte, che rinnovi e corrobori il rapporto indissolubile tra uomo e natura. Questo il motivo – sottolinea – per cui ho voluto con determinazione questa mostra”.
C’è, però, un piccolo rimpianto nelle parole di Emanuele che spiega: “Non posso tacere il mio sincero disappunto per non essere riuscito, a causa della mancata concessione da parte dell’autorità pubblica delle necessarie autorizzazioni, a realizzarla come avevo ipotizzato, una mostra diffusa che portasse nella vecchia Palermo, in particolare nel caratteristico quartiere del Cassaro, una foresta ideale fatta di opere d’arte. Il progetto che era mio desiderio realizzare – spiega il Professore – consisteva nel far “germogliare” l’arte per le strade ed i vicoli della città, per farne dono ai suoi abitanti, che avrebbero potuto ogni mattina scendere per le vie, recarsi a scuola o al lavoro, incontrarsi nel quartiere, trovandosi idealmente in un luogo costellato di opere d’arte, una “foresta di arte”, che desse vita a suggestioni e contaminazioni positive per gli occhi e per lo spirito.”
“In ogni caso – conclude il Presidente di Fondazione Terzo Pilastro – Foresta Urbana alla fine ha visto la luce, e si configura comunque come un’iniziativa di grande valore culturale creata dai maggiori artisti oggi operanti sulla scena mondiale e che sono veri fuoriclasse nel campo della ricerca espressiva contemporanea a livello internazionale”.
Nicolò Marcon