Anche i giganti possono fare affari insieme. E' il senso dell'accordo Nestlè- Starbucks di oggi. Secondo il Wall Street Journal il colosso agroalimentare elvetico proprietario di Nescafé e Nespresso distribuirà, a livello globale, in cambio di 7,15 miliardi di dollari (cash), i prodotti della catena di caffetterie americane di cui ha ottenuto la licenza.
Un accordo che non comprende però le attività fisse (i locali Starbucks) e le bevende ‘ready to drink’, ossia quelle vendute in forma già preparata e pronta al consumo e che possono essere sia bevande alcoliche – come ad esempio vodka o rum miscelate con succhi di frutta – o analcoliche come ad esempio tè o caffè freddo.
Dal canto suo Starbucks ha detto che utilizzerà i proventi per accelerare il riacquisto di azioni e l’accordo si aggiungerebbe agli utili per azione (Eps) entro il 2021 al più tardi. Inoltre Nestlé assumerà 500 dipendenti Starbucks.
L’operazione dovrà essere approvata dalle autorità di controllo e sarà finalizzata quest’anno. Questa transizione – spiega Mark Schneider, numero uno di Nestlè – segna una tappa importante per le nostre attività del caffè, la categoria di prodotto a più forte tasso di crescita del gruppo”.Fa eco alle parole di Schneider anche l’amministratore delegato di Starbucks, Kevin Johnson:
"Questa alleanza globale per il caffè porterà l'esperienza Starbucks nelle case di milioni di persone in tutto il mondo attraverso la portata e la reputazione di Nestlé".