Un documento tecnico. Ma non solo. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Documento di Economia e Finanza, certificando che l'Italia crescerà dell'1,5% quest anno e confermando le previsioni dello scorso autunno. Ma la notizia nella notizia è che per il futuro non prossimo il "sentiment" non è positivo. Gli attuali rischi geopolitici e la guerra a colpi di dazi tra gli Usa e la Cina non promettono bene. La crescita italiana è destinata a rallentare all'1,4% nel 2019 e all'1,3% nel 2020. Lo stallo politico inizia a produrre gli effetti non desiderati. E serviranno scelte effettive a cura del prossimo Governo per convincere i mercati finanziari della progettualità italiana a lungo termine.
"E' fondamentale che il percorso intrapreso non si interrompa", ha ammonito il premier Paolo Gentiloni. Parole che suonano come un ammonimento per il prossimo Esecutivo, a prescindere dai toni di colore che prenderà.
P.B.