Trasporti

Mobilità elettrica, firmato il protocollo d’intesa tra Unem e Motus-E

25
Febbraio 2025
Di Giampiero Cinelli

L’innovazione nella mobilità resta in cima all’agenda del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dove oggi è stato firmato un protocollo d’intesa per la diffusione delle colonnine di ricarica nelle stazioni di servizio. Ad accordarsi, per un piano di due anni, sono Unem (Unione energie per la mobilità) e Motus-E (Associazione attiva nella filiera della mobilità elettrica). Presto inizieranno i tavoli tecnici tra i due soggetti.

Il protocollo si inserisce nel quadro di uno sviluppo delle reti alternative al carburante, con il governo che desidera favorire la riconversione delle stazioni di servizio con una distribuzione inferiore ai 400.000 litri di carburante. Il Sottosegretario al Mimit Massimo Bitonci presente all’incontro ha detto di confidare nel processo di riconversione in virtù dell’alto numero di stazioni di servizio in Italia, circa 22.000, spesso vicine una all’altra. L’installazione delle colonnine non sempre porterà ad eliminare la pompa di benzina, tuttavia l’obiettivo è di andare verso la neutralità energetica, disponendo anche di fonti come i biocarburanti, l’idrogeno e i carburanti sintetici.

La transizione è ovviamente un disegno ampio, che include tutto il sistema infrastrutturale e le norme che regolano forniture e contratti di lavoro. Infatti Bitonci ha spiegato che la riforma del settore carburanti dovrebbe arrivare in Cdm tra circa un mese, intanto proseguono i colloqui con tutte le parti coinvolte. Il Disegno di Legge prevede inoltre la possibilità di aumentare la volumetria, in modo che i titolari delle stazioni possano offrire altri servizi a chi ricarica, come il ristoro.

I firmatari, in quest’ottica, lavoreranno congiuntamente per sottoporre alle istituzioni e agli enti competenti una serie di documenti tecnici utili a raggiungere le finalità del protocollo d’intesa,
promuovendo inoltre l’organizzazione di convegni e iniziative di approfondimento su questi temi.

Il Presidente di Motus-E Fabio Pressi si è mostrato molto soddisfatto dell’accordo perché è fatto tra due realtà di settori diversi (Unem nacque in supporto al settore petrolifero) ma che oggi dialogano. Lo stesso Pressi ha sottolineato che è in atto un ragionamento su come far cambiare le infrastrutture. «La firma di questo protocollo rappresenta un esempio dell’approccio pragmatico e coeso con cui può essere accompagnata e valorizzata la transizione tecnologica della mobilità, mettendo a sistema le preziose competenze dei diversi settori chiamati a dare il proprio contributo in tutti gli ambiti del mondo dei trasporti. Per costruire una politica industriale organica e lungimirante è indispensabile superare qualsiasi attrito meramente ideologico, lavorando tutti insieme per supportare l’innovazione e l’infrastrutturazione volte a rilanciare la competitività internazionale dell’Italia e dell’Europa», ha rimarcato Pressi.

Dal canto suo, Gianni Murano, Presidente di Unem, considerando l’approccio pragmatico e coeso dell’accordo, ha ribadito la necessità della promozione di una mobilità sempre più decarbonizzata, che risponda ad una logica di pluralità e neutralità tecnologica e la rete di distribuzione carburanti è un luogo prezioso dove installare le colonnine di ricarica. Sarà anche l’occasione di riqualificare gli impianti esistenti – ha proseguito – coerentemente con gli indirizzi del Governo, ampliando l’offerta per i consumatori a tutte le energie per la mobilità. Non è più tempo di contrapposizioni ma di collaborazione per concorrere ad un obiettivo condiviso».

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