Nell’ambito dell’Italian Investment Council 2025 di Remind – piattaforma di dialogo su cui istituzioni, imprenditori ed esperti si riuniscono con l’obiettivo di promuovere iniziative di crescita e sviluppo per l’Italia – si è svolto stamane il convegno “Investiamo insieme sul presente e sul futuro dell’Italia”.
L’evento – ha spiegato il Presidente di Remind, Paolo Crisafi – “punta a promuovere le eccellenze del Made in Italy all’estero e ad analizzare le sfide e le opportunità legate agli investimenti, favorendo uno sviluppo economico, sociale e culturale sostenibile”.
Tra gli ospiti intervenuti, la viceministra del Lavoro e politiche sociali Maria Teresa Bellucci, la vicepresidente della Bei Gelsomina Vigliotti, il presidente di Leonardo, Stefano Pontecorvo e il vicepremier Antonio Tajani che ha inviato un messaggio.
Bellucci: “se non si produce ricchezza non si fa altro che distribuire povertà”
Per distribuire ricchezza bisogna produrre ricchezza: lo ha affermato la viceministra del Lavoro e politiche sociali Maria Teresa Bellucci che ha anche detto: “I fondi non saranno mai bastevoli se non puntiamo su crescita e investimenti. Se non si produce ricchezza non si fa altro che distribuire povertà”.
“Fin dall’inizio abbiamo dettato una linea molto chiara, io ho sempre avuto attenzione alle fragilità perché se noi vogliamo riconoscere a ogni persona il diritto di poter essere autonoma, libera di costruire la propria esistenza, la propria famiglia, di autodeterminarsi, noi dobbiamo puntare sulla crescita economica, sugli investimenti, sulla possibilità della nostra Italia di capitalizzare il talento italiano” ha aggiunto Bellucci ricordando comunque le risorse stanziate, ad esempio, in legge di bilancio per poter favorire l’inclusione lavorativa, in particolare delle donne e dei più giovani.
“Oggi noi abbiamo raggiunto con gli investimenti fatti un record per quanto riguarda l’occupazione femminile, siamo arrivati oltre il 53%. ma questo vuol dire anche che il 47 % delle donne sono ancora escluse dal mercato del lavoro”. Inoltre , ha sottolineato Bellucci, “in Italia oggi il problema non è solo mancanza di opportunità lavorative, è l’incrocio tra la domanda e l’offerta. Non ci sono sufficienti lavoratori o lavoratrici che possano riempire quei vuoti occupazionali”.
Inoltre la viceministra ha ricordato che “negli ultimi 14 anni gli investimenti rispetto all’assistenza sociale sono aumentati di oltre il 130, partiti da 75 miliardi fino a arrivare a sopra 160 miliardi. Ma “non è bastevole, non siamo arrivati al raggiungimento finale dell’obiettivo che è quello di poter aumentare la qualità della vita per tutti, ma riteniamo di stare sulla strada giusta” ha concluso Bellucci.
Vigliotti (Bei), “Italia investa di più per colmare gap”
La Bei nasce nel 1958 con il Trattato di Roma con l’obiettivo di fare in modo che si potesse raggiungere tra i paesi fondatori un livello uniforme di sviluppo con una particolare attenzione alla coesione e quindi in particolare al Mezzogiorno dell’Italia. A parlare in videocollegamento, la vicepresidente della Bei Gelsomina Vigliotti. “La Bei ha sempre fatto molto per l’Italia, – ha ricordato-. In Italia “ci sono stati investimenti importanti nella digitalizzazione, nell’innovazione e nell’intelligenza artificiale. Questi investimenti sono in crescita, però non siamo ancora arrivati a colmare il divario con la media europea. E in questo senso, appunto, pensiamo che ci sia ancora spazio per investire in questi settori che sono i settori trainanti della crescita”.
“Sappiamo come l’innovazione, la digitalizzazione insieme agli investimenti nella azione climatica possono essere dei fattori di crescita molto importanti e anche nel contesto geopolitico in cui ci stiamo muovendo, l’elemento della competitività sta diventando un tema sempre più rilevante”, ha aggiunto Vigliotti.
“L’autonomia strategica dell’Europa, la competitività dell’Europa rispetto ad altre aree del mondo è un problema che non possiamo non affrontare in maniera risoluta e in questo, – ha osservato Vigliotti – ci stiamo attrezzando, stiamo ripensando anche al nostro bagaglio di strumenti finanziari con cui possiamo supportare sempre di più la nascita di grandi campioni europei, quelli che possono contrastare altri campioni a livello internazionale ma lavorare anche per supportare tutto quel mondo di piccole e medie imprese e di startup che è particolarmente vivace in Italia e in Europa che però ha bisogno di un supporto per fare in modo che anche questi che queste entità rimangano in Europa e non vengano acquisiti da grandi fondi americani o da grandi fondi asiatici”.
Pontecorvo (Leonardo), “pronti a dare un contributo alla sicurezza europea”
Pronti a dare un contribuito alla sicurezza europea in attesa di un quadro normativo in Europa e, nel frattempo “ci stiamo muovendo per le alleanze con le aziende di altri Paesi”. Lo ha detto il presidente di Leonardo, Stefano Pontecorvo.
“Nel 2023 gli Stati Uniti hanno speso 250 miliardi di dollari per la difesa, mentre la Ue ne ha spesi 120 di miliardi. Gli americani hanno 12 piattaforme di difesa, in Europa le piattaforme sono 30. Quindi – ha spiegato – gli americani mettono 20 miliardi a piattaforma, noi quattro. La domanda retorica è ‘chi ha la migliore difesa?'”, ha detto ancora il presidente di Leonardo.
Secondo i dati che ha illustrato, “gli Usa destinano il 3,5% del Pil nella difesa e coprono il 40% di quella globale. La Francia è la sesta al mondo, l’Italia è dodicesima. Se guardiamo alla spesa sociale – ha detto ancora Pontecorvo – la classifica si ribalta: la Francia è la prima, l’Italia quarta e gli Usa sono ventunesimi. L’Europa può permettersi di destinare quasi il 50% del Pil sulla spesa sociale perché per la difesa ci sono gli Stati Uniti che spendono per lei”.
Tajani, “sostegno alle imprese, priorità del governo: export da 626 mld”
“Il sostegno alle imprese e agli investimenti è la priorità assoluta del Governo e mia personale come ministro del Commercio estero. Un’azione di politica estera che mette al centro il dialogo, la pace e la stabilità, per agevolare gli scambi e stimolare l’economia. I risultati già si vedono”. È quanto si legge nel messaggio inviato dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
“Il nostro export ha raggiunto i 626 miliardi – ha sottolineato Tajani – Esportiamo in tutti i settori merceologici, ma vogliamo fare di più. Vogliamo arrivare al traguardo di 700 miliardi entro la fine della legislatura. Per questo, fin dall’inizio del mio mandato, ho messo in campo una precisa strategia di diplomazia della crescita, puntando con determinazione sull’internazionalizzazione dei territori e sul rilancio delle nostre esportazioni, per valorizzare e far conoscere le nostre eccellenze. Ho dato precise indicazioni alle nostre Ambasciate perché siano trampolino di lancio per il saper fare italiano. Vogliamo accompagnare le nostre imprese affinché siano sempre più presenti nei mercati emergenti ad alto potenziale, attraverso una strategia di diversificazione ad ampio spettro”.
Tajani cita poi gli Emirati Arabi Uniti, “un partner economico strategico, con cui abbiamo tenuto ieri un importante forum imprenditoriale nel quadro della visita di Stato del Presidente Sheikh Mohamed bin Zayed. Ne organizzeremo uno con la Turchia qui a Roma ad aprile, poi a maggio con l’Arabia Saudita. Sono impegnato a promuovere sempre nuove opportunità e nuovi investimenti anche attraverso le mie missioni all’estero. Sono stato in gennaio in Serbia, a marzo sarò in Algeria e ho già in programma una missione in India ad aprile, per rafforzare la collaborazione nello strategico corridoio logistico della ‘Via del Cotone’ che vuole unire il Sud-Est asiatico con il Mediterraneo allargato”.
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