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Il rilancio del Governo Meloni dei rapporti con Arabia Saudita, Emirati e Qatar
Di Paolo Bozzacchi
Si fa presto a scrivere MbS o MbZ. Sarebbe come iniziare ad appellare la Premier Giorgia Meloni “GM”, vista la moda dilagante degli acronimi. Tra l’altro GM potrebbe essere equivocato (ma mica tanto) con la carica aziendale di General Manager. Sta di fatto che il governo Meloni grazie al lavoro in tandem del Primo Ministro e della Farnesina a guida Antonio Tajani, ha rilanciato i rapporti con i Paesi Arabi più strategici dal punto di vista italiano per ragioni molto diverse: l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi, il Qatar. E lo ha fatto con partnership strategiche da decine di miliardi di euro, non solo ossigeno allo Stato puro per il Made in Italy (la prima maiuscola è voluta), ma costruzione di una proiezione ortogonale di dialogo proattivo col prisma sempre in movimento del Medio Oriente.
La visita ufficiale in Italia del Presidente degli Emirati Mohammed bin Zayed al Nahyan e il Business Forum Italia-Emirati partecipato da oltre 300 imprenditori dei due Paesi non chiudono un cerchio, ma un triangolo importante della politica estera italiana del governo Meloni rispetto ai rapporti col Medio Oriente che conta davvero. E’ la concretizzazione effettiva di una nuova stagione di partnership strategiche che giustamente non considerano più le tumultuose congiunture internazionali o il posizionamento dei singoli Paesi arabi rispetto ai conflitti in essere. L’Italia, paradigmatico il Piano Mattei, va avanti per la sua strada. E in questo modo sembra essere seguita con grande interesse.
I segnali di questa accelerazione italiana risalgono a governo Meloni appena insediato, ma gli effetti concreti di questa nuova pragmatica politica estera possono essere sintetizzati con la visita a Roma dell’Emiro Al Thani dello scorso autunno e la sigla di importanti accordi con Sace e Fincantieri. Poi la visita della Meloni a Riyadh con lo storico incontro one-to-one con il Principe ereditario saudita Mohammed bin Salman e l’innalzamento del livello della partnership strategica Italia-Arabia a tutto campo di cui avevamo scritto qui. Fino ad arrivare a questo inizio di settimana, con la prima visita di Stato di Mohammed bin Zayed a Roma e i prospettati 40 miliardi di euro di valore commerciale degli accordi che saranno siglati.
L’Italia ha costruito un ponte col Medio Oriente di cui l’Unione europea in primis, così come gli Stati Uniti della nuova Amministrazione Trump, non potranno non tener conto.
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