Politica

Almasri, domani Nordio e Piantedosi informano la Camera

04
Febbraio 2025
Di Giampiero Cinelli

L’informativa con carattere d’urgenza sul caso Almasri ci sarà. Domani alle 12:15 Carlo Nordio e Matteo Piantedosi riferiranno nell’Aula della Camera in merito alla richiesta di arresto della Corte penale internazionale e la successiva espulsione del cittadino libico. Lo ha comunicato Montecitorio in una nota.

Dunque la riunione dei capigruppo della Camera ha sortito l’effetto sperato soprattutto dalle opposizioni. Oggi alle 13 si è tenuta la riunione per decidere l’agenda dei lavori, e alle 15 ci sarà assemblea analoga al Senato, ma l’obiettivo dichiarato era mettere in programma l’informativa, altrimenti i rappresentanti dei partiti di minoranza avrebbero potuto rallentare l’iter volutamente.

La chiarezza su quanto successo rispetto ad Almasri è ritenuta infatti di primaria importanza e una questione che ha a che fare con la sicurezza e a politica estera. Dunque non sarà Meloni a riferire, ma ciò non è stato problematizzato dalla maggioranza. Carlo Nordio e Matteo Piantedosi sono direttamente al corrente dei fatti e possono svolgere il ruolo divulgativo richiesto. La premier non leggerà l’informativa in emiciclo anche se lei stessa è sotto indagine, con il fascicolo affidato al Tribunale dei ministri dopo la presentazione di un esposto in Procura. Indagati anche il ministro della Giustizia Nordio, il ministro dell’Interno Piantedosi e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Le accuse sono di favoreggiamento e peculato.

Da segnalare che nella giornata di ieri una nuova accusa di favoreggiamento è stata depositata alla Procura di Roma per Meloni, Piantedosi e Nordio, da parte di Lam Magok Biel Ruei, un cittadino che ha testimoniato al Tribunale dell’Aja contro Almasri in quanto sua vittima. Anche questa denuncia potrebbe subire l’invio al Tribunale dei Ministri.

La vicenda giudiziaria è comunque tutta da dirimere. I membri della maggioranza hanno preso decisioni nell’esercizio del loro mandato, dunque l’eventuale autorizzazione a procedere dovrà essere concessa dalla Camera. Inoltre, non è ancora chiaro quale sia l’effettivo coinvolgimento di Giorgia Meloni nell’accaduto. Il 21 gennaio Almasri è stato rimpatriato dall’Italia in Libia con volo di Stato. La sua cattura era stata chiesta dal Tribunale dell’Aja, essendosi l’uomo macchiato di crimini connessi all’attività nelle prigioni per migranti. Nordio fu favorevole alla scarcerazione, mentre il decreto di espulsione, di cui era al corrente il ministro della Giustizia, è stato firmato dal ministro dell’Interno Piantedosi.

Saranno da appurare eventuali irregolarità, mentre chi sostiene l’idea del favoreggiamento esclude il concetto, forse austero e non frequente, ma sempre radicato in tutte le comunità nazionali, della ragion di Stato.