Economia
I maestri del lobbying: crescono i risultati del settore e nascono nuove sfide
Di Cesare Giraldi
Quanto vale economicamente il settore del lobbying in Italia? E chi ne sono i principali protagonisti? Come ogni anno Milano Finanza stila la classifica delle principali società di public affairs in base ai dati di fatturato.
Secondo la classifica del famoso quotidiano economico finanziario, anche per il 2025, il settore del lobbying italiano dimostra di essere in fermento, con i principali attori che continuano a registrare crescite significative sia in termini di fatturato che di innovazione. Le prime dieci società del settore hanno superato i 60 milioni di euro di ricavi complessivi, segnale di un mercato sempre più strategico e competitivo. Tra le realtà più interessanti emergono UTOPIA, Cattaneo Zanetto Pomposo & Co. e Comin & Partners.
UTOPIA tra crescita economica e nuovi progetti editoriali
UTOPIA, guidata da Giampiero Zurlo, si conferma una delle realtà più dinamiche del settore, con un fatturato che nel 2023 ha raggiunto i 7,55 milioni di euro, in crescita rispetto ai 5,61 milioni del 2022. Questo risultato include anche il contributo della società controllata UTOPIA Bruxelles, specializzata in affari europei, che ha generato ricavi per oltre 1 milione di euro.
A questi numeri andrebbero aggiunti i fatturati delle società editoriali facenti parte del gruppo, tra cui figura la partecipazione del 22,5% in Base x Altezza, che edita Formiche.
UTOPIA, infatti, negli ultimi anni non si è fermata al lobbying tradizionale, ma ha compiuto un passo importante aprendosi al mondo dell’informazione e dell’editoria con il lancio di URANIA TV, un’emittente televisiva nazionale (canale 260 del digitale terrestre), acquisita da Forbes. Si tratta della prima TV in Italia interamente dedicata a istituzioni e imprese, nata con l’intento di sviluppare la più grande piattaforma di advocacy nazionale.
Il successo degli altri leader di settore: Cattaneo Zanetto & Comin.
Tra i protagonisti storici, Cattaneo Zanetto Pomposo & Co. si conferma in cima alla classifica per fatturato, con 16,5 milioni di euro nel 2023, in crescita rispetto ai 14,63 milioni del 2022. La società, guidata dai tre soci Alberto Cattaneo, Paolo Zanetto e Claudia Pomposo, ha registrato una redditività elevata grazie al consolidamento del proprio network internazionale e all’ingresso di un fondo di private equity (Xenon) che ne ha rilevato la maggioranza.
Comin & Partners, seconda in classifica di MF, ha raggiunto i 15,8 milioni di euro (da 14,67 del 2022), con un tasso di crescita medio annuo (cagr) del 17,3% negli ultimi cinque anni. La società, che a ottobre ha festeggiato i 10 anni dalla fondazione, ha puntato molto sulla formazione dei giovani, come dimostra la nascita dell’Academy, e sull’espansione internazionale.
Con la crescita di questi attori, il mercato italiano del lobbying si dimostra sempre più strutturato e pronto a raccogliere le sfide future, in un contesto che vede anche l’interesse di private equity e nuovi player internazionali, oltre a dimostrare come il settore stia puntando anche alla diversificazione dei servizi soprattutto nel campo della comunicazione corporate.