Economia

Nucleare, accordo Edison-Edf-Enea per ottenere energia decarbonizzata

17
Gennaio 2025
Di Ilaria Donatio

Piccoli reattori nucleari per rifornire di energia decarbonizzata i distretti industriali. È l’obiettivo dell’accordo siglato ieri tra Edison, Edf ed Enea. Gli Small modular reactor del gruppo francese saranno pronti nel 2030, costeranno due miliardi di euro e che potranno essere collocati accanto a impianti produttivi energivori.

Questi reattori, oltre a produrre energia elettrica, potranno fornire anche idrogeno verde da reimpiegare al posto del gas, vapore per i processi industriali della carta, della ceramica, dell’agroalimentare, della siderurgia e teleriscaldamento. Secondo i progetti attuali, gli Smr di Edf (che controlla Edison) avranno una capacità installata tra i 300 e i 400 megawatt.

“L’accordo” – ha commentato Alessandro Dodaro, direttore del Dipartimento Nucleare dell’Enea – “rafforzerà il ruolo italiano in Europa nello sviluppo di tecnologie nucleari innovative, con l’obiettivo di supportare la filiera italiana nella penetrazione del mercato europeo degli Smr e di rafforzare la leadership dell’Enea”.

Il decreto per riportare in nucleare in Italia sul tavolo del governo arriverà a fine gennaio: secondo quanto riporta il Corriere, il testo predisposto dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, che aveva ipotizzato di presentarlo inizialmente a fine dicembre e poi nella prima riunione del Consiglio dei ministri di gennaio, sta subendo le ultime verifiche e arriverà al vaglio di Palazzo Chigi non prima di due settimane. Prevista la costituzione di un’agenzia di controllo che dovrebbe essere operativa nel 2026 e per le norme di attuazione della legge delega si stima siano necessari circa due anni. 

 La normativa dovrebbe prevedere la tecnologia di terza generazione e la possibilità di attrarre investimenti privati anche stranieri. La newco italiana a guida Enel (51%), con soci Ansaldo Nucleare (39%) e Leonardo (10%) che avrà il compito di studiare le tecnologie, sarà annunciata dopo l’approvazione della legge delega

Intanto, l’atomo cresce: in base al rapporto presentato ieri dall’Agenzia internazionale dell’energia nel 2025 raggiungerà il livello record di 2.900 terawattora e rappresenterà quasi il 10% della produzione elettrica globale.