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Nucleare: il Rapporto AIE conferma che la strada è obbligata

16
Gennaio 2025
Di Luca Squeri *

Il rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) conferma quello che noi sosteniamo da tempo. Il nucleare è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione a livello globale. Il contesto geopolitico, il crescente aumento della domanda energetica unito al bisogno di assicurare fonti di energia stabili e compatibili con le sfide imposte dal cambiamento climatico e con l’urgenza di ridurre le emissioni di CO2, impongono di riconsiderare il nucleare come parte di un mix energetico che sia realmente bilanciato e sostenibile. Ed è quello che evidenzia la stessa AIE.

Il nucleare è la fonte in grado di poter generare grandi quantità di energia in modo continuo e stabile, con bassissime emissioni di CO2, superando le limitazioni di disponibilità e la variabilità tipiche delle fonti rinnovabili come il solare e l’eolico. La combinazione di nucleare e rinnovabili è la strada attraverso la quale risolveremo il problema della discontinuità dell’offerta energetica rinnovabile, bilanciando la rete elettrica e promuovendo un vero, progressivo e definitivo superamento del fossile.

Proprio perché cruciale nel percorso verso la neutralità carbonica, il settore attraversa oggi una fase di trasformazione ed espansione, testimoniata dal rapporto dell’AIE, con un aumento significativo dei progetti, degli investimenti e delle conseguenti, necessarie, politiche di supporto.

Anche l’Italia si sta muovendo in questo senso. Il varo della legge quadro sul nucleare, entro la fine di questo mese, è un passo determinante per la nostra politica energetica. Fin dall’inizio della legislatura abbiamo promosso il ritorno di questa tecnologia, perché la riteniamo indispensabile per le ragioni tecniche, ambientali e geopolitiche cui ho accennato nonché per raggiungere l’obiettivo sfidante della nostra indipendenza energetica. Il disegno di legge del Governo è un altro importante passo verso questo risultato, necessario affinché si possa accendere il primo reattore a partire dal 2030. Si tratta di un punto di svolta che stiamo costruendo e a cui Forza Italia, con il segretario Antonio Tajani e il ministro Gilberto Pichetto Fratin, ha dato un contributo determinante.

Gli sviluppi delle tecnologie legate ai reattori nucleari, da quelli di larga taglia attualmente operativi a quelli medi piccoli modulari (SMR) e piccolissimi (MMR), accompagneranno lo sviluppo del mondo moderno con la sua crescente domanda di energia, contribuendo al suo soddisfacimento. Innumerevoli sono le applicazioni dell’energia nucleare che può consentire la decarbonizzazione di settori difficili da elettrificare, come l’industria pesante e il trasporto marittimo. Proprio con riferimento al trasporto navale, il prossimo 23 gennaio, nella Sala della Regina della Camera dei Deputati, ospiteremo un importante convegno sull’energia nucleare navale e sulle sue potenzialità che offre in termini di efficienza energetica, autonomia e sostenibilità, non solo per scopi militari.

Quella per il ritorno dell’energia nucleare in Italia è una scelta non priva di sfide e temi controversi che la storia del passato ha mostrato inequivocabilmente ma che la scienza, il progresso e una seria visione politica di lungo termine sono oggi in grado di superare. Dobbiamo continuare a lavorare per abbattere la barriera dello scetticismo e costruire quella accettazione, o meglio, quel convincimento sociale dal quale passa ogni vero cambiamento nella storia.

*Deputato di Forza Italia, Segretario Commissione Attività Produttive