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Usa 2024: + 53, Trump pro TikTok, screzi tra MAGA e dioscuri efficienza
Di Giampiero Gramaglia
Il presidente eletto Donald Trump prende le difese di TikTok, mentre emergono screzi sui migranti tra i MAGA ‘puri e duri’, i dioscuri dell’efficienza Elon Musk e Vivek Ramaswamy. I due sono favorevoli ad aumentare le quote degli immigrati qualificati, in contrasto con il mantra della priorità agli americani in ogni caso. Intanto, nell’America che Trump vuole rifare grande, i senza tetto crescono del 18%, a livelli record.
Usa 2024: Trump in soccorso di TikTok alla Corte Suprema
Trump chiede alla Corte Suprema di sospendere la legge che mette TikTok al bando dal 19 gennaio negli Usa, a meno che ByteDance, la società cinese cui fa capo, non ne ceda le attività statunitensi ad una proprietà non cinese. Secondo il presidente eletto, la Corte Suprema deve concedergli tempo per cercare “una soluzione politica” alla disputa sulla popolare piattaforma.
Secondo media Usa, Trump ha parlato con l’amministratore delegato di TikTok, Shou Chew, dopo avere inoltrato la sua richiesta alla Corte Suprema. Trump aveva già ricevuto Chew a Mar-a-lago, dopo essere stato rieletto.
A sua tutela, TikTok invoca il primo emendamento della Costituzione statunitense, che garantisce libertà di espressione, e chiede alla Corte Suprema di dichiarare incostituzionale il bando. I giudici hanno già accettato di esaminare il caso a gennaio, prima della scadenza del 19.
La messa al bando è stata decisa con una legge approvata in modo bipartisan dal Congresso e basata su preoccupazioni per la sicurezza – la Cina potrebbe trarre vantaggio dai dati raccolti da TikTok -. La Corte Suprema deve stabilire se il provvedimento viola i diritti dei proprietari della piattaforma e delle decine di milioni di suoi utilizzatori negli Stati Uniti.
Dopo il primo incontro con Chew, Trump dichiarò di avere un debole per TikTok “perché ho vinto il voto dei giovani per 34 punti e c’è chi pensa che TikTok c’entri in questo”. In realtà, i dati Cnn mostrano che Trump ha perso di 11 punti rispetto alla sua rivale, la vice-presidente Kamala Harris, fra gli elettori tra i 18 e i 29 anni.
Migranti, disputa fra trumpiani su lavoratori qualificati, critiche a Musk e Rama
I trumpiani ‘puri e duri’ contro Elon Musk e anche Vivek Ramaswamy, sui lavoratori qualificati: Musk ritiene che i visti H-1B, concessi ai lavoratori qualificati, ricercati soprattutto dalle industrie della Silicon Valley, non vadano toccati; gli integralisti MAGA non sono d’accordo.
La disputa mostra un potenziale crinale tra la base nazional-popolare di Trump e i boss della hi-tech che sono venuti a suo sostegno.
E Musk e Ramaswami potrebbero avere un altro problema sul fronte dell’efficienza loro affidato: Trump vuole rimettere al lavoro in ufficio i dipendenti federali, ma il progetto incontra ostacoli nella resistenza dei dipendenti e nei contratti post-pandemia, che garantiscono il lavoro a distanza, quello che gli italiani chiamano ‘smart working’.
In un post su X, Ramaswamy scrive: “L’America venera da troppo tempo la mediocrità rispetto all’eccellenza”. Parole che scatenano una bufera fra i repubblicani. Ramaswamy osserva come grandi aziende Usa assumano “spesso ingegneri stranieri rispetto a quelli nati in America”. Non è una questione di quoziente intellettivo, ma è un problema di società, perché i valori Usa, “almeno dagli Anni 90”, sono dettati dall’intrattenimento.
Quindi, Ramaswamy consiglia ai genitori per i figli “più corsi di matematica e meno pigiama party, più gare scientifiche nel fine settimana e meno cartoni animati, più attività extra-scolastiche e meno visite ai centri commerciali”.
Ramaswamy, come Musk, sostiene la linea dura sull’immigrazione, ma ritiene che gli Stati Uniti debbano “assumere i migliori talenti”, anche se non sono americani. Posizione che li mette contro molti esponenti del partito repubblicano, che vogliono una stretta anche dei visti di lavoro, soprattutto gli H-1B.
“Non c’è nulla di sbagliato nei lavoratori e nella cultura americana. Tutto quello che bisogna fare è guardare al confine. Dobbiamo investire e dare la priorità agli americani, non agli stranieri”, dice l’ex candidata alla nomination repubblicana Nikki Haley, criticando Musk e Ramaswamy. L’attivista di destra Lara Loomer incalza: “Non sono razzista verso gli indiani… Ma voglio le politiche Maga per cui ho votato: ho votato per una riduzione dei visti H-1B, non per una loro estensione”.
Usa 2024: povertà, homeless e tagli ai sussidi
Gli americani a basso reddito, molti dei quali hanno votato per Trump, adesso devono sperare che l’Amministrazione prossima ventura non tagli i loro sussidi, nonostante i consiglieri economici suggeriscano di ridurre la spesa pubblica, specie in ambito sociale, in un contesto in cui poveri e homeless aumentano.
Il Dipartimento per la casa e lo sviluppo urbano ha ieri comunicato che i senza dimora nell’Unione hanno superato i 771 mila, un numero record, in aumento del 18% sul dato precedente. La cifra non include quanti vivono da amici o a casa di parenti perché non hanno un posto dove stare.
Secondo gli esperti, l’aumento dei senza casa è funzione di una serie di fattori: i costi delle case proibitivi, la riduzione delle misure d’assistenza post Covid, l’impennata dei migranti e l’intensificazione dei disastri naturali.