Innovazione
Spazio, Comint approva gli indirizzi strategici
Di Virginia Caimmi
Il Comitato interministeriale per le politiche spaziali e aerospaziali (Comint) ha approvato un documento che definisce gli indirizzi strategici del Governo italiano per il settore spaziale e aerospaziale. Riunito a Palazzo Chigi sotto la presidenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il Comitato ha delineato le priorità per rafforzare la competitività industriale del Paese in un ambito sempre più cruciale per lo sviluppo tecnologico ed economico.
Secondo quanto comunicato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), gli indirizzi governativi puntano a sostenere l’intero ecosistema industriale italiano, incentivando l’innovazione e la collaborazione tra piccole e medie imprese (PMI), startup e grandi aziende. Un ruolo chiave è affidato ai poli di innovazione, agli acceleratori e ai progetti congiunti, strumenti essenziali per integrare le tecnologie spaziali con settori avanzati come l’intelligenza artificiale, il cloud computing e la robotica.
Un aspetto centrale degli indirizzi riguarda la volontà dell’Italia di consolidare la propria leadership nei Progetti Importanti di Comune Interesse Europeo (IPCEI) e nelle filiere strategiche. In questa prospettiva, il documento approvato dal Comint sottolinea l’importanza di sfruttare le opportunità offerte dai partenariati internazionali e dalla cooperazione multilaterale. Durante la riunione, sono stati assegnati 130 milioni di euro per finanziare il programma NASA Artemis “Moon to Mars”, attraverso lo sviluppo del modulo abitativo “Lunar Surface Multi Purpose Habitation Module”. Questo progetto, che coinvolge anche aziende italiane come Thales Alenia Space Italia, rappresenta un esempio concreto del contributo nazionale alle missioni spaziali internazionali.
Il documento approvato dal Comitato interministeriale pone inoltre un forte accento sulla necessità di garantire la sicurezza e la sovranità tecnologica italiana ed europea lungo l’intero ciclo di vita dei programmi spaziali. Un altro tema cruciale è la semplificazione normativa e burocratica per rendere più efficace la governance del settore e agevolare l’accesso delle imprese ai mercati globali e ai progetti internazionali.
Una costellazione satellitare nazionale per il futuro
Tra gli obiettivi strategici definiti dal Comint spicca lo studio per la creazione di una costellazione satellitare nazionale in orbita bassa, come previsto dal Disegno di legge Spazio approvato dal Consiglio dei ministri a giugno. L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) è stata incaricata di elaborare un piano dettagliato che includa i costi, il percorso di sviluppo e le caratteristiche tecniche del progetto. Lo studio dell’ASI sarà fondamentale per definire una roadmap sostenibile che permetta la realizzazione progressiva di questa infrastruttura strategica. La costellazione satellitare rappresenterà un pilastro della competitività tecnologica ed economica italiana, con ricadute positive su numerosi settori produttivi.
La riunione del Comint ha ribadito l’importanza strategica dell’industria spaziale per il futuro del Paese. Gli indirizzi approvati segnano una nuova tappa per il rafforzamento del ruolo dell’Italia come protagonista nel panorama internazionale dello spazio e dell’aerospazio, con un’attenzione particolare all’innovazione, alla sostenibilità e alla collaborazione tra pubblico e privato. L’Italia si prepara così a consolidare la propria posizione come attore chiave nelle sfide spaziali del XXI secolo, sfruttando il potenziale delle sue eccellenze industriali e scientifiche.