USA2024
Usa 2024: + 31, uno zar per l’IA, polemiche su nomine e migranti
Di Giampiero Gramaglia
In quella che appare una coproduzione Trump–Musk, il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato su Truth di aver nominato l’imprenditore e investitore hi-tech d’origine sudafricana David O. Sacks «zar per l’intelligenza artificiale e la criptovaluta».
La scelta dello zar della criptovaluta coincide con il picco di quotazione del bitcoin.
Sacks è partner di Craft Ventures, un fondo di capitale di rischio che ha co-fondato alla fine del 2017, ed è attualmente co-conduttore dell’All-In podcast, il podcast – secondo Trump – «più importante in ambito tecnologico, dove lui e i suoi amici discutono di questioni economiche, politiche e sociali»¹.
E, poco dopo, sempre su Truth, Trump ha annunciato la scelta dell’ex senatore della Georgia David Perdue come ambasciatore in Cina. Gli si prospetta un compito difficile, perché Trump si ripromette una stretta commerciale verso Pechino dopo l’insediamento alla Casa Bianca.
Nonostante Trump abbia praticamente completato la formazione del suo governo e stia procedendo a ritmo serrato con le nomine minori, Aaron Blake sul Washington Post parla di «gabinetto scricchiolante» e che perde i pezzi, riferendosi alla defezione di Matt Gaetz, designato alla Giustizia, e alla posizione traballante di Pete Hegseth alla Difesa.
A proposito di Gaetz, la Camera ha stroncato ieri sera un tentativo dei democratici di pubblicare il rapporto della commissione etica sul comportamento del deputato, finito sotto inchiesta per i suoi comportamenti sessuali e per l’uso di droghe. Il no alla pubblicazione, dopo un anno di lavoro, è stato motivato dal fatto che Gaetz non è più deputato – si è dimesso pochi giorni prima della prevista pubblicazione – e ha anche rinunciato alla designazione alla Giustizia.
Per il New York Times, il presidente Joe Biden, che sta compiendo una missione in Africa, sta valutando «perdoni a raffica» prima di lasciare la Casa Bianca, per mettere al riparo una lista di funzionari ed ex funzionari pubblici da potenziali ritorsioni giudiziarie da parte dell’Amministrazione Trump, che ha esplicitato l’intenzione di vendicarsi dei presunti torti subiti.
Sul Washington Post, Amber Phillips spiega come Trump possa smontare l’eredità di Biden, ma si chiede anche se voglia davvero farlo, dopo averlo promesso in campagna elettorale: dalle politiche su infrastrutture, ambiente e semiconduttori al sostegno all’Ucraina. Da una parte, smontare provvedimenti già presi e finanziamenti già distribuiti potrebbe rivelarsi complicato dal punto di vista legislativo e giudiziario; dall’altra, alcune misure potrebbero anche essere considerate da Trump compatibili o funzionali con i suoi progetti.
Politico rivela che quasi 100 ex diplomatici di alto livello ed ex dirigenti dell’intelligence e della sicurezza nazionale USA invitano i leader del Senato a prevedere udienze a porte chiuse per un esame completo delle informazioni sull’ex deputata democratica Tulsi Gabbard, scelta da Trump per dirigere la National Intelligence.
Gli ex funzionari, che hanno prestato servizio in amministrazioni sia democratiche sia repubblicane, sono «allarmati» dalla scelta di Gabbard per supervisionare tutte le 18 agenzie d’intelligence degli Stati Uniti. Secondo loro, le azioni compiute da Gabbard in passato «mettono in discussione le sue capacità di fornire briefing d’intelligence imparziali al presidente, al Congresso e all’intero apparato di sicurezza nazionale».
Un portavoce di Gabbard nel team di transizione di Trump ha definito l’appello un attacco «infondato» e «partigiano». In passato, Gabbard ha rilanciato tesi della propaganda russa e fatto una visita segreta al presidente siriano Bachar al-Assad, dubitando delle conclusioni dell’intelligence USA sul fatto che il dittatore siriano abbia usato armi chimiche contro i civili.
Infine, la NBC riferisce che la nuova amministrazione sta preparando un elenco di Paesi in cui deportare i migranti quando i loro Paesi d’origine – come Venezuela e Cuba – si rifiutano di accettarli indietro. La lista include, tra gli altri, Turks e Caicos, Bahamas, Panama e Grenada. Le Bahamas hanno già annunciato di non essere disponibili.
Trump presenta così Sacks su Truth:
«In questo importante ruolo – spiega Trump – David guiderà la politica per l’amministrazione in materia di intelligenza artificiale e criptovaluta, due aree critiche per il futuro della competitività americana. David si concentrerà sul rendere l’America il leader globale indiscusso in entrambe le aree, tutelerà la libertà di parola online e ci allontanerà dai pregiudizi e dalla censura delle Big Tech».
«Lavorerà su un quadro giuridico in modo che il settore delle criptovalute abbia la chiarezza che chiede e possa prosperare negli Stati Uniti. David guiderà anche il Presidential Council of Advisors for Science and Technology».
«David Sacks è stato un imprenditore e investitore di grande successo per 25 anni, costruendo e investendo in alcune delle aziende più iconiche della Silicon Valley», come PayPal. «David ha poi fondato la società di software aziendale Yammer, acquisita da Microsoft per 1,2 miliardi di dollari. Successivamente ha fondato Craft Ventures, una società di venture capital con sede a San Francisco».