Economia

Mimit e Pnrr, “Innovazione, sostenibilità e Made in Italy”. Il seminario

21
Novembre 2024
Di Ilaria Donatio


“Sono passati circa tre anni dall’inizio dell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy è un esempio virtuoso sia nell’utilizzo delle risorse che in quello degli strumenti”. A parlare è il ministro Adolfo Urso, presentando il seminario “Innovazione, Sostenibilità e Made in Italy: quali opportunità per i territori offerte dal PNRR“. E Urso snocciola alcune cifre per dare un’idea ai presenti dell’entità delle risorse di cui si discute: 19,5 miliardi di euro a cui si sono aggiunti 9,2 miliardi, 6 mld del piano REPowerEU  (addendum al Pnrr). Dunque, dice “attualmente la nostra dotazione è pari a quasi 29 miliardi”. Investimenti che hanno supportato “ben 4mila imprese” e creato “850mila posti di lavoro (in gran parte stabili) in due anni”.

L’importanza dell’impatto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nel tessuto economico e produttivo italiano, i risultati conseguiti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, le nuove possibilità di investimento a seguito della recente revisione del programma. Questi i temi al centro dell’evento che si è tenuto questo pomeriggio a Palazzo Piacentini, organizzato dal Dipartimento Mercato e Tutela del Mimit, in collaborazione con l’Unità di Missione PNRR e il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC).

All’incontro, presieduto del Ministro Adolfo Urso, ha partecipato il presidente del CNDCEC, Elbano de Nuccio, con altri rappresentanti della categoria professionale ed è stata l’occasione per tracciare un bilancio e illustrare gli esiti dell’applicazione del Piano, fornendo al tempo stesso un aggiornamento sulle iniziative Net Zero Technologies e in materia di batterie elettriche, autoproduzione da Fonti Energia Rinnovabile e Transizione 5.0, iniziativa strategica volta a rendere il sistema produttivo nazionale maggiormente innovativo, digitale e sostenibile.

Gli interventi si sono, infatti, concentrati su tre direttrici strategiche indispensabili per rafforzare la competitività delle imprese italiane in un contesto economico in continua evoluzione: la transizione tecnologica dei processi industriali, fondamentale per ottimizzare i costi e migliorare l’efficienza operativa; la transizione green, spinta dallo sviluppo di tecnologie innovative e modelli produttivi ispirati ai principi dell’economia circolare; e la formazione professionale, essenziale per adeguare le competenze alle trasformazioni in atto.

Urso: “Lavoriamo all’attuazione di 16 misure di cui due riforme essenziali”
“Grazie alle misure del Pnrr abbiamo già raggiunto risultati molto significativi per lo sviluppo produttivo del nostro territorio: il Mimit, nell’utilizzo delle risorse, è un caso virtuoso. Nell’ambito del programma stiamo lavorando all’attuazione di 16 misure di cui due riforme essenziali quale la riforma della proprietà industriale e quella del sistema degli incentivi alle imprese. Con il piano Transizione 4.0 (6,4 miliardi di euro, ndr) e 5.0 (6,3 miliardi, ndr) – risorse europee dirette in modo specifico all’efficientamento energetico – stiamo inoltre stimolando gli investimenti in digitalizzazione, sostenibilità e formazione. Nell’attuazione del Piano la competenza dei dottori commercialisti ed esperti contabili svolge un ruolo fondamentale nell’utilizzo degli strumenti di sostegno alle imprese e nello sviluppo del Sistema Italia”, ha dichiarato il ministro Urso.

De Nuccio: commercialisti, ruolo centrale di sentinelle
“Nel PNRR i commercialisti possono svolgere un ruolo centrale, mettendo le proprie competenze a disposizione del Paese per affrontare la sfida dell’utilizzo dei fondi in un’ottica quantitativa e qualitativa, verificando gli effetti degli investimenti dal punto di vista del ritorno economico-finanziario per le imprese e degli impatti ambientali e sociali per gli enti pubblici, per il contesto territoriale di riferimento, per la società nel suo complesso”, ha dichiarato il presidente del CNDCEC de Nuccio.

I focus tematici
Ulteriori focus tematici sono stati il ruolo svolto dal PNRR nel generare esternalità positive – funzionale non solo al rilancio economico delle imprese, ma anche al rafforzamento della coesione territoriale – e la necessità di una comunicazione capillare volta a valorizzare le opportunità offerte dal Piano, garantendo il coinvolgimento attivo delle realtà produttive locali e dei professionisti del settore. A riguardo è stato valorizzato, nel corso dell’incontro, il ruolo dei dottori commercialisti, figure che attraverso il monitoraggio e la rendicontazione dei progetti legati al PNRR, garantiscono un corretto ed efficiente utilizzo e impiego delle risorse.

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