News / Politica
Regionali, vince il centrosinistra in Emilia, anche l’Umbria vicina al campo largo
Di Giampiero Cinelli
In corso lo spoglio per le elezioni regionali di Emilia Romagna e Umbria, un banco di prova importante sia per il centrodestra di governo che per il centrosinistra. In Emilia i giochi già fatti, con il candidato del campo largo Michele De Pascale che si impone su Elena Ugolini del centrodestra (56,8%-39,8%). In Umbria invece il risultato è meno orientato ma la tendenza ora si vede: la governatrice in carica Donatella Tesei è data al 46,77%, Stefania Proietti del campo largo al 50,44%.
«In Emilia Romagna una vittoria emozionante e commovente, un dato straordinario che si profila per il Pd“, perno dell’alternativa a queste destre», ha detto Elly Schlein dal comitato elettorale di De Pascale a Bologna.
Poco fa De Pascale ha dichiarato: «Spero di incontrare Meloni, basta speculazioni. È stato un anno e mezzo di speculazioni politiche, di scontri. Nella nostra terra le persone hanno paura, le imprese si chiedono cosa devono fare per il loro futuro. Da questa campagna elettorale deve finire la speculazione politica e deve iniziare una nuova collaborazione istituzionale per l’Emilia-Romagna. Io spero, già nei prossimi giorni di poter incontrare la presidente del Consiglio e su questo poter segnare un cambio un cambio di passo. Serve che tutti siano disponibili a un grande cambio di passo». Il neo-eletto faceva riferimento alle conseguenze politiche dell’alluvione.
In Emilia nel centrodestra in coda la Lega, che stando alle proiezioni si attesterebbe al 5,5%. Alla tornata elettorale precedente aveva preso il 31,9%. Fratelli D’Italia fa molto meglio con una stima sul 24%.
Ma in Emilia Romagna il dato record delle regionali 2024 è il crollo dell’affluenza, fermatasi al 46,42%, confermando i timori espressi dai leader politici, per tutta la campagna elettorale, di un alto astensionismo. Nelle ultime elezioni regionali, che hanno confermato Stefano Bonaccini per il secondo mandato, era andato alle urne il 67,67%, il 20% in più. In queste ultime regionali non si è toccato il punto più basso di affluenza che resta sempre quello del 2014, quando crollò al 37,7% in occasione dell’elezione, per il primo mandato, di Stefano Bonaccini.
Migliore, sebbene di poco, il dato umbro. Secondo i dati rilevati al termine delle operazioni di voto nei 1000 seggi allestiti per l’elezione del Presidente della Regione Umbria e dei 20 consiglieri dell’Assemblea legislativa della dodicesima legislatura (2024-2029), hanno votato il 52,30% degli aventi diritto. In provincia di Perugia i votanti sono stati il 53,02 per cento degli aventi diritto; in provincia di Terni il 50,16%. Sono stati chiamati al voto 701.367 elettori, 523.343 in provincia di Perugia e 178.024.635 in quella di Terni. Nel 2019 in Umbria ha votato il 64,69% degli aventi diritto, erano stati chiamati al voto 703.596 elettori.