Le commissioni europarlamentari che devono pronunciarsi sull’audizione dei sei vicepresidenti designati, tra cui Raffaele Fitto, non lo faranno oggi. Fonti del Parlamento indicano che le valutazioni saranno rese note a data da destinarsi, ma in realtà è possibile che su tutto filerà liscio potrebbero essere pronte già domani. Prevale però l’incertezza.
La giornata europea
Una volta completata la valutazione, entro 24 ore i coordinatori dei gruppi delle commissioni europarlamentari devono inviare una lettera di raccomandazione riservata, che sarà presa in esame dalla conferenza dei presidenti di commissione e poi trasmessa alla conferenza dei presidenti del Parlamento. Stamattina sono stati sentiti Raffaele Fitto (Per la delega su Coesione) e l’alta rappresentante per politica estera e sicurezza Kaja Kallas; oggi pomeriggio il turno di Roxana Minzatu (persone, lavoro) e di Stephane Sejourne (strategia industriale), alle 18,30 di Teresa Ribera (transizione verde) e Henna Virkkunen (sovranità tecnologica). Tra l’altro resta in sospeso l’audizione dell’ungherese Oliver Varhelyi che deve rispondere a ulteriori domande entro domani.
Cosa succederà
Si profila la simultaneità delle valutazioni per evitare colpi bassi e ritorsioni sul giudizio del candidato di un partito avverso. Ciò vuol dire che al momento di pronunciarsi ogni commissione parlamentare coinvolta è a conoscenza di quanto sarà deciso dalle altre. L’attesa è che tutti i vicepresidenti designati passeranno l’esame nonostante qualche dissenso e mal di pancia interno ai gruppi. Tensioni che anche Raffaele Fitto ha percepito direttamente in audizione.
Verdi ostili
La riserva sulla nomina del politico pugliese è soprattutto della sinistre. Tra tutte S&D e Verdi/ALE. I Verdi gli rimproverano mancanza di impegno nei confronti del Green Deal e il rifiuto di riconoscere il suo comportamento di voto passato (FdI espresse voto contrario a Ursula von der Leyen). I coordinatori della commissione REGI non sono riusciti a trovare una maggioranza per approvare la sua nomina e quindi la decisione finale è stata rinviata. «Ci aspettiamo che ogni commissario sostenga i valori dell’Unione europea, tra cui la protezione della democrazia e dei diritti fondamentali. Raffaele Fitto ha dimostrato più volte, attraverso la sua affiliazione politica di estrema destra, di non sostenere questi valori e di non avere a cuore gli interessi dell’Unione europea e dei suoi cittadini», ha dichiarato Bas Eickhout dei Verdi.
Rischio di stallo
Il Ppe comunque si muoverà nella logica di favorire la nomina di Fitto, in primis minacciando veti incrociati sui commissari Teresa Ribera e Stephane Séjourné. Il contesto non farà che ritardare la conferma definitiva del Collegio dei Commissari.
Le sinistre su Fitto
Fitto subirà il fuoco amico degli europarlamentari italiani? Grande attesa su cosa farà il PD. L’europarlamentare Pd-S&D Alessandra Moretti ha giudicato positivamente il fatto che Raffaele Fitto abbia «cambiato idea» sul Next Generation Eu dicendo che oggi avrebbe votato in favore invece che astenersi. Per Gaetano Pedullà (M5s-Sinistra) e Benedetta Scuderi (Verdi) il candidato italiano per la vice presidenza della Commissione Ue, nel corso del suo intervento, ha invece dato risposte «imbarazzanti» e in alcuni casi «incoerenti». Come era prevedibile, gli europarlamentari intervenuti alla diretta streaming organizzata dall’ufficio di Roma dell’Eurocamera sull’audizione hanno dato parari molto diversi sul confronto avuto con il candidato. Stancanelli ha confermato che la Lega lo sosterrà non solo perchè «è il candidato del governo di cui facciamo parte, ma anche per le sue capacità e il pragmatismo» dimostrato nei confronti dei temi del Green Deal.
Ppe coeso
Confermato pubblicamente anche il sostegno di tutta la famiglia del Ppe, che ha espresso apprezzamento per la «linearità delle risposte date dal candidato alle domande, anche quelle più provocatorie».
La posta in gioco
Nel suo discorso Raffaele Fitto ha rimarcato che agirebbe con imparzialità, conscio dei requisiti necessari al ruolo. Nel caso di designazione dell’italiano, per la prima volta accadrebbe di assegnare una vicepresidenza esecutiva con incarico su Coesione e Riforme, collegate ufficialmente ai temi dell’agricoltura, del trasporto, del turismo, della pesca e dell’economia del mare. «Coordinerò con spirito europeo. La politica di Coesione sta al cuore dell’integrazione europea», ha detto Raffaele Fitto.
Gli scopi
Il candidato di Fratelli D’Italia vuole potenziare il «fondo per la transizione equa», le politiche abitative e le comunità energetiche urbane, fermo restando il «sostegno all’Ucraina in vista dell’ampliamento dell’Unione Europea».
Il bilancio pluriennale
Per quanto riguarda la programmazione 2021-2027, secondo Fitto, attraverso la revisione di metà periodo si migliorerà la politica di Coesione, semplificando e riducendo l’onere amministrativo. «La Coesione è un terzo del bilancio pluriennale, va finanziata adeguatamente» e deve restare centrale con «un’impostazione locale della governance». Obiettivo anche propiziare interventi sui dissesti e le crisi idriche.
Il Next Gen
Con il «Next Generation EU si rafforza il nesso tra investimenti e riforme». Gli Investimenti pubblici in Ue infatti sono aumentati. «Coinvolgendo i livelli regionali e locali, tutte le riforme e gli investimenti già previsti vanno realizzati entro il 2026».