Economia

Giornata mondiale del Risparmio, Mattarella: “Fa funzionare l’economia reale” 

31
Ottobre 2024
Di Ilaria Donatio

Il risparmio degli italiani continua a crescere, arrivando a superare 5mila miliardi e attestando l’Italia ai primi posti tra i paesi dell’Ue, sebbene con una distribuzione non omogenea sul territorio e tra classi di età. Lo ha detto Giovanni Azzone, presidente di Acri, introducendo la centesima Giornata mondiale del Risparmio a Roma.

Uno degli aspetti su cui Azzone ha richiamato l’attenzione è “quello dell’inclusione finanziaria delle donne e delle persone anziane. In Italia una donna su tre non ha un conto corrente intestato a proprio nome. Inoltre, le donne, scontando un grave divario salariale, accedono con più difficoltà a prestiti e forme di previdenza complementare”. Quanto alla “transizione tecnologica e digitale”, si rischia di “escludere dall’accesso a servizi essenziali (a causa del digital divide) una fascia importante e crescente della popolazione, quella delle persone anziane”.

La rivoluzione digitale ha generato molteplici opportunità legate al risparmio che sono però accompagnate da complessità e rischi crescenti e che rafforzano ulteriormente la rilevanza dell’educazione finanziaria delle giovani generazioni”, su cui – ha sottolineato Azzone – bisogna “continuare a lavorare” visto che “il dato sull’alfabetizzazione finanziaria degli italiani, seppur in crescita negli ultimi anni, ci pone ancora al di sotto della media dei Paesi Ocse”.

Mattarella: “Il risparmio, fonte importante del processo economico
Il risparmio è un valore per il futuro del paese, allo stesso tempo, bene individuale e collettivo e la sua tutela – insieme alla lotta all’inflazione – “sono impegni prioritari per qualsiasi Stato e, in particolare, per la nostra Repubblica”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo alla Giornata mondiale del Risparmio.

“Incoraggiare il risparmio, per rifarci alla previsione costituzionale, significa incentivarlo come fonte importante del processo economico” ha aggiunto.
Oggi – ce lo dicono i dati della Banca d’Italia – il 50% della popolazione italiana continua a non essere in grado di risparmiare. Con gravi disuguaglianze, e l’aumento della povertà rischia di perpetuare questa condizione nel tempo”.

Dunque, il Capo dello stato ha fatto riferimento alle indagini disponibili di Banca d’Italia che ci dicono che il risparmio viene utilizzato in primo luogo per “proteggersi da eventi inattesi” (la crescita dell’incertezza nel contesto sociale ed economico tende ad aumentarne la rilevanza), poi “per il futuro anche pensionistico” (data la consapevolezza della minore generosità dei sistemi pensionistici), quindi “per le future generazioni, infine per sostenere spese importanti” (sovente, naturalmente, per disporre di una casa)”.

Quanto all’educazione finanziaria, Mattarella ha sottolineato quanto oggi sia “determinante per l’esercizio di uno dei diritti di cittadinanza in grado di concorrere ad aumentare l’inclusione e, in generale, il benessere finanziario dei cittadini”. 

Giorgetti: alta incertezza, risparmio presidio da imprevisti
Ma ad un secolo di distanza quale è il ruolo del risparmio oggi, per un paese come l’Italia che è fra le principali economie mondiali? Secondo il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, rimane immutato il suo ruolo di presidio a fronte di eventi imprevisti.

“Oggi viviamo in una situazione di elevata incertezza che non accenna a diminuire, alimentata dal susseguirsi di crisi di diversa natura: pandemie, tensioni geopolitiche, calamità naturali”, ha aggiunto il titolare dell’Economia.

Giorgetti rileva quindi come “un’equilibrata ripartizione del rischio tra soggetti pubblici e privati” sia “condizione necessaria per conciliare una sana allocazione di tali rischi con un oculato impiego delle risorse pubbliche”. In assenza di una inversione di tendenza, ciò potrebbe comportare “il rischio di un indebolimento nel ruolo di valutazione del merito creditizio da parte degli intermediari finanziari”. È indispensabile, pertanto, preservare una stabile complementarità tra la misura della garanzia pubblica,  – seppur più contenuta rispetto ai più elevati livelli di copertura media del periodo emergenziale – ed una costante e mirata opera di valutazione del merito creditizio nei confronti del mondo delle imprese” ha concluso il ministro.

Panetta, tassi Bce restrittivi, servono altri tagli
La stretta monetaria decisa dalla Bce dopo lo shock energetico ha ridotto rapidamente l’inflazione, ma “le condizioni monetarie rimangono restrittive, e richiedono ulteriori riduzioni”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nel proprio intervento.
Panetta ha avvertito che ora “occorre porre attenzione alla fiacchezza dell’economia reale”: in assenza di una ripresa sostenuta, si correrebbe il rischio di spingere l’inflazione ben sotto l’obiettivo” del 2%, una situazione che la politica monetaria faticherebbe a contrastare e che va evitata”. 

Il governatore ha poi rilevato come “l’economia europea rimane fiacca; pesano i tassi di interesse reali ancora elevati e il venir meno degli stimolo fiscali degli anni scorsi. E l’economia italiana ne sta risentendo”. Ricordando le cause della bassa crescita italiana, tra cui “scarsa capacità innovativa e pochi investimenti” e “un sistema produttivo frammentato e orientato verso comparti tradizionali”, debolezze amplificate dall’alto debito pubblico e dalla spesa per interessi. 

È fondamentale, dunque, ha concluso che “tutti coloro a cui è affidato il risparmio dei cittadini operino con integrità, nel rispetto dei più elevati valori etici e professionali”. 

Patuelli: “La tutela dei risparmiatori è una necessità etica e strategica per l’Italia”
“Finché non ci sarà l’unità anche delle regole fiscali, nella stessa Unione europea, vi sarà sempre forte concorrenza fra gli Stati per attrarre il risparmio e i capitali. La pesante tassazione esistente in Italia spinge tante volte i risparmiatori italiani ad investire all’estero. Occorre correggere presto tutto questo, perché la tutela dei risparmiatori è una necessità etica e strategica per l’Italia”. È quanto ha detto il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli che ha anche sottolineato come il risparmio “ben collocato tramite le banche è e sarà sempre più determinante fattore di sviluppo e di occupazione e di sottoscrizione del debito pubblico”. 

Oggi è stato emesso un francobollo (valido per la posta ordinaria fino al secondo scaglione di peso, cioè 50 grammi) dedicato alla Giornata Mondiale del Risparmio, nel centenario della prima edizione.