Economia
L’effetto “Netflix” della narrazione aziendale: la ricerca
Di Ilaria Donatio
Dall’aerospazio all’agroalimentare, dalla farmaceutica alla bellezza, dall’artigianato all’industria, dalla cultura all’innovazione tecnologica, dalla moda al turismo. Da nord a sud, l’Italia è un mosaico di storie d’impresa che attraversano ogni settore industriale e produttivo. E le storie, assicura la ricerca dell’agenzia Bea, realizzata dal Centro per la Comunicazione Strategica dell’Università Iulm e presentata in anteprima sul Sole 24 Ore, sono la materia prima più potente di cui dispone un’azienda.
Un racconto d’impresa autentico, coerente, coinvolgente è strategico per il business e – quando raccontato e diffuso al meglio – lo orientano in modo efficace e di successo.
Non a caso, per la World Federation of Advertisers, già oggi, oltre il 50% dei brand nei differenti settori ha sviluppato capacità interne di produzione di contenuti, legandosi anche a competenze che sono al di fuori. E che le storie, se ben costruite, rappresentino una strategia che crea valore, lo ha certificato anche McKinsey, evidenziando come la ricetta vincente è connettere la creazione di contenuti all’analisi dei dati. Chi lo fa, registrerebbe un tasso di crescita che impatta sul business due volte più velocemente degli altri.
Ma sta emergendo anche qualcos’altro: quello che la ricerca definisce “effetto Netflix” della narrazione corporate. Come nelle serie tv si parte dal contenuto e si costruisce un racconto a puntate, ancorato alla strategia di comunicazione. Così, la narrazione diventa seriale.
Non solo. Per diventare una leva strategica, ha bisogno di integrazione: di canali, formati, processi. E infatti nella ricerca le espressioni più adottate sono state multi-target, multi-piattaforme, multi-vocali, multi-linguaggio.
Questa trasformazione dello storytelling per veicolare i brand, comporta due cose: la prima è la capacità di personalizzazione dei contenuti in base ai target. La seconda è che i canali di comunicazione ufficiali dell’azienda possono diventare decisivi a patto che siano inseriti in strategie multivocali, vale a dire che includano sempre diverse voci al proprio interno.