Salute

Rianimazione cardio-polmonare: la formazione per salvare vite umane

17
Ottobre 2024
Di Gianluca Lambiase

Sensibilizzare e formare sempre più persone all’utilizzo del defibrillatore significa salvare sempre più vite umane. E’ su questo tema che si è concentrata l’annuale Giornata mondiale per la rianimazione cardio-polmonare in un evento speciale presso la Sala della Regina di Montecitorio promosso dall’Associazione IRC.

“Celebrare questa giornata significa per l’Italia prendere atto che abbiamo fatto passi da gigante nella cultura della prevenzione” ha dichiarato in apertura, in collegamento da New York, il Vice Presidente della Camera Giorgio Mulè. “Dobbiamo continuare a lavorare soprattutto su due punti: la diffusione dei defibrillatori e di quegli strumenti che se intervengono entro pochi minuti dall’arresto cardiaco salvano la vita delle persone, ma per fare questo occorre il secondo punto ovvero la capacità alle manovre di primo soccorso. Su questo fronte sono molto impegnate le associazioni di volontariato che in tutta Italia organizzano corsi di primo soccorso. Ma è nelle scuole che con l’aiuto del governo bisogna assolutamente penetrare ancora di più affinché i ragazzi dai sei ai diciotto anni vengano formati”.

“Il dato confortante è che l’utilizzo dei defibrillatori negli ultimi tre anni ha contribuito e molte volte è stato decisivo per salvare migliaia di vite umane” – ha proseguito Mulè “Dobbiamo compiere i passi successivi a cominciare dall’applicazione per smartphone che ci consentirà di sapere esattamente dove si trova il defibrillatore più vicino per poterlo utilizzare, salvare vite a rendere migliore il nostro paese”.

L’intervento, in collegamento da New York, del Vice Presidente della Camera Giorgio Mulè.

Il ruolo delle scuole e del mondo del lavoro
“Conoscere l’arresto cardiaco e le semplici manovre può fare la differenza tra vita e morte” ha aggiunto il Presidente IRC Andrea Scapigliati. ”Eventi come questo, in sedi così prestigiose e a stretto contatto con istituzioni e altre associazioni, rappresentano un momento particolarmente importante per divulgare queste conoscenze e raggiungere i luoghi dove la diffusione di queste manovre possono essere più utili come la scuola e il mondo del lavoro. Prima si comincia a entrare in contatto con questi concetti, meno se ne ha paura, più diventano familiari e più è facile che possano tornare immediatamente utili quando ci si debba trovare a soccorrere qualcuno”.

“Stiamo lavorando per portare la formazione sempre di più nel monde delle scuole” ha proseguito la Presidente della Fondazione IRC Erga Cerchiari. Sono molto orgogliosa perché oltre a tutte le cose fatte in questi anni per salvare le vite, quest’anno abbiamo deciso di dedicare spazio anche a coloro che sono sopravvissuti, perché anche loro meritano di essere portati alla luce. Questa giornata inoltre si inserisce nella settima “Viva!” che prevede una serie di attività in tutta Italia con eventi dedicati all’addestramento e alla formazione”.

Lo sport per arrivare a sempre più persone e salvare vite
Il focus dell’edizione 2024 della Giornata mondiale per la rianimazione cardio-polmonare è stato dedicato al mondo dello sport con l’obiettivo di promuovere la diffusione, la formazione e il corretto utilizzo dei defibrillatori nelle palestre, nei palazzetti e sui campi di calcio. In rappresentanza del mondo dello sport era presente all’evento il Presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini: “Finalmente lo sport è entrato nella nostra Costituzione proprio negli articoli che fanno riferimento al benessere e alla tutela della salute. Lo sport è il luogo più indicato per favorire non solo la conoscenza ma anche la formazione e la prevenzione di questo tipo di fenomeni. Tutto parte dalla scuola, il luogo dove ogni cosa inizia e si forma e deve iniziare bene. Questo tipo di conoscenze prima vengono trasmesse e meglio è, anche perché parliamo di un fenomeno, in cui il fattore più importante è il tempo”.

Riprese e montaggio a cura di Simone Zivillica

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