Economia

Libro Verde, il Mimit presenta la sua politica industriale per il 2050

16
Ottobre 2024
Di Giuliana Mastri

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha presentato il Libro Verde sulla politica industriale Made in Italy 2030, definendolo il «risultato della consultazione con i responsabili dei centri studi di diverse entità pubbliche e private», tra cui Banca d’Italia, Istat e Confindustria, che «hanno fornito analisi» fondamentali per la redazione del documento. Durante la presentazione al Cnel, il ministro ha dichiarato: «Nella prima parte del prossimo anno, probabilmente a febbraio, presenteremo al Paese un Libro Bianco con una prospettiva quinquennale, considerando anche la più ampia prospettiva del 2050 per la politica industriale in Italia che intendiamo sviluppare in Europa, in armonia con l’UE. La consultazione è pubblica: si tratta di definire insieme una strategia italiana di politica industriale capace di orientare l’Unione Europea».

«Il Libro Verde per una nuova strategia di politica industriale per l’Italia è stato redatto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’intento di rilanciare, dopo molti anni, un ampio dibattito su come strutturare una strategia industriale condivisa», si legge sul sito del ministero. «Il Libro Verde rappresenta il primo passo verso la costruzione di una nuova strategia di politica industriale – chiarisce il ministero –. Esso fornisce contributi di idee, proposte e visioni per una Nuova Politica Industriale da attuare parallelamente al mandato della prossima Commissione Europea e in stretta collaborazione con le politiche comunitarie».

La consultazione pubblica permetterà di affinare ulteriormente il Libro Verde, che evolverà nel Libro Bianco sulla politica industriale. Quest’ultimo sarà adottato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy il prossimo autunno, a seguito di un confronto con tutti gli attori e stakeholder, sia pubblici che privati, coinvolti.

Come spiega il Mimit, «il Libro Verde propone altresì 15 grandi obiettivi che dovrebbero guidare la nuova strategia di politica industriale al 2030. Tra questi: il consolidamento della posizione dell’Italia tra le prime 10 economie del mondo; la tutela del modello produttivo tradizionale del Made in Italy; l’aumento dei livelli occupazionali e della retribuzione del lavoro; la riduzione dei divari di sviluppo economico tra Regioni e territori.

E ancora, la creazione di uno sviluppo industriale basato sul basso costo dell’energia anche con l’utilizzo del nucleare di ultima generazione; lo sviluppo di imprenditoria nei nuovi domini economici come quelli dello spazio e del mare e il rafforzamento della cooperazione con l’UE e con i Paesi del G7, sviluppando in parallelo una capacità di partenariato industriale internazionale, anche attraverso il Piano Mattei.

Il documento individua, inoltre, anche alcuni settori industriali come strategici quali la Siderurgia, l’Automotive, la Farmaceutica, la Difesa e l’Aerospazio, la Cantieristica e i due domini dello Spazio e del Mare. Per modernizzare il rapporto con le imprese, viene suggerita l’adozione di una politica industriale orientata per filiere, anche con l’istituzione di una “Conferenza delle Imprese e delle Filiere”, con il compito di consolidare le interdipendenze tra i diversi settori e rafforzare le PMI.

Così Adolfo Urso: Il Libro Verde presentato oggi delinea la politica industriale che intendiamo sviluppare nei prossimi cinque anni, con uno sguardo esteso al 2050. Si tratta di una proposta che vede lo Stato agire come stratega, tenendo conto di quello che sono le caratteristiche e le priorità del nostro Sistema Paese, e che indirizzi al meglio le risorse pubbliche per affrontare e superare le sfide della triplice transizione, ecologica, digitale e geopolitica. Da qui al 2030 monitoreremo costantemente il sistema produttivo per valutare il raggiungimento degli obiettivi prefissati, e organizzeremo un meeting annuale con investitori internazionali per fare del nostro Paese una destinazione di eccellenza per la produzione e gli investimenti».

In basso è visionabile il file del documento integrale. Di seguito invece l’indice del testo

Introduzione – Il ritorno della politica industriale e il futuro del Made in Italy

  1. Verso una nuova strategia industriale: dal Libro Verde “Made in Italy 2030” al Libro Bianco
  • I punti cardinali di una politica industriale
  • Una strategia per il 2030 e oltre
  • Dal Libro Verde al Libro Bianco
  1. Green, Tech e Geo: la triplice sfida delle grandi trasformazioni
  • La transizione verso un nuovo Green Growth Deal
  • La transizione Tech: la corsa verso le nuove frontiere delle tecnologie abilitanti e le
    rivoluzioni industriali del futuro
  • La transizione Geo: conseguenze della frammentazione geopolitica su industria e
    globalizzazione e l’emergere della sicurezza economica
  1. La nuova politica industriale e lo sviluppo dello Stato stratega
  • Dalla latenza al ritorno della domanda di politica industriale
  • Lo sviluppo dello Stato stratega
  • La dimensione internazionale
  • La misurazione della spesa
  • Una possibile definizione di politica industriale
  • Un percorso sostenibile per riaffermare la competitività
  • Il dialogo pubblico-privato
  • Il carattere whole-of-a-nation della nuova politica industriale
  • I 15 obiettivi strategici
  1. Domande e questioni aperte per la consultazione pubblica