Fill the gap

Alloggi, la necessità del social housing, la sfida del Pnrr con Cdp

16
Ottobre 2024
Di Giampiero Cinelli

Aumentare la disponibilità di alloggi, per studenti e fasce sociali più fragili, è diventata un’assoluta priorità, ma questa si scontra con le attuali dinamiche poco funzionali del mercato immobiliare. Il governo ha da poco nominato l’ingegnere Manuela Manenti Commissario straordinario per gli alloggi universitari e si auspica che la questione possa essere affrontata meglio con il Pnrr, dove si prevede la costruzione di 60mila nuovi alloggi entro il 2026.

A Largo Chigi, il talk di The Watcher Post, il Direttore Generale di REAM SGR Oronzo Perrini ha parlato delle esperienze già avute con il social housing in Piemonte, su cui la SGR ha riversato 120 milioni di investimenti. «Ora i costi di realizzazione al metro quadro sono raddoppiati e Roma ha l’indice di copertura più basso nel rapporto fabbisogno-posti letto. Nel contesto c’è ora l’impegno di Cdp che mette a disposizione sostegno per chi vuole gestire i complessi abitativi. Va aiutato però anche chi realizzerà le opere. Siamo preoccupati per i rispetto dei tempi (il 2026). Intanto Stiamo lavorando a operazioni di rigenerazione, valorizzando le aree dismesse. A Torino nasceranno 370 nuovi alloggi».

I posti letto rappresentano solo il 4% della popolazione studentesca, «ma gli operatori hanno iniziato a investire perché il settore dà rendimenti tutto sommato stabili. In questa fase è importante che il pubblico collabori col privato per calmierare le tariffe e garantire i criteri di accessibilità», ha affermato a Largo Chigi Paola Delmonte di Confindustria – Assoimmobiliare

Sul tema, durante la trasmissione, ha riflettuto anche Alessio Pontillo, Dirigente del Ministero dell’Università e della Ricerca: «Dopo la pandemia il problema si è aggravato e riguarda il modello locativo. Ora si tende parecchio a riservare gli alloggi ai turisti. Vanno quindi individuati alloggi a prezzo calmierato. Il Pnrr ha in dotazione 1 miliardo e 900 milioni per la residenzialità studentesca e il Ministero ha capito come inserire il polo pubblico nel piano, rendendolo candidabile nei bandi di gestione. Il bando per l’housing concede 20mila euro di contributo (a posto letto) a vantaggio degli operatori, ma oggi un alloggio universitario buono ne vale almeno 80mila. Il 30% degli alloggi dunque dovrà essere dedicato agli studenti a minor reddito», puntando nei modi che abbiamo detto ad abbassare le tariffe.

La puntata integrale di Largo Chigi