USA2024

Usa 2024: – 23, Trump lancia l’Operazione Aurora, maxi-deportazione

12
Ottobre 2024
Di Giampiero Gramaglia

Parlando ad Aurora, un sobborgo di Denver in Colorado, un Donald Trump scatenato ha lanciato l’Operazione Aurora: s’è cioè impegnato a fare, in caso di vittoria il 5 novembre, la più grande deportazione di massa di migranti illegali mai avvenuta. “L’Operazione Aurora a livello federale accelererà la rimozione di queste gang selvagge”, ha assicurato, ignorando gli ostacoli giudiziari e le difficoltà pratiche di una simile iniziativa ed evocando il ricorso all’Alien Enemies Act del 1798.
“L’invasione – ha aggiunto – verrà fermata. I voli dei migranti termineranno. L’app di Kamala per gli immigrati clandestini verrà chiusa entro 24 ore. Lo stesso giorno inizieremo a scovare e deportare ogni singolo membro di una gang di immigrati clandestini dal nostro Paese. Li faremo uscire”, impiegando squadre d’élite delle polizie doganale e di frontiera e altre forze dell’ordine federali.
Sul palco di Aurora, dove ha anche accennato passi di danza, tra foto di immigrati criminali, ormai fondale consueto dei suoi comizi, Trump ha riproposto la storia – definita “esagerata” dal sindaco della località, repubblicano – dei palazzi di Aurora occupati da gang di “selvaggi venezuelani” e ha annunciato la pena di morte per gli immigrati che uccidono cittadini americani.
L’ex presidente ha attaccato i ‘giornaloni’ statunitensi, New York Times e Washington Post, perché “nemici del popolo” – “Non raccontano la verità e i loro profitti vanno a picco” – e ha criticato la Cbs per la gestione dell’intervista alla sua rivale Kamala Harris – “Dovrebbero ritirarle la licenza” -.
Naturalmente. Trump ha attaccato Harris: “Non è la persona giusta” per guidare gli Stati Uniti né alcun altro Paese; “Non ha idea di quello che sta accadendo”, mentre “noi renderemo l’America di nuovo grande”. “Non sono un fan di ‘Sleepy Joe’ – ha aggiunto, riprendendo il nomignolo da lui affibiato al presidente statunitense -, ma almeno lui ha ricevuto migliaia di voti, Kamala nessuno”.
In parallelo al comizio di Aurora, il candidato repubblicano alla vicepresidenza JD Vance si è ripetutamente rifiutato di riconoscere che Trump perse le elezioni del 2020, svicolando più volte. Intervistato dal New York Times, alla domanda “Ritiene che Trump abbia perso le elezioni 2020?”, il senatore dell’Ohio ha risposto: “Io e Trump abbiamo entrambi sollevato una serie di questioni su quel voto, ma siamo concentrati sul futuro … Penso che sia un’ossessione concentrarsi sul 2020”.
Incalzato dalla richiesta di un “sì o no”, Vance ha risposto ponendo a sua volta una domanda: “È giusto che le grandi aziende tecnologiche abbiano censurato la storia del laptop di Hunter Biden, che secondo analisti indipendenti è costata a Trump milioni di voti?”.

Usa 2024: sondaggio Wall Street Journal, testa a testa negli Stati in bilico
E’ sempre testa a testa tra Harris e Trump nei sette Stati in bilico di Usa 2024. Un sondaggio fatto dal Wall Street Journal indica che la vice-presidente ha un leggero vantaggio in Arizona (+2%), Michigan (+2%), Wisconsin (+1%) e Georgia (+1%), mentre l’ex presidente è leggermente avanti in North Carolina (+1%) e Pennsylvania (+1%). Solo in Nevada, lo scarto pro Trump è più netto (+5%).
Se Harris vincesse negli Stati in cui è in testa nei sondaggi, vincerebbe le elezioni. Nevada a parte, però, tutti i distacchi sono nei margini di errore del sondaggio e sono quindi statisticamente irrilevanti. Nessuno dei due candidati è finora riuscito a strappare una quota di elettori significativa all’altro: Trump ha il 93% dei repubblicani negli Stati in bilico, idem Harris fra i democratici. Pure gli elettori indipendenti sono equamente divisi: il 40% alla vice-presidente, il 39% all’ex presidente.
Infine, gli elettori dei sette Stati chiave ritengono Trump meglio attrezzato di Harris per gestire l’economia (50% a 40%), la sicurezza dei confini (52% a 36%) e la tutela dei lavoratori americani (47% a 45%), mentre Harris prevale su temi come sostenibilità dei costi abitativi (45% a 42%), sanità (48% a 40%), empatia (46% a 40%).

Usa 2024: Vogue, Harris in copertina
Kamala Harris per la seconda volta in copertina sull’edizione Usa di Vogue: foto di Annie Leibovitz e titolo che recita ‘La candidata per i nostri tempi’. Vugue, che aveva già dato il suo endorsement alla candidata democratica, scrive: “Dopo la decisione del presidente Biden di rinunciare a brigare la rielezione, il mondo ha guardato ad Harris con speranze e dubbi”.
Nel profilo di 8.000 parole, Harris, sulla guerra in Medio Oriente, afferma che intende concentrarsi su “incentivi” per la de-escalation e su un “percorso” per la stabilità”, evocando il “diritto di Israele a difendersi” ma anche il “diritto alla dignità, alla sicurezza, alla libertà e all’autodeterminazione” dei palestinesi.
La foto di copertina susciterà probabilmente meno polemiche della precedente pubblicata da Vogue tre anni or sono, quando la rivista fu accusata di mancanza di rispetto per avere ritratto Harris, prima donna di colore e di origine asiatiche vice-presidente, in sneakers.

Usa 2024: Trump chiede sicurezza militare
Lo staff di Trump ha collecitato aerei militari per i voli del candidato repubblicano nell’ultima fase della campagna elettorale, una serie di veicoli militari blindati per gli spostamenti a terra, restrizioni di volo estese sulle sue residenze e sui suoi comizi, vetri antiproiettile. lo scrive il Washington Post.
Le richieste sono “senza precedenti” e sono state formulate dopo che lo staff di Trump è stato informato che l’intelligence statunitense ritiene che l’Iran stia ancora complottando per ucciderlo.
Il presidente Biden, che pure s’è impegnato a garantire la massima sicurezza al suo predecessore, ha ironicamente commentato la notizia: “Speriamo non mi chieda gli F15”, ha scherzato Biden, precisando subito che la sua era una battuta.