Economia

La Sfida di Stellantis tra normative UE, mercato elettrico e concorrenza cinese

10
Ottobre 2024
Di Antonio Zennaro

Il settore automobilistico europeo sta attraversando una fase di profonda trasformazione, con Stellantis al centro di questa tempesta di cambiamenti. Il colosso italo-franco-americano, guidato da Carlos Tavares, si trova a navigare in acque turbolente, cercando di bilanciare le ambiziose normative Ue sulla riduzione delle emissioni, le sfide del mercato elettrico e la crescente pressione della concorrenza cinese.
Mentre molti costruttori europei chiedono un rallentamento nell’implementazione delle normative sulle emissioni, Stellantis ha assunto una posizione sorprendentemente progressista. Carlos Tavares ha dichiarato: «Sull’elettrico siamo pronti, non si può tornare indietro». Questa affermazione sottolinea l’impegno del gruppo verso la transizione elettrica, nonostante le difficoltà.

Tavares ha ribadito l’importanza di rendere i veicoli elettrici economicamente accessibili, puntando a modelli con prezzi intorno ai 25.000 euro. L’obiettivo è chiaro: democratizzare la mobilità elettrica senza compromettere la redditività aziendale.

Il passaggio all’elettrico non è privo di ostacoli. Stellantis sta affrontando: pressioni sui margini di profitto, necessità di ingenti investimenti in ricerca e sviluppo, adeguamento delle catene di produzione
Nonostante queste sfide, il gruppo sta accelerando i suoi piani. La recente presentazione dell’ë-C3 a 20.000 euro è un chiaro segnale della strategia di Stellantis per conquistare il mercato delle elettriche accessibili.

L’ingresso aggressivo dei produttori cinesi nel mercato europeo rappresenta una seria minaccia per Stellantis e altri costruttori tradizionali. Le aziende cinesi stanno offrendo veicoli elettrici tecnologicamente avanzati a prezzi competitivi, mettendo sotto pressione i margini dei produttori europei.

Per contrastare questa minaccia, Stellantis ha adottato una strategia insolita: l’acquisizione di una quota in Leapmotor, un produttore cinese di veicoli elettrici. Questa mossa potrebbe permettere a Stellantis di beneficiare del know-how cinese e potenzialmente di accedere a componenti a costi più vantaggiosi.
La transizione verso l’elettrico sta portando a significative ristrutturazioni all’interno di Stellantis. Il gruppo ha annunciato tagli occupazionali e chiusure di stabilimenti, generando tensioni con i sindacati, particolarmente negli Stati Uniti e in Italia. Queste decisioni, seppur dolorose, sono presentate come necessarie per garantire la competitività a lungo termine dell’azienda.

Il settore automobilistico europeo sta considerando nuove forme di collaborazione per affrontare le sfide comuni. Si parla di possibili alleanze o fusioni, con l’obiettivo di creare economie di scala sufficienti per competere con i giganti cinesi e americani. L’idea di un «consorzio paneuropeo», simile ad Airbus nel settore aeronautico, sta guadagnando terreno.

Stellantis si trova in un momento cruciale della sua storia. La leadership di Carlos Tavares sta spingendo il gruppo verso una trasformazione radicale, puntando sull’innovazione e sull’accessibilità dei veicoli elettrici. Tuttavia, le sfide rimangono significative: dalla pressione normativa alla concorrenza cinese, passando per le tensioni sociali legate alle ristrutturazioni.

Il successo di Stellantis dipenderà dalla sua capacità di navigare in questo complesso panorama, mantenendo un delicato equilibrio tra innovazione, sostenibilità economica e responsabilità sociale. Per Stellantis la strada verso un futuro elettrico è tracciata, ma il viaggio si preannuncia tutt’altro che semplice e dalle prospettive molto incerte.

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