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Usa 2024: – 38, Ucraina, scambio di frecciate tra Harris e Trump
Di Giampiero Gramaglia
L’Ucraina è al centro della campagna elettorale: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato ieri ricevuto alla Casa Bianca dal presidente Joe Biden e dalla sua vice, Kamala Harris, e oggi vedrà, dopo varie incertezze, alla Trump Tower di New York l’ex presidente Donald Trump – sarà il loro primo incontro dal 2019 –. Nei giorni scorsi, Trump ha criticato Zelensky, lamentando che «continuiamo a dare miliardi di dollari a quest’uomo che si rifiuta di fare un accordo».
A Trump, come ha fatto ieri con Biden e Harris, Zelensky presenterà il suo «piano per la vittoria». La reazione di Biden è stata l’annuncio della convocazione in Germania, in ottobre, di un incontro d’alto livello di 50 Paesi alleati dell’Ucraina. Sulle forniture belliche, Biden ha confermato l’estensione dell’addestramento dei piloti ucraini sugli F-16 e l’invio di una nuova batteria Patriot con relativi missili. Si parla di un pacchetto di aiuti del valore di 8 miliardi di dollari, nell’ambito dei fondi già stanziati dal Congresso, compresi missili a lungo raggio. Ma non c’è l’autorizzazione ad usarli contro obiettivi in territorio russo.
Centrale, però, in prospettiva elettorale, è lo scambio di battute a distanza – riferito dai media Usa – tra Harris e Trump. Dopo l’incontro con Zelensky, parlando con i giornalisti fuori dal suo ufficio e rivolgendosi al presidente ucraino, senza mai citare Trump, Harris ha detto: «Ci sono dei leader negli Stati Uniti che vogliono che l’Ucraina ceda larga parte del suo territorio, accetti la neutralità e rinunci a rapporti di sicurezza con altri Stati… Sono proposte che non sono di pace ma di resa… Hanno la stessa posizione di Putin, il che è pericoloso e inaccettabile».
«La mia strategia per l’Ucraina non è la resa», ha replicato Trump. «Io voglio salvare vite umane», ha poi aggiunto, ribadendo che con lui alla Casa Bianca «la guerra non ci sarebbe mai stata». E, come fa spesso, il magnate ha spostato la palla in un altro campo, i conflitti in Medio Oriente, ventilando l’ipotesi di un accordo con l’Iran «volto a porre fine alle ostilità», lui che, nel 2017, fece invece saltare l’intesa già raggiunta con l’Iran sul nucleare.
All’ex presidente i giornalisti hanno anche chiesto come impedire una guerra totale tra Israele e Hezbollah: «Bisogna finirla in un modo o nell’altro», è stata la risposta un po’ generica, «… Il mondo non lo accetterà più a un certo punto… Il 7 ottobre con me non sarebbe mai successo…».
Usa 2024: il sindaco Adams diventa tema elettorale
Diventa tema di campagna anche l’inchiesta sul sindaco di New York, Eric Adams, che, secondo Trump – che partecipava a un evento a New York – «è stato incriminato per avere criticato l’Amministrazione Biden». Adams è un democratico e, sulla carta, le sue disavventure giudiziarie dovrebbero danneggiare i democratici.
Dopo che i suoi uffici erano stati perquisiti, il sindaco di New York è stato formalmente incriminato per reati federali, corruzione, frode e per avere sollecitato aiuti stranieri illegali alla sua campagna. I fatti risalirebbero fino al 2014, quando Adams era presidente del quartiere di Brooklyn. Il sindaco si dichiara innocente.
Secondo il New York Times, la campagna di Trump ha dovuto spostare al coperto un evento domani in Wisconsin, dopo che il Secret Service ha espresso dubbi sulla sicurezza. Il magnate sarà a Prairie du Chien, ma parlerà in una struttura anziché all’aperto. Il Secret Service aveva fatto sapere di non essere sicuro di poter fornire risorse adeguate per mettere in sicurezza il sito, anche a causa dell’elevato numero di agenti impegnati a New York per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Usa 2024: migranti haitiani contro Trump / Vance
L’Haitian Bridge Alliance, un’organizzazione a tutela degli immigrati haitiani negli Stati Uniti, denuncia Donald Trump e il suo vice, JD Vance, per le false accuse a esponenti della comunità che, a Springfield, in Ohio, «rapisce e mangia gli animali domestici». Lo riferiscono i media americani.
Le dichiarazioni di Trump e Vance, si legge nella denuncia, hanno innescato «minacce e allarmi» per gli immigrati haitiani a Springfield. In risposta alla denuncia, la campagna di Trump dichiara che «il presidente sta giustamente evidenziando il fallimento del sistema di immigrazione che Harris ha supervisionato, portando migliaia di immigrati clandestini a riversarsi in comunità come Springfield e molte altre in tutto il Paese».
Il magnate ha ribadito le accuse agli haitiani in un comizio in Pennsylvania dicendo che «devono essere cacciati».
Usa 2024: polemiche per dichiarazioni di Trump sulle donne
Come riporta Ansa, stanno scatenando polemiche sui social le frasi di Trump in un comizio in Pennsylvania, dove s’è definito «il protettore delle donne»: «Non avrete più l’ansia per tutti i problemi che ci sono nel nostro Paese. Sarete protette e io sarò il vostro protettore… Non penserete più all’aborto… Non sarete più abbandonate, sole o spaventate… Non sarete più in pericolo…».
Diverse organizzazioni per i diritti delle donne hanno contestato le dichiarazioni dell’ex presidente definendole «viscide e inquietanti». L’associazione bipartisan The Seneca Project, ad esempio, risponde che Trump è «un predatore sessuale e un mostro che ci ha strappato il diritto di decidere dei nostri corpi».
Molti account pubblicano la clip della dichiarazione affiancandola al ben noto filmato del 2016, dove il magnate afferma, in modo volgare, di «potere disporre delle donne» come gli pare.
Suscita pure polemiche il fatto che Trump abbia dato 100 dollari per la spesa a una madre di tre figli che assisteva al comizio in Pennsylvania. «Con questi il conto scenderà un poco», dice il magnate, riferendosi all’impatto dell’inflazione sui prezzi. The Donald ha pure fatto i complimenti alla madre per i suoi figli: «Sono Perfecto! Bellissimi», ha detto.