Esteri
Al via il G7 Agricoltura: al centro l’Africa e le Denominazioni. “Ruolo cruciale” degli agricoltori
Di Ilaria Donatio
Da oggi 26 settembre fino a sabato 28 si svolge al Castello Maniace di Siracusa, sull’isola di Ortigia, la Riunione dei Ministri dell’Agricoltura del G7.
Il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, presiede i lavori che vedranno tra i partecipanti i Ministri dei Paesi G7, il Commissario europeo per l’Agricoltura, la Commissaria dell’Unione Africana per l’Agricoltura, nonché i vertici delle tre agenzie ONU del polo romano (FAO, IFAD, WFP), dell’OCSE e del CGIAR (partenariato globale sulla sicurezza alimentare.
Il vertice delle associazioni agricole
Questa mattina, intanto, si è svolto il G7 delle associazioni agricole, organizzato e guidato da Coldiretti, che per la prima volta ha riunito a Siracusa le principali organizzazioni all’interno del G7 dell’agricoltura. Al termine dei lavori è stato diffuso un documento comune consegnato al Ministro Lollobrigida, presidente di turno del G7 agricolo e a John Steenhuisen, Ministro dell’Agricoltura del Sud Africa, per poi essere trasferito a tutti i ministri.
L’Africa al G7 Agricoltura
L’Africa è al centro della prima sessione di lavoro il 26 settembre – “Forum per l’Africa del G7 Agricoltura” – che sarà aperta anche a una rappresentanza di Ministri dell’agricoltura africani provenienti dalle varie regioni del continente, invitati d’intesa con l’Unione africana.
A questo proposito, il ministro dell’Agricoltura ha incontrato oggi il suo omologo dell’Uganda, Bright Rwamirama. Il colloquio si è concentrato sul rafforzamento dell’amicizia che lega i due Paesi e sulle future prospettive di cooperazione nel campo commerciale. I ministri hanno condiviso le pratiche virtuose. L’Italia ha messo a disposizione la possibilità di accedere alle tecnologie e formazione in campo agricolo. In modo particolare sono state approfondite le possibilità di cooperazione sul piano della meccanizzazione agricola tra Italia e Uganda.
“L’Africa ha bisogno dell’Europa, ha bisogno della Fao. Noi non abbiamo molti soldi, però abbiamo conoscenza e contezza delle opportunità e delle iniziative che hanno a che fare con digitalizzazione”, ha detto il direttore generale della Fao, Qu Dongyu: “Che l’Italia faccia da ponte, abbiamo bisogno di molti ponti. Occorre valorizzare i piccoli agricoltori, non solo in Africa, ma anche nella Ue”, ha concluso.
A Lollobrigida le richieste delle Dop e delle Igp
Sensibilizzare gli Stati sull’importanza strategica delle Indicazioni geografiche; ribadirne la rilevanza economica, sociale e culturale nei territori di riferimento; promuovere le peculiarità delle Indicazioni geografiche come strumenti di sviluppo rurale a livello mondiale; lavorare per promuovere la loro esclusione da dazi e barriere tariffarie e non tariffarie.
Sono le richieste messe nero su bianco nella “Dichiarazione di Ortigia 2024”, consegnata da Origin Italia – che riunisce i Consorzi di Tutela dei prodotti agroalimentari DOP IGP italiani – al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida e ai Ministri delle delegazioni internazionali, il giorno in cui esordisce il G7. L’atto di intenti è stato realizzato grazie ai contributi dei Consorzi di tutela italiani delle produzioni agroalimentari Dop e Igp.
L’appello
In occasione della riunione dei ministri dell’Agricoltura del G7 in Sicilia, i presidenti delle principali organizzazioni agricole dei paesi del G7 — tra cui la Canadian Federation of Agriculture (Canada), FNSEA (Francia), DBV (Germania), JA Zenchu (Giappone), Coldiretti (Italia), CIA Agricoltori Italiani (Italia), National Farmers’ Union (Regno Unito) e NFU National Farmers Union (Stati Uniti) — si sono riuniti per sottolineare “il ruolo cruciale” che gli agricoltori e le loro organizzazioni svolgono nella costruzione di sistemi alimentari resilienti, inclusivi e sostenibili.
Questo appello arriva in un momento critico, segnato dall’instabilità geopolitica e dalla crescente crisi climatica. La dichiarazione congiunta, sostenuta anche dall’Organizzazione Mondiale degli Agricoltori (WFO), non solo riflette la voce collettiva degli agricoltori del G7, ma si allinea anche all’impegno della comunità agricola globale per sistemi alimentari sostenibili.
Gli agricoltori esortano i governi a decisioni risolutive
L’unità dimostrata da queste organizzazioni si traduce in un messaggio forte: solo lavorando insieme agli agricoltori, i governi possono garantire un futuro pacifico, prospero e sicuro dal punto di vista alimentare per tutti. La cerimonia di consegna a Ortigia non è solo un momento significativo nell’agenda agricola del G7 rappresenta una riaffermazione del ruolo essenziale che gli agricoltori a livello globale devono svolgere per raggiungere questi obiettivi fondamentali. Gli agricoltori del G7 esortano i loro governi a prendere decisioni risolutive, collaborando da vicino con la comunità agricola per portare avanti questi obiettivi condivisi.
Le raccomandazioni chiave
Nel documento si sottolinea la necessità di un approccio centrato sugli agricoltori per costruire sistemi alimentari locali sostenibili, resilienti e competitivi. Questi sistemi sono fondamentali per valorizzare il lavoro degli agricoltori, garantire catene del valore eque e contribuire alla sicurezza alimentare globale. Le raccomandazioni chiave delineate nella dichiarazione includono maggiori investimenti pubblici in pratiche agricole sostenibili e rispettose del clima, il rafforzamento del commercio internazionale equo basato sulla reciprocità e sulla trasparenza, e il progresso dell’innovazione incentrata sugli agricoltori che colmi il divario tra produttori e comunità di ricerca. Si richiama inoltre a un approccio equilibrato ai sistemi alimentari, investendo sia in filiere del valore locali corte che supportano comunità floride, sia in filiere del valore internazionali lunghe ed eque, che garantiscano trasparenza ed equità nel commercio globale.
Queste misure sono cruciali non solo per i Paesi del G7, ma anche per l’impegno globale volto a rispondere alla duplice sfida di nutrire una popolazione in crescita e mitigare i cambiamenti climatici. Le organizzazioni agricole del G7 sono unite nel loro appello affinché i governi di tutto il mondo si impegnino direttamente con gli agricoltori e diano priorità a politiche che garantiscano la sicurezza alimentare e sostengano la redditività economica delle pratiche agricole sostenibili.