Cultura
Dimore Storiche: presentata la piattaforma che le mette in rete per valorizzarle
Di Ilaria Donatio
C’è forse troppa bellezza in Italia? Oppure siamo diventati un Paese che dà per scontata tutta la bellezza di cui gode? A chiederselo, in apertura del proprio intervento, Ivana Jelinic, Ad di ENIT, ente che cura la promozione dell’immagine turistica italiana all’estero. Il tono è provocatorio ma il contesto – la conferenza stampa dal titolo, “Dimore Storiche: volano per il turismo diffuso. Servizi e strategie per il turismo diffuso”, organizzata dall’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADS) – lo sollecita: l’obiettivo dell’evento è la presentazione di una piattaforma innovativa progettata per supportare la promozione e la fruizione delle dimore storiche e dei territori in cui si trovano. Ma principalmente il dibattito si è orientato sulle sfide e le opportunità legate alla promozione e alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano.
Sono presenti, nella bellissima Sala del Cenacolo, a pochi passi da Palazzo Montecitorio, il Presidente di ADSI Giacomo Di Thiene, il Presidente della Commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera dei Deputati, Federico Mollicone, Ivana Jelinic Amministratore Delegato di ENIT e Anna Marras, CEO di EdiliziAcrobatica S.p.A..
Il più grande museo diffuso del Paese
Con oltre 37.700 edifici storici in Italia, e più di 45 milioni di visitatori solo nel 2019, questi luoghi si configurano come il più grande museo diffuso del Paese, superando per affluenza il sistema dei musei pubblici. Inoltre, le dimore storiche non sono solo una risorsa culturale, ma anche un volano per l’economia locale, grazie alla loro capacità di attrarre eventi, visite private e pernottamenti che, fra l’altro, generano attenzione sulla conoscenza dei luoghi e quindi contribuiscono a tramandarne la memoria. Un recente studio del Politecnico di Torino ha infatti evidenziato gli effetti positivi della valorizzazione di dimore storiche in piccoli borghi, tra cui il rilancio delle piccole imprese, il contrasto allo spopolamento e l’aumento dell’occupazione. In particolare, si è registrata una crescita significativa nei settori hospitality (+8,6%), trasporti (+10,8%), intrattenimento (+11,5%) e agenzie di viaggio (+7,9%).
L’Associazione Dimore Storiche Italiane
ADSI, che rappresenta oltre 4.500 proprietari di immobili storici vincolati, da più di 47 anni è in prima linea nella tutela e valorizzazione di un patrimonio culturale unico al mondo, custode dell’identità dei nostri territori. Si tratta di persone e monumenti che non solo preservano e tramandano la bellezza e l’importanza di questi luoghi, ma contribuiscono anche a garantire un futuro sostenibile per le comunità locali. E la piattaforma – progettata proprio per fare da volano alla fruizione delle dimore storiche e dei territori in cui si trovano – è stata realizzata con il contributo di Acrobatica S.p.A., attiva nel settore delle ristrutturazioni di esterni.
La piattaforma
Questa piattaforma punta a creare una rete culturale e turistica dinamica, connettendo proprietari, gestori e visitatori e facilitando la scoperta e valorizzazione di questi luoghi preziosi e spesso ancora poco noti. Le dimore storiche italiane, spesso immerse in incantevoli borghi, non sono solo custodi della nostra eredità culturale, ma rappresentano un’opportunità strategica per il turismo. Infatti, esse hanno il potenziale di diversificare i flussi turistici, invitando i viaggiatori a scoprire itinerari meno battuti e a soggiornare in località rurali, contribuendo così al rilancio economico delle aree interne.
Marti: dimore storiche fondamentali per sviluppo sociale ed economico
“Le dimore storiche”, ha spiegato l’onorevole Roberto Marti, Presidente della Commissione Cultura e patrimonio culturale del Senato, “sono una componente importante del nostro patrimonio culturale, vasto, eterogeneo, distribuito in tutto il Paese. Sono dunque fondamentali per lo sviluppo sociale, culturale ed economico dei nostri territori, soprattutto con riferimento alle aree interne per cui costituiscono il volano ideale di un turismo destagionalizzato, sostenibile, attento a preservare le culture locali e sostenere le comunità”.
Jelinic (Enit): intercettare i flussi turistici e rendere le dimore prenotabili
Non è affatto sbagliato voler rendere “turistiche” le dimore storiche: sono posti che, al contrario, devono intercettare sempre più flussi, soprattutto i turisti stranieri, in gran parte altospendenti. E per farlo occorre che siano “prenotabili” e su questo la tecnologia può aiutare. Ecco uno dei passaggi più significativi dell’intervento di Jelinic alla conferenza stampa dedicata alle dimore storiche.
“Le dimore storiche rappresentano da decenni un capitale residenziale che consente al turista un’esperienza di vacanza unica nella sua specificità identitaria”, ha proseguito l’ad di Enit. “I nostri territori, infatti, anche quelli nelle aree interne, come i borghi italiani, sono il racconto dal vivo del nostro passato e le dimore storiche sono un veicolo di straordinaria promozione e tutela di questo patrimonio culturale. Anche attraverso il turismo tra quelli maggiormente ricercati dai nostri turisti internazionali, che apprezzano l’autenticità e la cultura italiana come veicolo di arricchimento ed esperienza durante la vacanza. In Italia abbiamo 5526 comuni con una popolazione entro i 5000 abitanti, sono questi quelli che consideriamo Borghi e che rappresentano il valore chiave dell’autenticità della nostra offerta turistica e accolgono circa 10 milioni di presenze. Enit, infatti, promuove i territori proprio in base al tipo di esperienza turistica che i vacanzieri possono fare, quel modo di vivere che i turisti cercano nelle nostre destinazioni e che sono al centro di una offerta turistica sostenibile” ha concluso Ivana Jelinic.
Mollicone: continuare a lavorare sul percorso di digitalizzazione
“Da sempre ci battiamo per la valorizzazione del patrimonio culturale privato, luoghi di pregio e simboli di tradizione e identità”, così Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera dei Deputati. “Bene in questo senso la piattaforma innovativa presentata oggi, volta alla promozione delle dimore storiche e dei territori in cui si trovano. Bisogna continuare a lavorare per il loro percorso di digitalizzazione, per rendere sempre più accessibile l’eredità nazionale e il patrimonio culturale che questi luoghi custodiscono”.
Di Thiene (ADSI): mettere in rete i proprietari delle dimore
“La nostra missione è esaltare sempre di più il legame intrinseco tra le dimore storiche e i luoghi in cui sono situate, valorizzandone l’unicità e promuovendo un turismo consapevole che possa supportare lo sviluppo delle comunità locali,” ha dichiarato Giacomo di Thiene, Presidente di ADSI, durante il suo intervento. “Con questa nuova piattaforma, vogliamo offrire uno strumento efficace e innovativo per mettere in rete i proprietari di dimore storiche, ed altri luoghi di interesse per creare un’esperienza che arricchisca i visitatori ed il territorio stesso.”
Marras (Acrobatica): ci prendiamo cura del patrimonio immobiliare e monumentale
“Siamo davvero felici di sostenere questa importante e rivoluzionaria iniziativa messa in campo da ADSI – ha dichiarato Anna Marras, CEO di Acrobatica S.p.A., che permetterà di riunire in un unico portale domanda e offerta rispetto alla ricettività nelle dimore storiche italiane. Come gruppo, Acrobatica, ha come mission prendersi cura del patrimonio immobiliare e monumentale di ogni paese in cui opera, a partire proprio dall’Italia, territorio ricco di storia e cultura che, anche grazie al nostro lavoro, tornano a splendere e attirare turisti da ogni parte del mondo”.