Economia

Confindustria, Orsini: in manovra riforme e investimenti necessari, noi faremo la nostra parte

18
Settembre 2024
Di Ilaria Donatio

Gli imprenditori italiani sono pronti a fare la loro parte ma si aspettano che il piano strutturale di bilancio includa le riforme necessarie. Accanto al pacchetto di richieste, da inserire in manovra.
È il messaggio che il presidente di Confindustria lancia nel corso del suo intervento all’assemblea annuale. Presente la premier Giorgia Meloni.

“Noi imprenditori siamo una forza fondamentale per il Paese e siamo in grado di indicare una prospettiva per il futuro”, dice Emanuele Orsini, dal palco dell’Auditorium Parco della Musica: “Abbiamo tenacia, fiducia e spesso ottimismo al limite dell’impossibile, per progettare ed investire anche in tempi incerti. Forti, affidabili e coesi. Lo dimostriamo tutti i giorni”. 

Bene il Governo sui conti pubblici
“Siamo alle porte della stesura della legge di Bilancio e, come capita ogni anno, fioccano ipotesi, timori e speranze. Diamo atto al Governo di voler tenere la barra dritta sui conti pubblici, e di questo lo ringraziamo”. Ricordando che “entro novembre, gli Stati membri dell’Unione Europea dovranno presentare un piano fiscale strutturale di medio termine”, Orsini ha detto che “ci aspettiamo che il nostro piano strutturale di bilancio includa quelle riforme e quegli investimenti che sono assolutamente necessari”. In particolare, per il presidente di Confindustria, “bisogna prevedere serie politiche industriali e rilevanti incentivi agli investimenti, la risposta al post Pnrr”.

Misure a costo zero su diritto e sburocratizzazione
Confindustria presenterà “entro poche settimane” al Governo “una serie di misure a costo zero” che sono “essenziali per la certezza del diritto e la sburocratizzazione degli oneri che soffocano oggi le nostre imprese, tanto da trasformare l’imprenditore in una sorta di funzionario pubblico aggiuntivo”. 

Introdurre aliquota premiale Ires e abolire Irap
“Introdurre l’aliquota premiale sull’Ires per gli utili reinvestiti; abolire l’Irap per le società di capitali e non sostituirla con una sovraliquota Ires; ripristinare l’Ace, poiché la patrimonializzazione delle nostre imprese è elemento essenziale per investire”. È parte del pacchetto di richieste, da inserire in manovra, presentato da Orsini.

E assicura: “Siamo pronti a un esame serio e dettagliato con il Governo di molte fiscal expenditures, detrazioni e deduzioni d’imposta che, nel corso dei decenni, si sono accumulate a centinaia e molte non corrispondono a vere finalità di crescita”. E nell’ambito del confronto e del lavoro comune, assicura che Confindustria è pronta “ad avviare un confronto” con i sindacati con cui “abbiamo tanto da fare insieme”.

Su retribuzioni più contrattazione e non il salario minimo
Il “nodo delle retribuzioni” più che con il salario minimo va risolto con la contrattazione. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, intervenendo all’assemblea annuale. “Confindustria prevede nelle sue qualifiche contrattuali retribuzioni ben più elevate del salario minimo per legge di cui si parla”, ha sottolineato Orsini. “Noi difendiamo il principio che il salario, in tutte le sue componenti, si stabilisca nei contratti, nazionali e aziendali, trattando con il sindacato”, ha aggiunto, e proprio al sindacato «diciamo che è tempo di un’azione comune per contrastare i troppi contratti siglati da soggetti di inadeguata rappresentanza”.

Rapporto Draghi ha riportato le nostre istanze
E sul Rapporto Draghi, dice: “Le sfide da affrontare per l’Unione dei 27 sono ciclopiche. E ci conforta che il Rapporto del presidente Mario Draghi abbia riportato con profondità e completezza le istanze delle nostre imprese, su cui da tempo richiamiamo l’attenzione”.

Su auto elettrica regaliamo mercato a Cina
“La storia e il mercato europeo dell’auto elettrica che stiamo regalando alla Cina, parlano da soli. La filiera italiana dell’automotive è in grave difficoltà, depauperata del proprio futuro dopo aver dato vita alle auto più belle del mondo e investito risorse enormi per l’abbattimento delle emissioni”. Per il presidente di Confindustria il tema della transizione dell’automotive verso l’elettrico si lega a doppio filo con quello della transizione energetica. “Lo dico con chiarezza, in accordo con i colleghi delle Confindustrie europee. Il Green Deal è impregnato di troppi errori che hanno messo e mettono a rischio l’industria. Noi riteniamo che questo non sia l’obiettivo di nessuno”, ha detto il numero uno degli industriali, spiegando che “la decarbonizzazione inseguita anche al prezzo della deindustrializzazione è una debacle”.

Meloni: Governo guarda con ottimismo al quadro economico
“Ho molto apprezzato la relazione del presidente Orsini, condivido molti spunti e proposte, così come l’analisi di scenario e le proposte e sui rischi che l’economia italiana ed europea corrono se non si invertono in modo deciso le tendenze”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in apertura del suo primo intervento all’assemblea 2024 di Confindustria.

“Le crisi in fondo nascondono anche sempre un’opportunità: per voi l’opportunità è stata quella di dimostrare quanto l’Italia grazie al suo tessuto produttivo fosse alla fine dei conti più tenace di altri. Questo ci ha reso tutti più consapevoli e quella consapevolezza consente oggi al Governo di guardare al quadro economico, nonostante tutto, con positività, vorrei dire con ottimismo, una parola che si usa poco in Italia“ ha aggiunto la premier.

“Fiduciosa sulla crescita, +1% a portata di mano”
In questo contesto Meloni ha detto di essere “fiduciosa che si possa fare qualcosa di meglio rispetto alle previsioni della Commissione: continuo a ritenere che il +1% del Pil sia a portata di mano soprattutto dopo i primi due trimestri, ogni trionfalismo sarebbe infantile ma non era scontato dopo anni trascorsi in fondo alle classifiche“. “Non è lo Stato a creare ricchezza, ma le imprese e i loro lavoratori. Lo Stato deve fare la sua parte, creare l’ambiente più favorevole possibile. E abbiamo garantito stabilità, che in Italia è una eccezione.

Quanto alla legge di bilancio sarà “ispirata al buonsenso e alla serietà, con particolare attenzione a famiglie, imprese e difesa della salute cittadini“. Ha concluso Meloni.