Esteri
Giornata dello sport italiano nel mondo, è solo l’inizio
Di Giuliana Mastri
Il racconto e lo sport sono un connubio perfetto. Lo sport italiano merita di essere raccontato, promosso e così anche amato all’estero, con tutto ciò che di utile può derivarne per il settore. Sono le ragioni per le quali oggi è stata celebrata la prima “Giornata dello sport italiano nel mondo”, una nuova iniziativa che si ripeterà ogni anno e su cui la Farnesina crede fortemente.
La Giornata si è svolta a Palazzo Madama alla presenza di Antonio Tajani e del ministro dello sport Andrea Abodi, tra gli ospiti c’erano l’atleta paraolimpico Manuel Bortuzzo, l’allenatore della nazionale Luciano Spalletti, la tennista Elisabetta Cocciaretto e il Ct della Nazionale di baseball Mike Piazza.
Il ministro ha consegnato il titolo di “ambasciatori della diplomazia dello sport” alla nazionale italiana di spada – rappresentata da Rossella Fiammingo e Rossella Santuccio – e a Manuel Bortuzzo, medaglia di bronzo alle paraolimpiadi nei 100 metri rana. Anche Cocciaretto e Piazza saranno ambasciatori.
Questi dunque i progetti in virtù della Giornata coordinati dalla Farnesina: l’ambasciata a Brazzaville, in Congo, organizzerà un torneo di calcio Under 18; a Cuba si usa il pugilato come strumento d’inclusione delle fasce giovanili. A Brasilia sono in corso progetti che attraverso lo sport mirano a prevenire il crimine. A Washington l’ambasciata sta organizzando una campagna di comunicazione digitale sul Giro d’Italia; a Londra sarà organizzato un evento di corsa che terminerà nel villaggio Italia della corsa (Italy Run Village). In Bahrein è in allestimento un punto dedicato alla tecnologia sportiva. A questi progetti si aggiungono gli eventi collegati a grandi eventi come il Giro d’Italia e le olimpiadi e paralimpiadi invernali del 2026 Milano-Cortina.
Così Antonio Tajani: «L’obiettivo di questa giornata, che si ripeterà nelle nostre sedi diplomatiche nel mondo, è contare di più come Paese. Gli ambasciatori non sono solo quelli che lo fanno per professione, ma sono milioni, tutti quelli che operano all’estero come imprenditori, militari e atleti. Sono tutti parte di una strategia per far crescere il nostro Paese, per contare di più e per favorire la crescita italiana, e svolgere nel mondo il ruolo che ci spetta. Sarebbe miope provare a raggiungere questo obiettivo solo attraverso la politica pura e la diplomazia». Secondo Tajani lo sport «dà la possibilità di far conoscere la cultura italiana e attrarre visitatori, oltre che campioni. Lo sport vale circa il 2% del pil, dando lavoro a decine di migliaia di persone e a migliaia di aziende private. Dobbiamo tenere in conto questo settore anche come strumento per la crescita. Tutto quello che facciamo nelle nostre ambasciate concorre a questo e voglio che anche lo sport diventi un’iniziativa politica dello Stato italiano».