Politica

Gennaro Sangiuliano si è dimesso da ministro della Cultura (La lettera)

06
Settembre 2024
Di Giampiero Cinelli

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si è dimesso. La lettera con scelta irrevocabile presentata al Premier poco fa. A determinare la decisione il caso dei rapporti lavorativi, ormai documentati da più fonti, intercorsi tra il Ministero e Maria Rosaria Boccia, donna che in varie occasioni era stata vicina alle attività istituzionali di Sangiuliano, inclusi i preparativi per il G7 Cultura. Il rapporto, per cui la donna ha detto di aver beneficiato di regolari rimborsi, sarebbe dovuto essere formalizzato, ma il Mibac non aveva espletato i passaggi burocratici. Sangiuliano ha poi ammesso il suo coinvolgimento nelle attività di Boccia, facendo così emergere problemi formali e politici non trascurabili.

Ecco perché infine Giorgia Meloni, dopo le riunioni di vertice per fare massima chiarezza sulla fattispecie, ha accettato un passo indietro del ministro e ora considera i nomi per sostituirlo. Tra questi in pole position Alessandro Giuli, attualmente a guida della Fondazione Maxxi. Giorgia Meloni quando interpellata dai media era stata cauta nel rispondere alle domande sulla questione, anche se aveva assicurato di fare tutte le valutazionei necessarie man mano che si acquisivano informazioni attendibili.

Un fatto di rigore istituzionale e correttezza quindi, fattori che hanno fatto propendere per l’avvicendamento. Nel dibattito di questi giorni c’è anche l’ipotesi che le dimissioni siano state sollecitate dalla vicenda, ma rientrino più ampiamente nel quadro di cambi nell’esecutivo, non un vero e proprio rimpasto, che la premier potrebbe comunque operare a seguito del futuro passaggio di Fitto al tavolo della Commissione Ue. Un modo per riconoscere agli alleati spazi di manovra leciti alla luce del consenso elettorale e fugare i pensieri che il primo ministro temesse l’uscita di Sangiuliano per le conseguenze politiche che avrebbe potuto innescare.

Gennaro Sangiuliano aveva assunto la carica di ministro dopo le elezioni del settembre 2022 che hanno premiato Fratelli D’Italia. Di professione è giornalista; laureato in giurisprudenza, ha svolto ruoli direttivi in Rai ed è attualmente docente di Storia dell’Economia alla LUISS Guido Carli e di Diritto dell’informazione alla LUMSA di Roma. Lascia la guida del dicastero pur ribadendo la sua estraneità alle dinamiche oggetto di contestazione. A colloquio con Meloni dopo lo scoppio del caso aveva affermato: «Mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Maria Rosaria Boccia che, rispetto all’organizzazione del G7 Cultura, non ha mai avuto accesso a documenti di natura riservata». Nelle ultime ore ha detto che agirà contro chi ha distorto i fatti. Di seguito la lettera pubblicata sul sito del Mic.

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