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Usa 2024: – 63, campagna entra in fase decisiva, Harris avanti senza rimbalzo da convention

02
Settembre 2024
Di Giampiero Gramaglia

La campagna elettorale di Usa 2024 entra nella fase decisiva dopo il Labor Day, la festa del Lavoro negli Stati Uniti, che segna la fine dell’estate e il ritorno alla piena attività in tutti i settori: economia, scuola, politica.

I sondaggi indicano che la candidata democratica Kamala Harris affronta le ultime nove settimane prima dell’Election Day il 5 novembre con un vantaggio mediamente inferiore ai margini d’errore dei rilevamenti e che non s’è impennato, come ci si poteva attendere, dopo la convention di Chicago dal 19 al 23 agosto.

Un sondaggio della Ipsos per Abc dà Harris al 50%, contro il 46% del suo rivale repubblicano Donald Trump, fra gli elettori registrati, in un confronto a due, cioè senza tenere in considerazione candidati minori (prima della convention, era 49% a 45%). Tra i probabili elettori, il vantaggio è, invece, un po’ maggiore, 52% a 46%, ma anche qui invariato rispetto a prima della convention (51% a 45%).

Altri rilevamenti danno risultati diversi, ma analoghi. Curiosamente, in alcuni sondaggi il vantaggio di Harris su Trump risulta minore sia fra i probabili elettori che fra gli elettori registrati.

Un momento cruciale della campagna presidenziale di Usa 2024 sarà il dibattito fra Harris e Trump sulla Abc, il 10 settembre. Il dibattito fra i candidati vice Tim Walz e J.D. Vance si farà il 1 ottobre.

Già venerdì 6 settembre alcuni Stati apriranno i seggi per l’early voting, cioè per quanti desiderano votare in anticipo, e si potrà cominciare a spedire il voto per posta.

Dopo il dibattito fra Harris e Trump, l’attenzione si sposterà sul verdetto che dev’essere pronunciato il 18 settembre nel processo a New York in cui Trump è stato giudicato colpevole di tutti e 34 i capi d’imputazione ascrittigli.

I legali del magnate hanno chiesto, con istanze diverse, che la sentenza sia posposta, per evitare “interferenze elettorali”; e che l’intero procedimento giudiziario sia trasferito a una corte federale. Se ne discuterà nei prossimi giorni.

In realtà, il verdetto era già previsto a luglio ed era stato rinviato – proprio su istanza della difesa – per valutare l’eventuale impatto sul caso della sentenza, pronunciata dalla Corte Suprema Usa a fine giugno, sulla parziale immunità del presidente (anche se i fatti contestati sono tutti precedenti all’elezione di Trump nel 2016).

Nelle prossime settimane, sono attesi ulteriori sviluppi dei procedimenti giudiziari che coinvolgono l’ex presidente, tra cui le accuse, riformulate, sulla sommossa del 6 gennaio 2021 e l’appello contro la decisione di una giudice federale della Florida che ha inopinatamente annullato, perché incostituzionale, il rinvio a giudizio di Trump per avere portato via dalla Casa Bianca e illegalmente detenuto centinaia di documenti riservati.

In diversi Stati, procedimenti legali sono avviati sulle procedure di voto: Stati repubblicani sono impegnati a cercare di rendere meno facile l’accesso alle urne di minoranze e migranti, anche quando legalmente in diritto di votare; in alcuni casi, si tratta di decidere sulla presenza in lista, o meno, di candidati minori; in altri casi, di valutare l’ammissibilità o meno dei tanti referendum statali, alcuni dei quali vertono su uno dei grandi temi di questa campagna, il diritto di aborto.

Usa 2024: Israele-Hamas, Biden e Harris a consulto, Trump li incolpa di morte ostaggi
Il presidente Usa Joe Biden e la sua vice Kamala Harris riuniscono a consulto nella Situation Room della Casa Bianca, oggi i principali negoziatori della loro Amministrazione per “discutere gli sforzi per arrivare a un accordo che garantisca il rilascio degli ostaggi” ancora nelle mani di Hamas dopo le azioni terroristiche del 7 ottobre 2023, in preparazione di una proposta da “prendere o lasciare” da fare a Israele e Hamas.

Intanto, sul suo social Truth, Donald Trump incolpa Biden e Harris per l’uccisione dei sei ostaggi israeliani, assassinati da Hamas – scrive – “a causa di una totale mancanza di forza e leadership americana”. “Non fraintendete: questo è accaduto – scrive Trump su Truth – perché la compagna Kamala Harris e il corrotto Joe Biden sono dei pessimi leader. Gli americani vengono massacrati all’estero, mentre Kamala…inventa bugie sulle famiglie Gold Star e Biden dorme in spiaggia in questo 16° giorno consecutivo di vacanza. Hanno le mani sporche di sangue!”.

“Purtroppo – prosegue Trump – questa è la totale mancanza di ‘leadership’ che Kamala e Biden rappresentano, una mancanza che consente ai terroristi di uccidere americani, perché a loro interessa solo usare il Dipartimento di Giustizia come arma contro il loro avversario politico. Proprio come il fiasco del ritiro dall’Afghanistan che causò la morte di 13 americani: Kamala e Biden sono direttamente responsabili di morti inutili, che non sarebbero mai dovute accadere”.

Usa 2024: Trump voleva Ivanka all’Onu
ANSA – Donald Trump ha raccontato alla convention annuale a Washington di ‘Moms for Liberty’, un’organizzazione conservatrice, che sua figlia Ivanka “faceva un sacco di soldi” con il suo marchio di moda, ma rinunciò alla sua attività per unirsi a lui in politica. E che quando era presidente voleva nominarla rappresentante degli Usa all’Onu, ma lei preferì lavorare alla creazione di posti di lavoro, ottenendo l’assunzione di “milioni di persone”.

“Le dissi ‘saresti una grande ambasciatrice alle Nazioni Unite’, nessuno avrebbe potuto competere con lei, con la parlantina che ha”, ha detto. Lei, però, gli rispose: “Papà, non voglio farlo, voglio solo aiutare le persone a trovare lavoro. Andava in giro – non un lavoro affascinante – … per vedere Wal-Mart, per vedere Exxon, per vedere tutte queste grandi aziende perché assumessero persone e fece assumere qualcosa come milioni di persone durante la sua permanenza” alla Casa Bianca come consigliera senior. Quest’anno, Ivanka e suo marito Jared Kushner sono ai margini della campagna di Trump per Usa 2024.

 Usa 2024: Trump rilancia voci Trudeau figlio di Fidel Castro

(ANSA) – Donald Trump rilancia, in un suo nuovo libro fotografico, le false voci secondo cui Justin Trudeau, il premier canadese, con cui da presidente non ha mai avuto un buon rapporto, potrebbe essere il figlio di Fidel Castro. Voci che aveva già alimentato in un’intervista per un podcast settimane fa.

In precedenza il magnate aveva anche detto che la madre del premier, Margaret, era andata a letto con tutti i Rolling Stones, citandone un ex assistente: una storia cui Mick Jagger ha fatto riferimento durante una tappa del tour in Canada e che Trump rievoca nel suo volume.

“Justin Trudeau e io andavamo molto d’accordo, ma c’erano delle differenze naturali per il fatto che lui è molto liberale e io, per usare un eufemismo, non lo sono”, scrive Trump nel libro. “Sarà molto interessante vedere come andrà in futuro, ma prima devo tornare lì”, cioè alla Casa Bianca.

L’ex presidente poi aggiunge: “Sua madre era bella e selvaggia. Negli Anni 70, andava ‘in discoteca’ con i Rolling Stones, ma era anche in qualche modo associata a Fidel Castro. Diceva che era ‘l’uomo più sexy che avesse mai incontrato; e molte persone dicono che Justin è suo figlio. Lui giura di non esserlo, ma come fa a saperlo! Castro aveva dei bei capelli, suo ‘padre’ no, Justin ha dei bei capelli ed è diventato comunista proprio come Castro”.

La voce, in passato, girava a tal punto che il governo canadese la smentì nel 2018  e che l’Ap fece un fact check che smontò la storia: Margaret aveva 22 anni nel 1971, quando sposò Pierre Trudeau, 51 anni, premier canadese, dando alla luce Justin nove mesi dopo il suo matrimonio e quattro anni prima del suo primo viaggio a Cuba, che attiro’ l’attenzione internazionale.