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Usa 2024: – 65, un sacco di gente in lista in Georgia, punture di spillo Harris – Trump

31
Agosto 2024
Di Giampiero Gramaglia

Le liste della Georgia saranno forse le più fitte di nomi dell’Unione il 5 novembre dopo le decisioni di ieri del segretario di Stato Brad Raffensperger. È infatti possibile che gli elettori possano scegliere fra sei candidati: i due dei maggiori partiti, la democratica Kamala Harris e il repubblicano Donald Trump; quello del partito libertario Chase Oliver; quella dei verdi Jill Stein; e, inoltre, Cornel West e Claudia de la Cruz.

Contro le decisioni di Raffensperger, ci saranno ancora ricorsi, specie da parte dei democratici, perché tutti i candidati le cui credenziali erano contestate e che sono stati ammessi, cioè Stein, West e de la Cruz, portano via voti a sinistra, in uno Stato dove, nel 2020, il match fra Trump e Joe Biden si decise per poche migliaia di voti.

I tempi per una decisione finale sono stretti. Il 17 settembre, infatti, lo Stato inizierà a inviare all’estero le schede per il voto per corrispondenza.

Tutti gli Stati sono alle prese con decisioni analoghe a quelle della Georgia, devono cioè valutare l’ammissibilità dei candidati minori. Intanto, i due candidati dei maggiori partiti, Harris e Trump, stanno facendo campagna negli Stati in bilico, concludendo una settimana interlocutoria che culmina in questo lungo week-end del Labor Day, la festa del lavoro negli Stati Uniti, dove non si celebra il Primo Maggio, che tradizionalmente segna la fine dell’estate e, pure, l’inizio della vera e propria campagna elettorale.

Usa 2024: Biden registra dati economici positivi
Ieri, il presidente Joe Biden ha commentato con particolare enfasi gli ultimi dati sull’economia, l’inflazione e il lavoro: “Stiamo facendo progressi reali, con l’inflazione in calo al 2,5%, al livello più basso da oltre tre anni in qua. Gli stipendi stanno crescendo più dei prezzi, dando alle persone un reddito extra di 1.400 dollari rispetto all’inizio della pandemia”.

“Ma c’è ancora molto lavoro da fare – ammette il presidente -. I prezzi sono ancora troppo alti ed io e la vice-presidente Harris stiamo lottando per abbassare i costi, costruendo 3 milioni di nuove case ed estendendo i tetti per i farmaci da prescrizione a tutti gli americani”.

Sul fronte energetico, Biden dice: “Stiamo abbassando i costi investendo in una produzione record. I prezzi alla pompa sono quasi 50 centesimi più bassi rispetto a un anno fa, i prezzi della benzina nel Labor Day sono i più bassi da tre anni. I repubblicani del Congresso hanno un altro approccio: vogliono dare enormi tagli fiscali a miliardari e grandi aziende, aumentando al contempo le tasse per i lavoratori di quasi 4.000 dollari. Gli esperti concordano che i loro piani ‘riaccenderebbero’ l’inflazione, vanificando il nostro lavoro per abbassare i costi e favorire la classe media. Non glielo permetteremo”.

Intanto, suscitano ironia sul web affermazioni di Trump in Wisconsin. L’ex presidente ha attribuito il ‘caro bacon’, la pancetta che è componente tradizionale di molti cibi americani, all’energia eolica.

Usa 2024: Harris / Trump, scontro sui diritti riproduttivi
La campagna di Harris ha annunciato il lancio d’un giro in pullman per sostenere i diritti riproduttivi delle donne, che sono una questione chiave della campagna elettorale. Il tour, intitolato “Fighting for Reproductive Freedom”, partirà martedì da Palm Beach, Florida, non lontano da Mar-a-Lago, residenza di Trump, e includerà la senatrice Amy Klobuchar, la responsabile della campagna Harris-Walz Julie Chavez Rodriguez e la commentatrice politica senior della Cnn Ana Navarro. Sono previste almeno 50 fermate in Stati in bilico per evidenziare i contrasti tra le posizioni di Harris e Trump sulle libertà riproduttive.

Trump, dal canto suo, ha fatto una rapida retro-marcia sul referendum sull’aborto in Florida, annunciando su Fox News che voterà contro l’inserimento nella costituzione dello Stato del diritto d’aborto, annullando così l’attuale divieto statale di interruzione della gravidanza dopo sei settimane. Giovedì, alla Nbc, Trump aveva invece detto che a suo avviso sei settimane sono troppo poche, lasciando intendere di potere votare a favore dell’iniziativa referendaria.

Articolando su Fox News la sua posizione, Trump ha detto: “Penso che sia necessario un tempo più lungo di sei settimane, ma credo anche che l’emendamento proposto sia troppo permissivo, quindi voterò no”. Il magnate cerca in tal modo di non alienarsi il voto dei gruppi ‘pro vita’, che sono parte della sua constituency, anche se rischia di perdere il sostegno di molte donne.

Parlando all’incontro annuale di Moms for Liberty, organizzazione nazionale ultra-conservatrice, Trump ha criticato la crescente inclusione delle persone transgender nella società americana, sostenendo che non dovrebbero partecipare a gare sportive femminili e che bisognerebbe limitare l’accesso all’assistenza sanitaria a chi cambia sesso. Parlando per circa un’ora, Trump si è scagliato contro il presidente Biden e la sua vice Harris, ha deplorato l’immigrazione illegale e ha sciorinato aneddoti e ricordi personali.

“Stanno avvelenando il nostro Paese e le vostre scuole e i vostri figli stanno soffrendo molto perché vanno in classe e si ammalano e c’è gente che non parla nemmeno inglese”, ha detto Trump riferendosi alla presenza degli immigrati che attraversano illegalmente il confine. La maggior parte delle oltre 130.000 sostenitrici di Moms for Liberty ritengono che i genitori dovrebbero avere più voce in capitolo nell’istruzione e che i programmi per l’equità razziale e l’inclusione dei transgender dovrebbero essere banditi dalle scuole.

In soli tre anni, Moms for Liberty’ ha acquisito una notevole influenza sul partito repubblicano. L’agenda dell’ex presidente rispecchia gli sforzi del gruppo per vietare insegnamento e discussione, a scuola, di determinati argomenti relativi a sessualità, genere e razza.

Sulla Cnn, il vice di Trump J.D. Vance, anch’egli allineato sulle posizioni di Moms for Liberty, ha difeso i post sessisti e misogini del suo boss sulla sua rivale. Per Vance, quei post mostrano solo “un candidato politico che non è noioso, a cui piace divertirsi e raccontare qualche barzelletta”.

Chiosando una dichiarazione di Harris nell’intervista di giovedì alla Cnn, Vance ha anche detto che una seconda Amministrazione Trump includerebbe “ovviamente” un democratico: “Abbiamo democratici che sono attivamente nella squadra, Tulsi Gabbard e Robert F. Kennedy jr, e che sostengono il nostro ticket”. Gabbard che Rfk jr sono, però, ex democratici, avendo da tempo lasciato il partito.

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