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Usa 2024: -66, Harris sciorina moderazione, Trump la critica; i sondaggi la danno avanti

30
Agosto 2024
Di Giampiero Gramaglia
Kamala Harris sciorina moderazione ed è attenta ad evitare errori, nell’intervista alla Cnn in cui snobba il suo rivale Donald Trump, non dando importanza alle sue parole (“Sempre la solita solfa”), e s’impegna a includere almeno un ministro repubblicano nella sua Amministrazione (“Ma non so ancora chi”). Trump, parlando in Michigan, la critica: “E’ stata una vice-presidente terribile, non la vedo come leader”.

L’intervista sulla Cnn di Dana Bash a Kamala Harris e Tim Walz, andata in onda alle 21.00 ora della East Coast, le 03.00 in Italia, segna l’informazione su Usa 2024 questa mattina. E’ stata la prima intervista congiunta di Harris e Walz e la prima concessa da Harris dopo il ritiro dalla corsa alla Casa Bianca di Joe Biden e il suo emergere come candidata democratica.

La giornata di ieri, intessuta di comizi in Michigan di Trump e in Georgia di Harris, è stata invece segnata da un’ondata di sondaggi, con risultati analoghi: Harris avanti a livello nazionale e avanti o testa a testa negli Stati in bilico: i margini sono molto spesso nei limiti di errore dei rilevamenti.

I sondaggi, che risentono tutti dell’impatto della convention democratica della scorsa settimana, sono quelli di Bloomberg / Morning Consult, Reuters / Ipsos, Wall Street Journal – il meno favorevole a Harris, 48 a 47% -, Quinnipiac, The Hill / Emerson College (che dà gli Stati in bilico ancora ‘spaccati’ tra Harris e Trump).

Sul piano degli sviluppi giudiziari, la difesa di Trump chiede il trasferimento a una corte federale del processo in cui Trump è già stato riconosciuto colpevole a fine maggio di tutti i capi d’accusa e il cui verdetto è atteso il 18 settembre. Lo riferisce il New York Times. I legali del magnate chiedono che il giudice Juan Merchan non emetta la sentenza finché la loro istanza non sia stata esaminata.

Precedentemente, gli avvocati dell’ex presidente avevano chiesto di posticipare la sentenza, sostenendo di aver bisogno di più tempo per fare appello contro la condanna della giuria sulla base della recente sentenza della Corte Suprema sull’immunità presidenziale. Il giudice Merrchan dovrebbe pronunciarsi su questa richiesta la prossima settimana (i fatti in questione nel processo sono tutti antecedenti l’elezione di Trump a presidente).

E, intanto, è esplosa una polemica per un alterco che ha turbato, lunedì scorso, la deposizione di una corona d’alloro, da parte di Trump, al cimitero nazionale di Arlington, in memoria di 13 militari Usa uccisi in un’attentato, tre anni or sono, al momento della fuga da Kabul degli occidentali.

Le versioni dell’episodio sono contrastanti: una addetta del cimitero avrebbe chiesto alla campagna di rispettare le norme che vietano di utilizzare le cerimonie per fare propaganda politica e sarebbe stata spintonata dallo staff della campagna. L’esercito la sostiene e l’addetta non intende presentare denuncia. La situazione è stata peggiorata da una dichiarazione del vice di Trump, J.D. Vance, secondo cui Harris “può andare all’inferno” con le sue critiche alla visita al cimitero nazionale, quando la candidata democratica non ha detto una parola in proposito.

Usa 2024: l’intervista di Harris alla Cnn
Claudio Salvalaggio ha seguito, per l’ANSA, l’intervista alla Cnn di Harris e Walz. Ce la racconta così:

Kamala Harris e Tim Walz superano indenni, ma senza mettere a segno colpi memorabili, la loro prima attesa intervista dopo la nomination. Merito, o colpa, anche dell’anchor della Cnn Dana Bash, poco incalzante, e di un format pre-registrato in una atmosfera forse troppo ‘familiare’ e inframezzato dalle ricostruzioni dei momenti salienti del ticket democratico.

L’unica vera novità è l’annuncio che la canidata democratica intende nominare un repubblicano nella sua amministrazione, come peraltro fece pure Barack Obama con Robert Gates alla Difesa: un’ulteriore mossa per allargare la base, dopo aver invitato alla convention numerosi esponenti repubblicani critici verso il magnate.

“Ho trascorso la mia carriera invitando alla diversità di opinioni. Penso che sia importante avere persone al tavolo che hanno opinioni ed esperienze diverse, quando vengono prese alcune delle decisioni più importanti. E penso che sarebbe un vantaggio per il pubblico americano che ci sia un membro del mio gabinetto repubblicano”.

Harris ha poi ammesso alcuni cambiamenti nelle sue posizioni politiche, come le contesta Trump, ma li ha spiegati con l’esperienza da vicepresidente ed ha assicurato che i suoi valori “non sono cambiati”. Ad esempio, lei ha sempre creduto che “la crisi climatica sia reale e urgente”, citando leggi e investimenti dell’Amministrazione Biden in materia.

Ma ha promesso che da presidente non vieterà il fracking – la controversa tecnica per estrarre gas e petrolio dalle rocce, che alimenta un settore chiave nello stato in bilico della Pennsylvania -, anche se in passato era favorevole al bando.

E si è impegnata a far “rispettare e applicare le leggi sulle persone che attraversano illegalmente la nostra frontiera”, anche se in passato era per la depenalizzazione. Contestualmente, ha attaccato Trump per aver affossato ilmsevero accordo bipartisan per rafforzare la sicurezza al confine, che lei intende riproporre e firmare una volta alla Casa Bianca.

Quanto alle accuse sessiste e razziste del suo rivale, le ha liquidate come “il solito vecchio e logoro copione”. “Gli americani sono pronti per imboccare una nuova strada e voltare pagina” da Trump, ha proseguito, ribadendo che la sua massima priorità, sin dal primo giorno alla Casa Bianca, sara’ “sostenere e rafforzare la middle class”.

Sul fronte della politica estera, nessuna domanda sull’Ucraina, mentre sul Medio Oriente Harris ha ripetuto che “si deve ottenere un accordo per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi”, affermando il diritto di Israele a difendersi e rilanciando la soluzione dei due Stati. Sulla fornitura delle armi all’alleato, non ci sarà alcun cambiamento, ha precisato; quindi, nessun embargo.

Walz ha avuto un ruolo quasi da comparsa, dicendosi “incredibilmente orgoglioso” dei suoi 24 anni nella Guardia Nazionale, ma dribblando la domanda se avesse portato armi in guerra, come disse in passato: “la mia grammatica non è sempre corretta”, ha abbozzato. E ha difeso il figlio 17enne Gus affetto da disturbi da deficit di attenzione/iperattività e deriso dai repubblicani per la sua forte reazione emotiva alla convention alla vista del padre sul palco: quel momento, ha confessato, gli ha fatto capire “cos’è realmente importante”.