Cultura
Speciale G20: cosa pensa del G20 uno studente Indonesiano che sta diventando avvocato in Italia
Di Redazione
Quella dell’Indonesia sarà la prossima Presidenza G20 di turno dopo quella italiana. Il prossimo G20 sarà a Giacarta, e avrà per titolo “Recover Together, Recover Stronger”, con sfide da portare avanti dopo quelle accettate in Italia e nuove da portare avanti. Ma cosa pensa un giovane Indonesiano che vive e studia in Italia del prossimo impegno internazionale del suo Paese e del futuro del G20? Lo abbiamo chiesto a Riko Yagalo, un ragazzo di Bandung che sta studiando Giurisprudenza a Bologna.
Come sei arrivato da Giacarta a Bologna? Cosa ti ha spinto?
Ho sempre voluto studiare diritto e dove farlo se non nella patria del diritto? Così ho cercato la possibilità di iscrivermi a Bologna, la più antica università del mondo. Mi è sembrata una scelta naturale, non ho mai preso in considerazione altre opzioni. Ho iniziato a studiare l’italiano, ho preso un anno sabbatico in Italia per perfezionarlo ed eccomi qui.
L’Indonesia sarà il prossimo Presidente di turno del G20, dopo la presidenza italiana. Cosa ti aspetti dal tuo Paese investito di questa responsabilità?
Sarà innanzitutto un motivo di orgoglio per tutti gli Indonesiani, non solo per chi vive in patria, ma anche per gli expat come me. Sono convinto che il mio Paese si farà promotore di istanze dei Paesi in via di sviluppo esterni al G20. Su questo dobbiamo avere un ruolo guida. Il tema del Summit di Giacarta sarà “Recover Together, Recover Stronger”. Lo trovo particolarmente indicato in questa fase dove non aspettiamo altro che uscire dalla pandemia.
Cosa ti ha dato e cosa ti sta dando l’Italia?
Quello che chiedevo: nuove opportunità. Per ora. Per ora, perché al momento l’Italia mi sta formando e sono convinto nel migliore dei modi, poi ci sarà la fase successiva, quella dell’ingresso nel mondo del lavoro. Io spero di continuare a vivere e lavorare in Italia, magari in qualche studio specializzato in diritto internazionale. Ma se ci fossero occasioni in altri paesi d’Europa non esiterei a coglierle. Inoltre l’Italia mi sta dando una grande dose di umanità nei rapporti: questo mi fa sentire anche meno la distanza dalla mia famiglia.
Quali aspetti sociali, culturali o tradizionali della cultura indonesiana porteresti in Italia?
In Indonesia siamo un crogiuolo di razze, di etnie, stratificazioni di secoli e di dominazioni, come voi del resto. Forse un po’ più di quello che si chiama “meltin’ pot” nella vostra cultura potrebbe essere interessante. Poi mi stupisco di come una nazione bagnata dal mare come la vostra non dia al mare la giusta importanza. Sarà che noi in Indonesia viviamo su centinaia di isole e il mare lo sentiamo dentro. Ecco, questo a Bologna un po’ mi manca. E il badminton, qui si pratica poco e male!
E cosa porteresti dall’Italia in Indonesia?
La cultura millenaria, le raffinatezze nei ragionamenti, il gusto per il bello, declinato in tanti diversi aspetti. E il clima, nonostante il freddo invernale, che a Bologna si fa sentire.