Cultura

Cominciano le Paralimpiadi: il racconto social degli atleti ribalta gli stereotipi

28
Agosto 2024
Di Simone Zivillica

Le Olimpiadi di Parigi 2024 sono finite giusto qualche giorno fa, ma non sono finite davvero. Oggi, infatti, cominciano le Paralimpiadi, che si svolgono sempre a Parigi. L’attenzione intorno agli sport paralimpici è in continuo crescendo negli ultimi anni, e le Paralimpiadi – così come le Olimpiadi per gli sport degli atleti senza disabilità – sono il coronamento di quattro anni di allenamenti, sogni, aspirazioni. Sono l’Olimpo, appunto, da raggiungere.

Tutto il discorso pubblico intorno agli sport per persone con disabilità sta evolvendo di giorno in giorno, di situazione in situazione, di polemica in polemica. All’alba delle Paralimpiadi, in questo senso, acquista estremo interesse la promozione che – ormai da mesi – i canali social del profilo ufficiale delle Paralimpiadi hanno impostato per raccontare gli sport degli atleti che fino all’8 settembre vedrà 4400 atleti competere in 22 sport. Dal rugby in carrozzina al calcio a 5, dal basket in carrozzina al paratriathlon, dal sitting volley alla paracanoa, saranno 12 giorni di competizioni agguerrite ed emozionanti, olimpiche.

A incuriosire è il punto d’arrivo del dibattito intorno alla sensibilità della comunità dei paratleti e di come viene percepita dall’esterno. L’esterno sono i social, ovviamente. La comunicazione paralimpica ha preso una direzione chiara e che ha acceso polemiche ed è stata giudicata controversa. Nella sostanza, prende uno sport paralimpico e pubblica video in cui l’ironia – montata ad arte con musiche e stacchi molto comunicativi – è il driver di tutta la strategia dei contenuti, soprattutto sul loro profilo Tiktok.

Che la cosa faccia ridere, e parecchio, è fuori discussione. Dalla nostra Bebe Vio che viene punta dalla spada avversaria con la voce di un cartone animato in sottofondo al ciclista con una gamba, la sinistra, che viene incitato dalla soundtrack scelta che ripete ossessivamente “left, left, left”. Ecco, fa ridere. Ma fa ridere anche ai paratleti? Visto che il profilo da cui questi contenuti vengono disseminati è quello ufficiale delle Paralimpiadi, verrebbe da pensare di sì e anche i risultati sembrano dimostrarlo.

Il fenomeno Paralimpiadi su TikTok, infatti, sta facendo numeri da capogiro. Con oltre 1,8 miliardi di visualizzazioni in soli quattro anni – il profilo è stato infatti aperto nel 2020 – i contenuti dell’account TikTok @Paralympics hanno ottenuto più di 159,7 milioni di likes, rendendolo l’account più coinvolgente dello sport mondiale. I contenuti, inoltre, hanno realizzato 10,1 milioni di condivisioni, 170,9 milioni di impegni e generato 1,2 milioni di commenti. Numeri fuori da molte logiche, ma che determinano nitidamente un fenomeno.

Sul sito ufficiale del Comitato Paralimpico internazionale (IPC), si leggono le parole di Craig Spence, Chief Brand and Communications Officer dell’IPC: “Siamo assolutamente lieti che l’account @Paralympics sia rapidamente diventato uno degli account TikTok più popolari e ampiamente coinvolti nello sport mondiale, coinvolgendo un gruppo demografico molto più giovane nello sport paralimpico. Man mano che ci avviciniamo ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024, l’interesse è aumentato rapidamente con una crescita del numero di follower del 20% negli ultimi 90 giorni. […] Il nostro racconto è un mix di umorismo e celebrazione, suscitando discussioni e interesse per lo sport paralimpico e le questioni relative alla disabilità in tutto il mondo.”

Da Tiktok stessa arrivano apprezzamenti per la scelta dei contenuti e del piano editoriale che accompagnerà atleti e appassionati fino all’inaugurazione delle Paralimpiadi. Rollo Goldstaub, responsabile globale delle partnership sportive di TikTok, ha infatti dichiarato che “da quando è entrato a far parte di TikTok nel 2020, l’account @Paralympics ha utilizzato una combinazione di umorismo, trend e suoni per far luce sugli atleti paralimpici e sulle Paralimpiadi. Questi contenuti, molto riconoscibili hanno abbattuto tante barriere e istruito la loro comunità. Siamo entusiasti di vedere i Giochi Paralimpici di Parigi 2024 prendere vita su TikTok!”. Insomma, ovviamente toni quasi euforici per tutta la mole di traffico che l’account delle Paralimpiadi sta sversando nei server della piattaforma cinese.

Da diverse parti, però, si levano toni non altrettanto entusiasti per questa scelta sicuramente “disruptive” ma altrettanto efficace. Un’atleta paralimpica che ha gareggiato ai Giochi di Rio 2016 nella squadra sudafricana di canottaggio ha spiegato i suoi sentimenti contrastanti nei confronti di questi contenuti in un articolo di Hannah Turner, scrittrice e giornalista disabile: “È molto sfumato”, dice a PopSugar l’atleta. “La mia squadra e il mio ambiente erano colmi di scherzi e battute. Eravamo amici e passavamo ore insieme e scherzavamo spesso in quel modo. Ma non lo farei mai con qualcuno che non conosco, sarebbe semplicemente maleducato.”

Sicuramente qui c’entra anche l’opportunità e la platea – potenzialmente infinita e piena di sconosciuti – oltre alla semplice maleducazione. Altrettanto certamente, è difficile risolvere il conflitto tra la volontà di ribaltare lo stereotipo secondo cui l’atleta paralimpico ha un valore solo in quanto ispiratore di forza d’animo e abnegazione, e in quest’ottica l’umorismo è l’arma più tagliente per parlare di qualcuno, o qualcosa, allo stesso livello. Inoltre, il tipo di contenuto scelto sposa bene il contenitore, ossia TikTok, dove una narrazione del genere avrebbe avuto – e di fatto ha avuto – il giusto spazio e attenzione. Nell’altro social, Instagram, caratterizzato dalla celebrazione e dal racconto epico delle gesta sportive – e personali in genere – i contenuti scelti sono sostanzialmente diversi e sono molto più coerenti con quelli del profilo ufficiale delle Olimpiadi, andando a mettere l’accento sulle abilità sportive degli atleti della Paralimpiadi.

Insomma, mezzo e messaggio fanno la comunicazione, e scegliere quelli giusti per ogni situazione è ciò che fa fare risultati da una parte e ottiene gli obiettivi dall’altra. In questo caso, risultati e obiettivi vanno nella stessa direzione e una crescita del canale delle Paralimpiadi serve allo scopo del raggiungimento dell’obiettivo di sensibilizzare, informare e raccontare il mondo della comunità dei paratleti. In questo senso, hanno fatto centro.