Riavvolgiamo il nastro. Un anno fa qui The Watcher Post alzava la palla istituzionale sull’emergenza invasione dei mari italici da parte della specie aliena e dannosa del granchio blu. Oggi facciamo il tagliando a quanto è stato fatto dal governo a sostegno del settore pesca, in difficoltà a causa della voracità del crostaceo vorace, divoratore di vongole.
Arriva il Commissario
“Siamo intervenuti sul tema del granchio blu, con la nomina che verrà effettuata di un commissario in relazione tra ministero Ambiente e dell’Agricoltura”. Così il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida alla Camera a luglio ha annunciato la scelta del Governo Meloni di dare peso e considerazione all’emergenza granchio blu. E il fatto che il Commissario operi tra ministero dell’Ambiente e dell’Agricoltura per i pescatori italiani è senz’altro una buona notizia.
Semi di vongole gratuiti per i pescatori
Il granchio distrugge gli allevamenti di vongole veraci. La risposta è seminare nuove vongole in modo che la pesca possa tornare ad essere soddisfacente. A luglio tramite il braccio operativo della Regione Veneto (Veneto Agricoltura) sono stati consegnati gratuitamente al Consorzio pescatori di Scardovari oltre 14 milioni di semi di vongole della lunghezza di 3-4 mm. che verranno deposti in laguna quando raggiungeranno la misura di circa 12 mm.. E’ il frutto delle misure emergenziali approvate nell’autunno scorso.Verrà ricordato come il primo intervento pubblico di un pacchetto di iniziative con l’obiettivo di riattivare la produzione di vongole veraci: un prodotto italiano di eccellenza.
I danni continuano
Non equivochiamo. L’invasione del granchio blu (callinectes sapidus) e la sua diffusione continuano ad espandersi e non smettono di provocare danni all’ecosistema marino e a preoccupare pescatori e non solo. Non funzionano né recinti né teli di protezione. “Siamo invasi”, ha denunciato a Il Resto del Carlino Massimo Genari, direttore generale di Copego, che accoglie 600 pescatori del ferrarese. “In un solo giorno abbiamo pescato 112 quintali di granchio blu”. Veneto ed Emilia-Romagna le regioni più colpite. Ma c’è di più. A Fiumicino, alle porte di Roma, il granchio blu sta risalendo il Tevere verso la Capitale, favorito dall’avanzata del cuneo salino. Anche i canali di bonifica limitrofi al fiume ne sono pieni: un nuovo habitat ideale per il predatore. Coldiretti pesca ha stilato un primo bilancio dei danni nazionali provocati dal crostaceo, e siamo già oltre i 100 milioni di euro.
Granchio blu, non mi piaci tu!